
Dai canarini alle aquile, dalle gazze ai gabbiani. E poi tante professioni diverse: dai venditori di caramelle ai martellatori fino ai cannonieri. A ogni squadra di Premier League è legato un soprannome e dietro ciascuno di questi si nasconde una storia. Una carrellata di curiosità per prepararsi in vista della stagione 2019-20

Perché i Gunners si chiamano così? Che cosa si nasconde dietro il soprannome 'Toffees’? Quali e quanti sono gli animali presenti sugli stemmi dei venti club di Premier League? Una lunga carrellata di curiosità per farsi trovare pronti in vista della nuova Premier

ARSENAL, 'The Gunners': i fondatori del club erano membri del Royal Arsenal, un deposito d'armi del sud di Londra che riforniva l'esercito britannico. Nello stemma del club c'è sempre stato almeno un cannone e in passato ne sono comparsi persino tre in contemporanea

ASTON VILLA, 'The Villans': nel marzo 1874 un gruppo di appartenenti alla squadra di cricket del Villa Cross Wesleyan Chapel decise di fondare una squadra di calcio a Birmingham. Il soprannome Villans indica gli appartenenti al Villa Club. Un altro soprannome della squadra è 'The Lions', cioè i leoni, animali al centro dello stemma ufficiale

BOURNEMOUTH, 'The Cherries': il club è stato fondato nel 1890 a Boscombe, sobborgo della città costiera del Dorset. I giocatori sono stati soprannominati ciliegie per il colore rosso delle magliette a partire dal 1910, quando il club si è spostato a Bournemouth. Inoltre, vicino al vecchio stadio Dean Court si trovava una fabbrica circondata da ciliegi. All'inizio degli anni Settanta, la maglia è diventata rossonera in onore del Milan. Lo stemma richiama un colpo di testa di Dickie Dowsett, leggenda della squadra negli Anni '70

BRIGHTON & HOVE ALBION, 'The Seagulls': il club del Sussex rappresenta la città di Brighton, situata sulla costa del Regno Unito, e anche quella di Hove. I giocatori sono soprannominati gabbiani per ragioni legate alla fauna marittima che contraddistingue la zona: l'uccello campeggia anche nel logo societario. I principali rivali dei gabbiani sono le aquile del Crystal Palace

BURNLEY, 'The Clarets': i giocatori sono conosciuti così in onore del rosso violaceo e dell'azzurro che contraddistingue le magliette. Inizialmente i giocatori venivano soprannominati 'The Royalites' per celebrare il Turf Moor, il primo stadio professionistico visitato da un membro della Royal Family: il 13 ottobre 1886 il principe Alberto Vittorio è stato in città per l'inaugurazione di un ospedale e ha assistito alla sconfitta del Burnley contro il Bolton (4-3)

CHELSEA, 'The Blues': originariamente i giocatori venivano soprannominati 'The Pensioners' per ricordare i veterani di guerra che risiedevano al Chelsea Royal Hospital. Nel primo logo del club c'era proprio un veterano. Dal 1953 è comparso il leone blu rampante, una figura tipica dell'araldica locale nel bordo di Chelsea e i giocatori sono diventati 'The Blues'

CRYSTAL PALACE, 'The Eagles': il nome del club deriva dal Palazzo di Cristallo, luogo simbolo dell'Esposizione Universale del 1851 e distrutto da un incendio nel 1936. Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX gli organizzatori dell'evento hanno deciso di fondare un club: così è nato il Crystal Palace. Il primo soprannome dei giocatori fu 'The Glaziers', cioè i lucidatori in onore di una mansione diffusa in città. Il manager Malcom Allison in panchina tra Anni ’70 e ’80 ha voluto che i giocatori diventassero le Eagles in onore del Benfica. Oggi l'aquila è al centro del logo societario

EVERTON, 'The Toffees': ufficialmente il soprannome dei giocatori si ispira a un negozio di dolci, Mother Noblet’s, situato nel nord della città di fronte all'Everton Lock-Up, il monumento più antico della città. Qui veniva venduta l'Everton Mint, una caramella al gusto menta. Secondo qualcun altro, il soprannome dei giocatori ha a che fare con la bambina che passeggiava attorno al terreno di gioco durante le partite casalinghe del club lanciando Everton Mints ai tifosi. Oggi prima di ogni match al Goodison Park una bambina passeggia lungo il perimetro del terreno di gioco omaggiando i tifosi con le storiche caramelle

LEICESTER, 'The Foxes': il club campione d'Inghilterra nel 2015-16 ha una storia centenaria iniziata nel 1884. I giocatori sono stati soprannominati le volpi a partire dal 1948 quando il simbolo dell'animale è stato inserito nello stemma del club. La zona del Leicestershire è la più ricca di volpi di tutta l'Inghilterra e la caccia all'animale è uno sport molto praticato

LIVERPOOL, 'The Reds': una bacheca ricchissima, un soprannome senza origini particolari. I giocatori vengono chiamati rossi in onore del colore ufficiale del club. Per scrivere la storia del calcio inglese in fondo può bastare anche un soprannome le cui origini sono semplici da intuire

MANCHESTER CITY, 'The Citizens': i tifosi dei campioni d’Inghilterra in carica appartengono alla working class di Manchester e sono legatissimi alle loro origini. Essere cittadini di Manchester è un motivo di orgoglio e il club contribuisce a renderli fieri. La squadra di Pep Guardiola ha fatto qualcosa di straordinario rendendoli persino felici a suon di trofei

MANCHESTER UNITED, 'The Red Devils': i giocatori sono stati soprannominati così per volontà di Matt Busby, il manager che in passato ha guidato lo United. Dopo la tragedia di Monaco nel 1958, il soprannome 'Busby Babes' è stato accantonato per sua volontà ed è stato scelto 'The Red Devils' in onore della squadra di rugby di Salford che nel 1930 aveva adottato il soprannome in una tournée in Francia. Il diavolo rosso è diventato il simbolo del club ed è stato incluso nello stemma societario

NEWCASTLE, 'The Magpies': i ragazzi del nord d'Inghilterra sono soprannominati le gazze per ricordare chi da decenni è il simbolo della città e del club. L'animale bianconero è il protagonista numero uno dello stemma societario

NORWICH, 'The Canaries': in origine i giocatori venivano soprannominati 'The Citizens' e 'The Cits' in forma abbreviata. Nel XV e nel XVI secolo i tessitori fiamminghi hanno trasportato i canarini in Inghilterra dai Paesi Bassi, dove gli uccelli erano stati importati dalle colonie caraibiche. All'inizio del Novecento i giocatori del Norwich sono diventati i canarini e hanno cominciato a indossare la maglia gialloverde per onorare questo soprannome. L'uccello con le zampe sopra un pallone da calcio è al centro del logo

SHEFFIELD UNITED, 'The Blades’': Sheffield United e Sheffield Wednesday hanno giocato in passato 'The Steel City Derby', cioè il derby della città dell'acciaio come è nota Sheffield. I giocatori dello United sono conosciuti come 'The Blades', cioè le lame: questo soprannome deriva dalla tradizione che lega la città all'acciaio. In origine i giocatori erano noti anche come 'The Culters', cioè i coltellinai sempre per ragioni simili

SOUTHAMPTON, 'The Saints': i giocatori sono soprannominati i santi. I ragazzi che hanno fondato il club più di 130 anni fa appartenevano a un gruppo parrocchiale che faceva capo alla Chiesa di St. Mary's, oggi a poche centinaia di metri dallo stadio del Southampton

TOTTENHAM HOTSPUR, 'The Spurs': il simbolo del club è un gallo. All'inizio del Novecento James Scott, giocatore e artista nel tempo libero, ha realizzato una statua bronzea di un gallo con le zampe su una palla che da quel momento è diventata il simbolo del club. Il soprannome 'Hotspur' deriva da Harry Hotspur, un nobile vissuto nel Medioevo appassionato di combattimenti tra galli che metteva speroni ai suoi 'atleti' per permettergli di essere avvantaggiati nel combattimento. Il soprannome Spurs in onore del gallo con gli speroni è leggenda

WATFORD, 'The Hornets': i calciatori del club sono soprannominati i calabroni perché la divisa a strisce giallonere ricorda i colori del celebre insetto. In passato sul logo c'è stato un calabrone, sostituito poi da un cervo, l'animale tipico della contea inglese di Hertfordshire dove si trova Watford

WEST HAM, 'The Hammers': il club ha origini operaie e i giocatori vengono soprannominati 'Irons' o 'Hammers', cioè fabbri o martellatori. In origine i giocatori del West Ham erano conosciuti come 'Thames Ironworks' ovvero i lavoratori del ferro di Tamigi. I fondatori lavoravano in una società che gestiva il porto nei pressi di Canning Town, a est di Londra

WOLVERHAMPTON, 'The Wolves': i giocatori sono soprannominati lupi in onore dell'animale simbolo della città. Il primo logo utilizzato dal club era dedicato a Wolverhampton, a partire dagli Anni ’70 il lupo è diventato protagonista. All'inizio è stato rappresentato nell'atto di correre sopra due W che stavano per Wolverhampton Wanderers. Negli anni le lettere sono state rimosse. Oggi il simbolo del club è un lupo stilizzato rappresentato frontalmente all'interno di un esagono regolare