Il presidente della Liga ha ipotizzato una data per il ritorno in campo: "Ci piacerebbe riprendere il 12 giugno. A quel punto ci saranno partite tutti i giorni per terminare il campionato entro luglio". Piquè chiede più tempo: "Così avremmo solo un mese e si rischierebbero molti infortuni"
Anche la Liga - così come Premier e Serie A - è alle prese con le discussioni per il ritorno in campo. Il presidente Javier Tebas, intanto, è intervenuto ai microfoni di Movistar proprio per fare chiarezza e per azzardare perfino una data: "Ci piacerebbe riprendere il 12 giugno, ma vediamo cosa succederà - ha spiegato - alla fine sarà l'istituto sanitario a darci o meno il via libera". Tanti dubbi ancora, una certezza: "Liga e Segunda riprenderanno insieme e la nostra idea è di finire i campionati entro luglio, in modo da lasciare ad agosto le partite di Champions e i playoff per le promozioni". Per la conclusione del massimo campionato spagnolo mancano ancora 11 giornate, tante partite. Per questo sarà vietato fermarsi: "Ci saranno match ogni giorno - ha continuato Tebas - sarà così per 35 gorni". Un comunicato nel pomeriggio ha ufficializzato otto casi positivi emersi da tamponi e test sierologici precedenti agli allenamenti individuali, di cui 5 calciatori: "Abbiamo fatto 2500 test e ci aspettavamo fra i 25 e i 30 positivi. Paradossalmente il momento meno rischioso per il contagio è la partita. Controlleremo molto i calciatori".
Piquè: "Meglio riprendere più in là"
Ad intervenire a Movistar è stato anche Gerard Piquè: "Tutte le misure precauzionali adottate sono buone, ci sono molte persone che hanno paura e che rispettano il virus - ha spiegato il capitano del Barcellona - dobbiamo conoscere e rispettare il protocollo, se lo facciamo tutti, allora andrà bene". Poi sulla necessità di tornare in campo: "Ci sono molti interessi, capisco che la Liga debba finire. Giocare senza pubblico non piace a noi calciatori, ma ci dispiacerebbe ancora di più finire la stagione senza tornare in campo. E lo dico anche se siamo primi in classifica". Infine una richiesta allo stesso Tebas: "Se posso dire la mia, forse sarebbe meglio prendersi qualche giorno in più e ricominciare più tardi. Iniziando il 12 giugno ci sarebbe solo un mese e non giocheremmo amichevoli. Il rischio infortuni sarebbe elevatissimo".