Mondiali 2022, la Fifa vieta la fascia arcobaleno: ok solo quella "No discrimination"

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©IPA/Fotogramma

Le nazionali che erano intenzionate a scendere in campo con la fascia arcobaleno (per protestare contro la repressione del Qatar verso la comunità LGBTQI+) hanno rinunciato per evitare di incorrere in provvedimenti disciplinari da parte della Fifa. Sarà consentito però l'uso della fascia "No discrimination", inizialmente prevista per le partite dei quarti di finale

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Niente fascia arcobaleno al braccio dei capitani, sì alla fascia "No discrimination", autorizzata dalla Fifa. Sembrerebbe essersi chiuso così il dibattito sulla fascia arcobaleno, simbolo della protesta contro la repressione che il governo del Qatar esercita nei confronti di chi appartiene alla comunità LGBTQI+.


Una questione che aveva visto diverse nazionali (otto, in partenza) pronte a protestare indossando la fascia arcobaleno al posto di quella "autorizzata" dalla Fifa. Poi, dopo la minaccia di provvedimenti disciplinari da parte della Fifa (si parlava di un'ammonizione per chi avesse trasgredito, anche se Sky News ha ricostruito che i capitani sarebbero andati incontro a una sospensione) i primi dietro-front (prima la Francia, poi l'Olanda) e il comunicato delle federazioni interessate, che si dicevano "deluse" e che accettavano a malincuore di non indossare la fascia. Fino al comunicato ufficiale della Fifa che permette a chi lo voglia, fin da subito, di indossare la fascia con il messaggio "No Discrimination", inizialmente prevista per i quarti di finale.

La ricostruzione: Francia e Olanda le prime a ritirarsi

Una questione che si è "risolta" solo nelle ultime ore, dopo un'accesa riunione nella serata di domenica in cui la Fifa era arrivata a ventilare l'ipotesi del cartellino giallo per i capitani che avessero indossato la fascia arcobaleno.

Tra questi c’era anche Harry Kane dell'Inghilterra, il primo a dover scendere in campo contro l'Iran. Oltre all’Inghilterra, le altre squadre che prima del Mondiale si erano impegnate a indossare la fascia “One Love” erano Galles, Danimarca, Belgio, Germania, Svizzera, Francia e Olanda.

Francia e Olanda sono state le prime a fare marcia indietro, con il capitano francese Lloris che ieri in conferenza stampa ha espresso i suoi dubbi dichiarando che “Bisogna rispettare le regole del Qatar”, e l’olandese Van Dijk che ha fatto sapere di non essere "entusiasmato" dalla prospettiva di cominciare una partita da ammonito.

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Il comunicato delle altre nazionali

Dopo i primi "ritiri", arriva il comunicato di Inghilterra, Galles, Olanda, Germania, Belgio, Danimarca, Svizzera, con il quale, di fatto, tutte le nazionali rinunciano a indossare la fascia arcobaleno: "La Fifa è stata molto chiara sul fatto che imporrà sanzioni sportive se i nostri capitani indosseranno la fascia arcobaleno. Come federazioni nazionali, non possiamo mettere i nostri giocatori in una posizione in cui potrebbero incorrere in sanzioni sportive, comprese le ammonizioni, quindi abbiamo chiesto ai capitani di non tentare di indossare la fascia durante le partite del Mondiale".


"Eravamo disposti a pagare multe che normalmente si applicherebbero alle violazioni dei regolamenti sui kit (le regole della Fifa stabiliscono che i giocatori possano indossare solo divise e attrezzature autorizzate dalla Fifa stessa e che qualsiasi violazione potrebbe portare a una multa di circa 9.000 sterline, ndr) e avevamo un forte impegno a indossare la fascia al braccio", si legge ancora nel comunicato. "Tuttavia, non possiamo mettere i nostri giocatori nella situazione in cui potrebbero essere ammoniti o addirittura costretti a lasciare il campo di gioco. Siamo molto frustrati dalla decisione della Fifa che riteniamo senza precedenti: abbiamo scritto alla Fifa a settembre informandola del nostro desiderio di indossare la fascia 'One Love' per sostenere attivamente l'inclusione nel calcio e non abbiamo avuto risposta. I nostri giocatori e allenatori sono delusi: sono forti sostenitori dell'inclusione e mostreranno supporto in altri modi".

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La Fifa "anticipa" la fascia No Discrimination

La risposta della Fifa è arrivata con un comunicato in cui, si legge, "la sua campagna No Discrimination è stata anticipata dalla prevista fase dei quarti di finale in modo che tutti i 32 capitani abbiano l'opportunità di indossare questa fascia durante la Coppa del Mondo".

Sabato scorso, infatti, la Fifa aveva annunciato la propria campagna che prevedeva l’uso di una fascia diversa per ogni fase del torneo, veicolando una serie di messaggi come "Football Uniting The World" (“Il calcio unisce il mondo”, prevista per la prima partita dei gironi) o "Save The Planet" (“Salva il pianeta”, prevista per la seconda partita).

In programma anche le fasce su temi come quello della protezione dei bambini (terza partita), dell’educazione per tutti (ottavi di finale), del “no” a qualsiasi discriminazione (quarti di finale). Proprio l'uso di quest’ultima fascia (“No discrimination”) è stato anticipato fin da subito, per "risolvere" la questione.

 

"Ciò è in linea con l'Articolo 13.8.1 del Regolamento Equipaggiamento Fifa, che afferma: 'Per le Competizioni Finali Fifa, il capitano di ciascuna squadra deve indossare la fascia da capitano fornita dalla Fifa", recita il comunicato.

E ancora: La Fifa è un'organizzazione inclusiva che vuole mettere il calcio a beneficio della società sostenendo cause buone e legittime, ma deve essere fatto nel quadro delle regole della competizione che sono note a tutti. Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha ribadito il suo sostegno alla comunità LGBTQI+ durante la Coppa del Mondo: 'Ho parlato di questo argomento con il governo del paese", ha detto il presidente della Fifa. 'Hanno confermato e posso confermare che tutti sono i benvenuti. Se qualcuno dice il contrario non è l'opinione del Paese e non è certamente l'opinione della Fifa'."

 

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