Trasformato tatticamente e decisivo contro la Fiorentina, Insigne si è consacrato come l'ultimo pupillo di Ancelotti. Una stima ribadita dal bacio al momento della sostituzione, gesto riservato ai campioni più apprezzati durante la carriera in panchina di Carlo
INSIGNE E IL NUOVO RUOLO: ANCELOTTI SE LO BACIA - ANCELOTTI: "A GENOVA UN RAFFREDDORE, È PASSATO"
Dalla sostituzione all’intervallo contro la Sampdoria all’ultimo bacio, massima investitura di Ancelotti ai suoi giocatori preferiti. È Lorenzo Insigne il nuovo pupillo di Carlo, allenatore del Napoli dai tanti campioni coccolati in carriera: schiaffi e carezze, due modi per ribadire tutta la sua stima verso i fuoriclasse
Chiamato a sostituire Maurizio Sarri sulla panchina azzurra, Ancelotti non ha stravolto l’identità del gruppo adottando continuità e qualche accorgimento tattico. Come denominatore comune della carriera da allenatore, invece, Carlo sta confermando l’ottima gestione dei suoi uomini dentro e fuori dal campo
Parliamo naturalmente anche dei baci riservati ai suoi giocatori, affetto che non manca nemmeno in famiglia come in occasione del matrimonio della figlia Katia nel 2004. In ambito calcistico, piuttosto, il gesto assume un significato differente
È accaduto nei confronti di Lorenzo Insigne che, al momento della sostituzione, riceve un bacio dal proprio allenatore come attestato di stima per il nuovo ruolo occupato in campo. Meno esterno e più attaccante, comunque decisivo considerando il gol vittoria segnato alla Fiorentina
In realtà il bacio ad Insigne non è stato l’unico slancio della serata di Ancelotti: lo stesso trattamento l’ha riservato Ounas che, mandato a scaldarsi per entrare nella ripresa, non ha trovato spazio complice l’infortunio di Mario Rui. Un modo per consolarlo e ribadirne il supporto sulla strada del Napoli
Non è una pratica inusuale tra i precedenti dell’Ancelotti allenatore, vedi il bacio stampato ad Arjen Robben durante la gestione al Bayern Monaco
Riconoscenza nonché un modo per stemperare la tensione: difficile gestire un giocatore come Ribery, particolarmente contrario alle sostituzioni a gara in corso. Così accadde durante Bayern-Borussia dell’aprile 2017: furioso per il cambio, Franck viene preso in contropiede da Ancelotti con un bacio che ribadisce le sue qualità da psicologo
Robben e Ribery ma anche Xabi Alonso, regista e cervello di quella squadra particolarmente stimato da Carlo
Alonso come Lahm, leader dei bavaresi ritiratosi nel 2017 dopo una carriera infinita spesa con il club del cuore
Prima della stagione al Bayern Monaco, Ancelotti si era ritagliato un biennio al Real Madrid conquistando la celeberrima Décima in Champions League. Durante un Clàsico, tuttavia, il bacio era stato destinato ad Isco
Come non riservare attenzioni speciali al fuoriclasse di quel Real? Parliamo ovviamente di Cristiano Ronaldo, oggi superstar della Juventus, mostro sacro in bianconero come nell’era irripetibile tra i Blancos
Perfino un insospettabile come il Chicharito Hernandez, 23 presenze e 7 reti nel Real targato 2014/15, si era guadagnato il massimo attestato di stima di Ancelotti
Ai tempi del PSG chi si era ritagliato baci e abbracci da parte di Carlo non poteva che essere David Beckham, campione iconico e decisamente apprezzato dall’allenatore emiliano
Sarà per i trascorsi da centrocampista, certo è che Ancelotti non aveva risparmiato attenzioni pure a Ramires durante il biennio al Chelsea che inaugurava la sua carriera all’estero
Indimenticabile l’era rossonera di Carlo, trionfi in Italia e in Europa dettati da un gruppo vincente e dalle tante certezze in campo. Ai gol, naturalmente, provvedeva Super Pippo Inzaghi
A muovere pallone e compagni c’era invece tutto il talento di Andrea Pirlo, uno degli insostituibili di Ancelotti. Inamovibile e meritevole di baci a comprovarne tutta la stima
Non dimentichiamo nemmeno Kakà e Seedorf così come Gattuso, un altro dei fedelissimi di Carlo. Baci e abbracci all’indirizzo di Rino, soprattutto nei momenti di massima euforia
Un’abitudine rimasta intatta a distanza di anni, d’altronde l’ultimo confronto ravvicinato tra i due ha premiato il Napoli di Ancelotti alle spese del Milan di Gattuso al San Paolo. Prima del match, però, l’affetto tra i due è stato immortalato dalle telecamere, baci compresi
