
Italia Under 17, i convocati in nazionale dal CT Nunziata per il Mondiale 2019
Tutto è pronto per il debutto degli Azzurrini al Mondiale Under 17, torneo in programma in Brasile dai tantissimi talenti. I ragazzi allenati dal Ct Nunziata promettono spettacolo: conosciamo meglio i 21 convocati dell'Italia
Il Mondiale Under 17 2019 si gioca su Sky Sport, dal 26 ottobre al 17 novembre

Si gioca dal 26 ottobre al 17 novembre in Brasile, avventura dell'Italia che inizia nel gruppo F contro Isole Salomone e Messico oltre al Paraguay. È il Mondiale Under 17, appuntamento da seguire su Sky Sport insieme agli Azzurrini di Carmine Nunziata: una squadra tutta da scoprire, priva dell'interista Sebastiano Esposito ma dai talenti interessanti. Ecco i 21 convocati dell'Italia, campioncini nati dal 2002 in poi
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Ufficiali le scelte del Ct Nunziata che, come noto, ha dovuto rinunciare a Sebastiano Esposito per il Mondiale Under 17: "Ci dispiace non sia potuto venire con noi, è sempre stato un leader sia sotto il profilo tecnico che all’interno dello spogliatoio". Sono 21 i convocati, tutti nati nel 2002 tranne i classe 2003 Giovane (Atalanta) e Gnonto (Inter): il club più rappresentato è proprio l’Inter con 5 giocatori, seguito dall’Atalanta a quota 3 convocati. Eccoli in rassegna per carriera e qualità
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MANUEL GASPARINI (Udinese). Iniziamo dai portieri e dalla tradizione friulana, scuola che recentemente ha regalato certezze come Meret e Scuffet. Legato da sempre ai bianconeri, Gasparini ha accumulato 44 presenze in Primavera aggregandosi dall’età di 15 anni. Esplosivo al netto dell’altezza (190 centimetri) e già avvistato in prima squadra, è un punto fermo delle giovanili Azzurre ed è stato il vice di Molla all’Europeo
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MARCO MOLLA (Bologna). Già, proprio l’ultima edizione U-17 disputata in Irlanda e persa in finale dall’Italia contro l’Olanda. Applausi per il portierino rossoblù, ex Prato e provvisto anche del passaporto albanese, talento dal fisico imponente ma dalla grande reattività. Il suo modello è Oblak, intanto Molla si è subito imposto nella Primavera del Bologna e si candida ad un ruolo da protagonista dopo l’ottimo Europeo
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FILIPPO RINALDI (Parma). A completare la batteria dei portieri c’è il ragazzo gialloblù, 17 anni da compiere e reduce dalla prima presenza nell’U-18 a settembre contro la Serbia. Da quattro anni in forza al Parma dove ha scalato le gerarchie, Rinaldi ha ampi margini di miglioramento e si candida a diventare uno dei giovani più interessanti nel ruolo. E chissà che dalla piccola Cavriago non possa fare ancora parecchia strada
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CHRISTIAN DALLE MURA (Fiorentina). Spostiamoci tra i difensori con il centrale viareggino, oltre 30 presenze nelle selezioni dell’Italia. Personalità e mezzi fisici per Dalle Mura, entrato in pianta stabile nella Primavera viola (società della quale è grande tifoso) e partner di Pirola in difesa durante l’ultimo Europeo. Mancino positivo nei duelli individuali, il ragazzo della Fiorentina è uno dei talenti sui quali scommettere

FRANCESCO LAMANNA (Cremonese). Originario di Ivrea e terzino destro di buona gamba, oggi trova spazio a Cremona ma resta di proprietà della Juventus. Se attualmente risponde agli ordini un ex difensore in Serie A come Lucchini, Lamanna è una costante per il Ct Nunziata che l’ha schierato 22 volte tra l’U-17 e l’U-18. Un passato da centrale e un presente da laterale per un giocatore votato all’anticipo e al senso della posizione

LORENZO MORETTI (Inter). Un altro difensore da tenere d’occhio è il prospetto interista, terzino ma all’occorrenza centrale. Positivo da sotto età in prestito al Novara, Moretti è tornato alla base rendendosi protagonista per fisicità e costanza di rendimento. Esterno che brilla particolarmente nella fase offensiva, dote che Nunziata ha valorizzato nel percorso con l’U17 fino alle ultime uscite prima del Mondiale

ALESSANDRO RICCIO (Juventus). Nato a Napoli ma dai 13 anni in orbita bianconera, studia da vicino l’idolo Bonucci ed è entrato nella Primavera di Zauli. Piedi educati e verve da vendere, dote che lo premia grazie al fisico strutturato e all’intensità nelle fasi di gioco. Il Ct Nunziata l’aveva aggregato all’ultimo Europeo e l’ha sempre schierato da centrale nelle recenti partite dell’U-18: ecco perché può sorprendere

MATTEO RUGGERI (Atalanta). Bergamasco e terzino nerazzurro, mancino che da tempo ha spiccato il salto nelle giovanili Azzurre: 16 le presenze agli ordini di Nunziata per Ruggeri, ragazzo che strizza l’occhio alla prima squadra di Gasperini e che apprezza Marcos Alonso (ma anche Spinazzola). Proprio un difensore che all’Atalanta si è consacrato, obiettivo dichiarato per uno dei migliori ragazzi allenati da Brambilla

LORENZO PIROLA (Inter). I più attenti l’avranno notato nel ritiro estivo e nella tournée in Asia con i nerazzurri di Conte, allenatore che l’ha elogiato. E non potrebbe essere diversamente per uno dei punti fermi nelle giovanili dell’Inter (due trionfi con l’U-16 e l’U-17) e negli Azzurrini di Nunziata: difensore centrale mancino di leadership e qualità importanti, doti che a qualcuno ricordano Chiellini. Ha un fratello gemello (Carlo), portiere del Torino

DESTINY UDOGIE (Verona). Prossimo ai 17 anni, origini nigeriane ma nato e cresciuto in Veneto, il terzino dell’Hellas ha convinto particolarmente nell’ultimo campionato U-17. Esaltante sulla sinistra tanto da guadagnarsi la convocazione all’Europeo (suo il gol-vittoria in semifinale contro la Francia), Udogie resta la prima scelta sulla fascia: dice d’ispirarsi ad Alex Sandro, lui che per spinta e velocità è destinato a crescere

TOMMASO BARBIERI (Novara). Completa la batteria dei difensori il terzino destro dei piemontesi, alternativa a Lamanna al Mondiale. Un premio per Barbieri che, nonostante i soli 17 anni, si è aggregato immediatamente alla prima squadra in Serie C: 7 presenze e un gol da tre punti contro l’AlbinoLeffe per un ragazzo dalla parabola entusiasmante. Nessun classe 2002 aveva ancora segnato in Italia tra i professionisti

RICCARDO BOSCOLO CHIO (Inter). In rigoroso ordine alfabetico, il primo centrocampista della lista è il ragazzo di Chioggia già vincitore dello scudetto di categoria con i nerazzurri. Ex Venezia, punto fermo in stagione dell’U-18 interista, Boscolo Chio sta sfruttando la promozione di Squizzato in Primavera per imporsi definitivamente. Si è assicurato un posto in Brasile grazie a doti di equilibrio e propensione al gol

ANDREA CAPONE (Milan). Ormai una presenza costante nelle Under dell’Italia (30 gare complessive), il trequartista rossonero vanta tecnica e colpi ad effetto. Fratello minore di Christian di proprietà dell’Atalanta, Capone gioca nel Milan dall’età di 10 anni e mostra grande personalità in campo: come prospettiva tattica potrebbe seguire le orme di Zaniolo, arretrando di qualche metro come mezzala

MICHAEL BRENTAN (Sampdoria). Blucerchiato dalla scorsa estate, trasferimento dalla Juventus dopo tre anni nelle giovanili, il ragazzo veneto è ripartito dai titoli coi bianconeri e da un Europeo di livello. Centrocampista di qualità, centrale o mezzala, Brentan convince anche per inserimenti e resistenza contribuendo ad entrambe le fasi. E, dettaglio non da poco, vede pure la porta dalla distanza: un piccolo Lorenzo Pellegrini in rampa di lancio

SAMUEL GIOVANE (Atalanta). Uno dei due sotto età convocati da Nunziata, classe 2003 cresciuto nel Cesena e talento da seguire nel vivaio dei bergamaschi. Mancino duttile a centrocampo, figlio d’arte e jolly apprezzato nell’ultimo Europeo U-17: Giovane piace per carattere e movimenti, circolazione di palla e fisicità. Dice di ammirare Sergio Ramos per personalità, ma nel suo ruolo il modello è Saul dell’Atletico

GAETANO ORISTANIO (Inter). Tre gol in 5 presenze stagionali con i nerazzurri, saldo che ribadisce il talento di un ragazzo lanciato da Nunziata nei test di settembre. E in effetti la classe non manca al trequartista campano, altro figlio d’arte che ha già conquistato due scudetti U-16 e U-17 con l’Inter. Mancino fatato e accelerazioni super, Oristanio ama accentrarsi dalla fascia e convince anche per tiro e fantasia: il cammino dell’Italia in Brasile passa anche dalle sue qualità

SIMONE PANADA (Atalanta). Ecco uno dei giocatori simbolo del gruppo di Nunziata, capitano degli Azzurrini e pedina intoccabile del centrocampo nerazzurro. Ragazzo bresciano ma esaltante a Bergamo, nato difensore centrale prima di avanzare di qualche metro: personalità e lettura di gioco per Panada, oltre 40 presenze in Azzurro con la fascia al braccio. Regista o mezzala, maturo e carismatico: ci punta l’Atalanta per il futuro e naturalmente l’Italia mondiale

FRANCO TONGYA (Juventus). Nato a Torino da giocatori camerunensi, centrocampista talentuoso dalla vocazione offensiva. Già, perché la mezzala bianconera ha feeling col gol nel club e pure in Nazionale (8 reti in 34 presenze, decisivo contro il Portogallo all’Europeo). Dall’età di 10 anni alla Juve, Tongya è dinamico e brilla in entrambe le fasi: dotato tecnicamente, pedina a tutto campo dal cambio di passo eccellente che segue le orme di Kean dalla storia simile

NICOLÒ CUDRIG (Monaco). Nell’estate 2018 i monegaschi hanno sborsato 500mila all’Udinese per assicurarselo, trasferimento che ha ricordato quello di Pellegri pochi mesi prima. Centravanti già strutturato (186 centimetri), punta di peso che calamita palloni e garantisce gli inserimenti dei compagni. Non mancano naturalmente i gol, 10 nelle giovanili dell’Italia pur senza fortuna all’Europeo. L’esperienza all’estero e un profilo interessante promettono scintille

WILFRIED GNONTO (Inter). Erede di Sebastiano Esposito in Brasile, classe 2003 convocato per la prima volta nell’U-18. Nato a Verbania da genitori ivoriani, freccia che sta facendo passi da gigante (21 gol l'anno scorso tra tutte le categorie) nonostante l’altezza ridotta: 165 centimetri di potenza e dribbling, attaccante polivalente e dal fisico compatto. "Willy" può giocare su entrambe le fasce, pedina diversa dal grande assente nell’Italia di Nunziata. Una curiosità: la materia preferita al liceo è il latino

ALESSANDRO ARLOTTI (Monaco). Non ci sarà il milanista Lorenzo Colombo, attaccante infortunato in allenamento (frattura del metatarso del piede destro) e costretto a saltare il Mondiale. Al suo posto convocato il 17enne capitano dei monegaschi, compagno di Cudrig e dal 2010 in forza ai biancorossi. Trequartista nato a Nizza da genitori italiani ma regolarmente aggregato da Nunziata (8 presenze con un gol), Arlotti era conteso proprio dalla Francia sebbene privo di cittadinanza poiché residente nel Principato. Già accostato a Pirlo per stile di gioco, brilla per tecnica e facilità al tiro: lo vedremo come seconda punta