Premier League su Sky: video e foto dei momenti più belli del campionato inglese
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Sky sarà ancora la casa della Premier League per altre 3 stagioni, in esclusiva su Sky e NOW fino al 2028. Riviviamo alcuni dei momenti cult della storia recente: gol capolavoro, esultanze entrate nel mito, feste, addii e tanto altro
1/12
- Il giorno della storia. Il giorno della prima Premier (moderna) del City, 44 anni dopo l'ultimo titolo da re d'Inghilterra. Ultima giornata del campionato: la squadra di Mancini e lo United sono pari punti ma i citizens davanti per differenza reti. Serve vincere. Sir Alex fa il suo, Mancini è sotto 1-2 al novantesimo. Pari di Dzeko al 92', al 94' Balotelli smarca Aguero con un assist in scivolata: il Kun piazza il colpo sul primo palo. È titolo. Marianella lo raccontò così...
2/12
- Un colpo da biliardo, palla in buca d'angolo, col talento e la classe che da sempre sono nel repertorio di SuperMario. Un derby dominato, stravinto, sei a uno. La vendetta dei "noisy neighbours", i vicini rumorosi (copyright Sir Alex Ferguson). Balo apre con una magia e sfoggiando una maglia diventata icona, contro ogni critica e "caso" che lo vedeva spesso protagonista: "Why always me?". Perché sempre a me?
3/12
- Cioè il giorno in cui la prima storica Premier moderna del Liverpool scivolò via definitivamente. I reds di Rodgers sono primi in classifica a tre giornate dalla fine, ma cadono in casa contro il Chelsea di Mou, proprio come Gerrard - capitano, simbolo e leggenda - cade controllando male un pallone a centrocampo e regalando il gol a Demba Ba. Quel giorno il Liverpool perde match, vetta della classifica e campionato (vinto dal City).
4/12
- Un solo giorno del 2017 (era il primo di gennaio) per chiudere in anticipo di 364 giorni la corsa al premio Puskas, che infatti vincerà proprio lui. L'Arsenal di Wenger ha regalato tante magie negli anni di Premier, tra gol di squadra e capolavori dei singoli: cross dalla sinistra, leggermente arretrato, no problem per Olivier. Altro arcobaleno, altro momento storico.
5/12
- Tacco-assist di Adebayor, tiro a giro, perfetto, bellissimo: "Non so più cosa dirvi, questo è un fenomeno, il meraviglioso Henry colpisce ancora. Qui bisogna alzarsi in piedi tutti, lo faccio anche io". Nient'altro da aggiungere.
6/12
- Un colpo da genio e sregolatezza applicato al dischetto. Cruijff lo aveva reso celebre, Henry e Pires, quel giorno, diedero un motivo per non farlo. Pires (che ha già segnato l'1-0 proprio su rigore) sposta lateralmente il pallone per Henry, ma lo colpisce appena. Titì non può intervenire e tutto finisce in figuraccia.
7/12
- Una pagina di storia, anzi da fiaba. Battere i giganti della Premier, tutti, col più grande miracolo sportivo recente del calcio inglese. Dirige l'orchestra Claudio Ranieri. Canta (alla festa) Andrea Bocelli. Tramontate, stelle / All'alba vincerò. Ranieri ascolta con gli occhi lucidi.
8/12
- Un arcobaleno. Il gol della vittoria. Nel finale di partita. In un derby. Cosa c'è di meglio? Cross dalla destra di Nani e magia di Wazza, che poi esulta rendendo grazia alla sua magia: vicino alla bandierina, braccia larghe, testa all'indietro e occhi chiusi. Un ringraziamento al gioco del calcio.
9/12
- Perché per tanti anni, fin dalla sua nascita nel 1992-93, la Premier League è stata sinonimo di Sir Alex Ferguson. Come Sir Alex Ferguson è stato sinonimo della Premier League. Tredici campionati di Premier vinti su ventuno, più della metà. Così il primo, così l'ultimo prima dell'addio. Le ali di giocatori ad attenderlo in campo, l'immancabile chewing gum, gli applausi, la commozione.
10/12
- Perché la Premier, spesso, molto spesso, è stata un Italian Job, lunghissima la tradizione tricolore Oltremanica. Tra i big c'è anche Antonio Conte, che prende un Chelsea reduce da un decimo posto e lo porta sul tetto del calcio di sua maestà. Sua maestà, quel giorno, è lui. E che festa in campo e negli spogliatoi!
11/12
- Prima di quello a Chiellini, prima che diventasse un copione da film splatter. L'azione offensiva del Liverpool è chiusa in corner dalla difesa blues. Al centro, Suarez e Ivanovic vanno entrambi a terra. Sembra un normale scontro di gioco ma, poi, il serbo mima uno strano gesto all'arbitro, come se Suarez lo avesse morsicato. Possibile? Il replay lo conferma, la storia del pistolero lo farà altrettanto.
12/12
- Fu, per di più, il gol decisivo. Al 5' Bent calcia da fuori senza apparenti pericoli, ma sulla traiettoria di tiro c'è un pallone rosso da spiaggia, di quelli che volano alti nelle partite estive sulla sabbia. Lì dopo una coreografia dei tifosi. Impatto pieno: Reina (che con lo sguardo osserva proprio quello rosso) viene spiazzato.