Juventus, dalla B alla leggenda: tutto in 10 anni

Sotto gli occhi di un arbitro che farà strada, il signor Rizzoli di Bologna, è David Trezeguet a chiudere il match con il gol del definitivo 5-1. Questa la formazione della Juventus in quel match: Buffon; Zebina (25' st Birindelli), Boumsong (31' st Kovac), Chiellini, Balzaretti; Marchionni (37' st Palladino), Marchisio, Zanetti, Nedved; Del Piero, Trezeguet. In panchina: Mirante, Bettega, Giovinco, Zalayeta. Allenatore: Deschamps -

A fine partita, è scattata la festa sugli spalti da parte dei numerosi tifosi bianconeri e sul prato, dove è comparsa la maglia celebrativa B...astA!!! -

Tra i pali, a difendere la porta di quella Juventus, c'era Gigi Buffon, in quel momento senza alcun dubbio il portiere più forte del mondo, che decise di sposare la causa juventina nonostante la retrocessione -

Grande protagonista del match promozione ad Arezzo fu Giorgio Chiellini, che era arrivato a Torino la stagione precedente e che proprio in Serie B segnò i suoi primi gol in bianconero -

Grande protagonista di quella cavalcata, riuscita nonostante una penalizzazione iniziale di 9 punti, è stato anche Gigi Buffon, che in quel campionato totalizzò 37 presenze, subendo 21 reti -

Era la Juve dei senatori che avevano accettato di scendere in B e dei giovani. Tra di loro, spiccava un centrocampista di grande corsa e tecnica: Claudio Marchisio -

Il condottiero di quella Juventus è stato Didier Deschamps, già in trionfo da calciatore negli anni Novanta. Il francese diventò il primo allenatore non italiano a guidare la Juve in 33 anni, raccogliendo l'eredità del cecoslovacco Čestmír Vycpálek. La sua avventura, però, terminò il 26 maggio, dopo la vittoria che assicurava il primo posto contro il Mantova: Didier risolse il contratto e abbandonò Torino per divergenze con il club -

Era Serie B, non certo la Champions. Anche gli spogliatoi non sono quelli del Bernabeu... -

Un altro dei senatori scesi con la Juventus in Serie B, Alessandro Birindelli, che in bianconero aveva vinto 3 scudetti e altrettante Supercoppe -

Un dirigente di allora con un dirigente di oggi. Jean Claude Blanc, che di quella Juve era l'amministratore delegato, abbraccia Pavel Nedved, anima e cuore di quella squadra, oggi vicepresidente del club -

Sposò la causa bianconera anche David Trezeguet, che pochi mesi prima a Berlino aveva spedito sulla traversa il rigore che aveva regalato il titolo mondiale all'Italia di Lippi. Il francese fu fondamentale per la promozione in Serie A, con le sue 15 reti in 31 presenze -

Capitano di quella squadra, Alessandro Del Piero. Il numero 10 della Juve trascinò i suoi compagni in Serie A a suon di gol, 20, che gli consentirono di conquistare il titolo di capocannoniere -

Pochi mesi prima di Arezzo-Juventus, Del Piero trasformava il suo calcio di rigore nella serie contro la Francia, che regalava il titolo mondiale all'Italia... -

Insieme a Del Piero, anche Buffon decise di sposare la causa bianconera. "Avevo bisogno di stimoli - dirà qualche anno dopo il portiere bianconero -. Sono rimasto per riconoscenza, un valore che sembra essere sparito nel calcio. Ho rifiutato i club migliori del mondo" -

In Serie B scese anche David Trezeguet, che con 171 gol è il miglior marcatore straniero nella storia della Juventus. Anche se al termine di quella stagione, Trezegol fu a un passo dall'addio per il mancato rinnovo contrattuale. Il francese restò invece a Torino altri 3 anni... -

"Riguardando indietro sono molto contento di aver affrontato questa esperienza, perché ci siamo guadagnati il rispetto non solo come calciatori ma come uomini e questo è stato bello, perché ci hanno apprezzato tutti quanti, non solo i nostri tifosi, ma anche gli altri. Dicevano 'guarda quelli che hanno appena vinto il Mondiale e giocano negli stadi di Serie B'. Noi giocavamo per la Juve e non importava altro, quando indossi quella maglia vai a combattere". Parole di Pavel Nedved, Pallone d'Oro nel 2003 -

Voluto da Capello nell'estate 2005, Giorgio Chiellini ha vissuto in Serie B la sua consacrazione in bianconero. Da allora, il centrale toscano non è mai più uscito dalle rotazioni dei vari allenatori che si sono susseguiti, diventando un perno inamovibile della Nazionale e formando con Bonucci, Barzagli e Buffon una delle cerniere difensive più temute al mondo -

Dopo un lungo tira e molla estivo, anche Mauro German Camoranesi restò in quella Juve e fu uno degli artefici della promozione, contribuendo con 4 reti in 33 presenze. L'italo-argentino era uno dei tre campioni del mondo in carica scesi in Serie B -

Dal gol decisivo del Camp Nou appena tre anni prima, agli stadi di Crotone, Mantova e La Spezia. Marcelo Zalayeta fu utile come sempre alla causa bianconera, che fosse un quarto di finale di Champions o un turno di Serie B. In quella stagione, il Panterone, segnò 4 gol in 16 partite -

Per la serie piccoli campioncini crescevano, ecco Claudio Marchisio. Il Principino fece il suo debutto tra i professionisti con la maglia della Juventus proprio in quel campionato di Serie B, dove totalizzò 25 presenze, guadagnandosi anche l'amore dei tifosi bianconeri, intatto dopo un decennio di grandi traguardi -

Quella Juve era un mix di senatori e giovani promesse. Oltre a Marchisio, da segnalare Giovinco, Palladino, Paro, De Ceglie, Mirante e Piccolo -

9 settembre 2006. Nessun tifoso bianconero può dimenticare quella data, che coincide con il debutto in Serie B della Juventus a Rimini. Allo Stadio Romeo Neri, la vita è subito complicata per la corazzata bianconera, che non va oltre l'1-1. Il primo gol subito da Buffon in Serie B porta la firma di Ricchiuti -

Storica a suo modo anche la prima rete nella storia juventina in Serie B. Nel tabellino marcatori, però, non troviamo né Del Piero, né Nedved né Trezeguet, ma Matteo Paro, onesto centrocampista che lascerà la Juve al termine di quel torneo -

Chi si aspettava un certo timore reverenziale da parte degli avversari, si sbagliava di grosso. Ogni squadra faceva la partita della vita contro i campioni bianconeri, che incassarono 4 ko in quella cavalcata contro Mantova, Brescia, Bari e Spezia -

Dal canto loro, i bianconeri si calarono perfettamente nella parte, non tirando mai indietro la gamba e affrontando a testa alta ogni avversaria -

Quel campionato di Serie B, con la presenza in contemporanea di Juventus, Napoli e Genoa, era da considerarsi un torneo di A2. Ogni volta che si muoveva la Juventus, il sold out era assicurato... -

Capitava così che se lo stadio era esaurito, ci si doveva arrangiare sui balconi dei palazzi adiacenti. Basti vedere quanto accaduto a Frosinone! -

In quella stagione, la Juve calcò campi di provincia che difficilmente avrebbe toccato: Crotone, Rimini, Frosinone, Albinoleffe, Arezzo, Mantova, Spezia. Ovunque andavano, i bianconeri erano trattati come delle rockstar.... -

Quel 19 maggio 2007 fu il primo mattoncino verso la nascita di una squadra capace di vincere negli ultimi cinque anni altrettanti scudetti e che domenica va a caccia del sesto titolo consecutivo, che equivarrebbe alla leggenda. Senza dimenticare i tre trionfi in Coppa Italia e soprattutto quella finale in Galles da giocare il prossimo 3 giugno... -