Tradizionalmente maglia destinata ai fantasisti, la numero 10 in Inghilterra è proprietà pure di centravanti e attaccanti votati al gol: è il caso di Aguero, Kane e Mané oltre a Cutrone, ma non mancano le eccezioni. Prendete Ozil all'Arsenal o Willian, erede della casacca di Hazard al Chelsea. Ecco tutti i giocatori in doppia cifra tra le squadre della nuova Premier League
FOTO: LE MAGLIE - GLI ALLENATORI - I CENTRI DI ALLENAMENTO
Tradizionalmente maglia destinata ai fantasisti, la numero 10 in Inghilterra è proprietà pure di centravanti e attaccanti votati al gol: è il caso di Aguero, Kane e Mané oltre a Cutrone, ma non mancano le eccezioni. Prendete Ozil all'Arsenal o Willian, erede della casacca di Hazard al Chelsea. Ecco tutti i giocatori in doppia cifra tra le squadre della nuova Premier League
Premier League, tutti gli allenatori della stagione 2019-2020
MESUT ÖZIL (Arsenal). Indossata tradizionalmente dai bomber in Inghilterra, ma non nel caso dei Gunners: ceduta da Wilshere due stagioni fa, la numero 10 biancorossa è vestita da un trequartista puro come il 30enne tedesco. Non mancano i gol (43) dal suo avvento all’Arsenal, ma il piatto forte della casa restano gli assist: ben 74 in 6 stagioni, cifra che lo discosta decisamente dal classico centravanti d’area di rigore
JACK GREALISH (Aston Villa). Özil come il leader tecnico dei Villans, tornati in Premier League a distanza di tre anni. Non possiamo parlare di attaccante nemmeno nel caso del 23enne inglese, centrocampista prezioso nella promozione con 6 gol e altrettanti assist. Noto per gli scarpini portafortuna letteralmente a pezzi dopo la finale playoff, Grealish non è esattamente un '10' come i predecessori Baros e Carew nel club
JORDON IBE (Bournemouth). Quantomeno più offensivo dei colleghi citati in precedenza, tuttavia l’ex Liverpool è solito occupare la fascia sfruttando velocità e potenza. A lui si affida Howe in materia di assist, d’altronde il 23enne inglese non è mai andato oltre i 5 gol in stagione quando indossava la maglia del Derby County. Siamo ancora lontani dal '10' vecchio stampo d’Oltremanica, maglia anche da centravanti in Inghilterra
FLORIN ANDONE (Brighton). Una punta centrale a tutti gli effetti, vuoi per il fisico massiccio (182 centimetri per 79 chili) e la buona vena realizzativa in Spagna: una sessantina i gol segnati dal rumeno classe 1993 prima di trasferirsi un anno fa ai Seagulls per 6 milioni di euro dal Deportivo La Coruña. Primo impatto in Inghilterra rivedibile (5 reti complessive), lui che pure in Nazionale ha punito solo l’Italia in 21 presenze
ASHLEY BARNES (Burnley). Altro centravanti di peso che indosserà la '10' dei Clarets per il 4° anno di fila, maglia che sembra portagli bene: un bilancio sempre in crescendo dal 2014, lui che ha archiviato l’ultima Premier con 12 reti all’attivo (meglio fece solo al Brighton in Championship). Votato alla lotta in area di rigore, Barnes è nato e cresciuto in Inghilterra ma non ha trascurato l’ipotesi di rappresentare l’Austria
WILLIAN (Chelsea). Già rimpianto dai tifosi dei Blues dopo la cessione al Real Madrid, Hazard ha alimentato il sospiro di qualche fan quando la sua '10' è stata consegnata al 30enne brasiliano. Maglia che negli anni Novanta vestivano Casiraghi e Mark Hughes, veri attaccanti a differenza del jolly della Seleçao di scena a Stamford Bridge dal 2013. Quasi 300 presenze al Chelsea per Willian con 52 gol e 53 assist confezionati
ANDROS TOWNSEND (Crystal Palace). Willian è un esterno offensivo come il 28enne inglese, mancino raffinato che vede la porta: 9 centri nella scorsa stagione e 6 assist, numeri che lo rendono centrale nella squadra di Hodgson. Va ricordato che, fino all’avvento tra gli Eagles, Townsend non aveva mai adottato la numero 10 e sta attraversando la migliore parabola in carriera: semplice caso o amuleto da tenere stretto?
GYLFI SIGURDSSON (Everton). Negli ultimi anni l’hanno vestita Rooney e Lukaku, Deulofeu ed Arteta, ma dalla scorsa stagione la '10' dei Toffees è esclusiva del trequartista islandese. Classe 1989, affare da 50 milioni di euro per prelevarlo dallo Swansea, Sigurdsson ha vissuto binari paralleli a Townsend: mai votato a quella maglia eppure a segno 14 volte (con 7 assist) nell’annata precedente sfiorando il primato personale
JAMES MADDISON (Leicester). I più attenti la ricorderanno sulle spalle di Roberto Mancini (stagione 2000/01), maglia che per quasi un decennio è appartenuta alla bandiera Andy King. Quasi un passaggio di consegne con il trequartista 22enne, uno dei prospetti più interessanti del calcio inglese dalla crescita esponenziale (7 gol e altrettanti assist nell’ultima Premier). Ecco perché Rodgers non può farne a meno
SADIO MANÉ (Liverpool). Ecco un’ala dai tratti da bomber con il 27enne senegalese, erede di una divisa che ad Anfield ha scritto la storia da Owen e Coutinho fino a Souness e Toshack. Perfettamente bilanciata dai terribili compagni di tridente (Firmino votato al '9' e Salah con la '11'), Mané diverte per le esultanze importate dai colleghi di reparto e naturalmente segna a raffica: 59 i gol segnati in 123 gare coi Reds
SERGIO AGUERO (Manchester City). Ritroviamo invece un attaccante di razza del calibro del Kun, miglior marcatore di sempre dei Citizens con 231 reti realizzate in 338 partite. Classe 1988 devastante in carriera dai club (Independiente e Atletico Madrid) all’Albiceleste (solo Messi e Batistuta più prolifici di lui), Aguero ha ereditato la divisa numero 10 che fu di Dzeko e Robinho prima di lui, ma anche di Rolando Bianchi
MARCUS RASHFORD (Manchester United). Se la '7' evoca fuoriclasse dalle parti di Old Trafford, vi basta ricordare che la numero 10 era d’obbligo per Rooney, Ibra, Van Nistelrooy, Sheringham e pure la coppia Beckham-Keane. Insomma, responsabilità a carico di un predestinato come il 21enne inglese che non ne sente il peso: 13 gol per ognuna delle ultime due stagioni, attaccante dall’impatto pazzesco nel 2016
ALLAN SAINT-MAXIMIN (Newcastle). L’iconico Shearer vestiva la '9' tra i Magpies, eredità che in stagione spetterà a Joelinton. La numero 10 passa invece ad un’altra new entry, trattasi del jolly offensivo francese pagato 18 milioni di euro al Nizza. Maglia indossata solo una volta in carriera al Bastia, quando si fermò a 3 gol e altrettanti assist: i tifosi bianconeri sperano che faccia meglio, lui che piaceva al Milan in passato
MORITZ LEITNER (Norwich). I più attenti lo ricorderanno alla Lazio, 13 minuti disputati nel 2016 prima di tornare in Germania all’Augsburg e ritrovarsi nella Championship inglese. Già, perché il centrocampista classe 1992 svezzato da Klopp a Dortmund sembrava essersi perso: ci hanno creduto i Canaries che, grazie alla sua regia a centrocampo con la '10' sulle spalle, hanno ritrovato la Premier che mancava da tre anni
BILLY SHARP (Sheffield United). Poco noto alle nostre latitudini, ma in Inghilterra è una star delle divisioni inferiori: attaccante da oltre 200 gol in carriera, 102 dei quali riservati con i Blades dei quali è tifoso e originario della città, il bomber biancorosso è intoccabile dal 2016 con l’avvento di Wilder in panchina. Ben 87 reti segnate in quattro anni e due promozioni più tardi, il 33enne Sharp vivrà la Premier da protagonista
CHE ADAMS (Southampton). Genitori dalle simpatie rivoluzionarie e una maglia appena assegnata dai Saints: lasciata vacante dal partente Charlie Austin, sarà l’attaccante classe 1996 ad ereditarla in biancorosso. Prelevato dal Birmingham per una cifra superiore ai 16 milioni di euro, merito del bottino super nell’ultima Championship (22 gol segnati), Adams disputerà la Premier per la prima volta
HARRY KANE (Tottenham). Chi non ha problemi a trovare la rete è invece il simbolo degli Spurs, degno erede della '10' vestita in passato da Keane, Sheringham e Lineker. Uragano o macchina da gol, fate voi: 164 centri in 253 gare con il Tottenham, due volte capocannoniere in Premier nonché leader del club e della Nazionale inglese. A 26 anni è uno dei migliori centravanti al mondo, lui che segna in tutti i modi
ISAAC SUCCESS (Watford). Nomen omen, sarà il tempo a fare luce sulle qualità del 23enne nigeriano: non gli mancano i muscoli in attacco, piuttosto difetta nel gol. Nella Liga col Granada accumulò 7 reti, bottino poi annacquato in Inghilterra con 5 centri complessivi in tre stagioni. Nemmeno in Nazionale ha festeggiato il gol, ma a suo modo lasciò il segno nel 2017 quando venne arrestato dopo un festino in albergo finito male
MANUEL LANZINI (West Ham). Lo indossò Paolo Di Canio ai tempi degli Hammers, oggi il '10' di scena al London Stadium è il 26enne argentino dall’alto tasso offensivo: jolly libero di svariare e dai colpi ad effetto, l’ex River si ambientò in fretta alla Premier prima della rottura del crociato un anno fa. Recuperato da Pellegrini e pronto a riprendersi il West Ham, Lanzini è il classico trequartista in salsa sudamericana
PATRICK CUTRONE (Wolverhampton). All’appello mancavano solo gli Wolves di Nuno Espirito Santo, club che ha assegnato la numero '10' all’attaccante italiano classe 1998. Una vera punta quella dal recente trasferimento in Inghilterra (18 milioni di euro), addio al suo Milan dove aveva sempre militato raccogliendo numeri più che positivi (27 reti in 90 presenze). Ora Cutrone proverà a conquistare la Premier
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