Roma, tutti i giocatori che non ricordavi avessero giocato con i giallorossi. LE FOTO

FILIPPO DAL MORO - Stesso numero di presenze nella Roma anche per il difensore, arrivato dopo una serie di trasferimenti in giro per l'Italia. Dopo i giallorossi provò anche l'esperienza all'estero, all'AEK Atene -

CHRISTIAN SERVIDEI - Approdò alla Roma nel '97 dopo due buone stagioni al Lecce. Nella capitale, però, si ritagliò solo il ruolo di 'meteora' giocando appena 6 partite e andando via senza troppi rimpianti dei tifosi -

MARTIN DAHLIN - Uno dei primi svedesi a trovare posto in Serie A. Arrivò dopo una lunga militanza nel Moenchengladbach, ma la sua avventura nella capitale si chiuse dopo appena 3 partite, prima di far ritorno in Bundesliga -

CESAR GOMEZ - Altra 'meteora' di casa giallorossa. Arrivato nel 1997 giocò tre partite, tra cui il derby perso contro la Lazio, finendo poi ai margini della squadra, ma rimanendo nella capitale fino a fine contratto, rifiutando ogni altra destinazione -

OMARI TETRADZE - Non andò meglio l'esperienza del difensore georgiano, rimasto due stagioni nella capitale alla fine degli anni '90. Di lui si ricordano più gli errori che le cose positive, tanto che alla fine fu ceduto al PAOK -

LAMPROS CHOUTOS - Considerato uno dei migliori talenti del calcio greco, arrivò da giovane alla Roma ed esordì in Serie A a 16 anni e mezzo. Nelle successive quattro stagioni, però, trovò il campo in appena quattro occasioni prima di far ritorno in Grecia -

PAOLO POGGI - Da un attaccante a un altro. Arrivò a Roma nel gennaio 2000, ma in 11 presenze non trovò mai la via della rete. Nell'anno dello scudetto rimase sei mesi senza giocare e decise così di lasciare la capitale a gennaio -

PIERRE WOME - Il camerunense arrivò molto giovane in Italia e dopo un paio di stagioni fu acquistato dalla Roma. Con Zeman in panchina giocò 8 partite in campionato, passando poi al Bologna dopo appena un anno -

ALESSANDRO FRAU - Chi? Nella capitale il sardo non ha poi lasciato un gran ricordo. 7 presenze nella stagione 1998-99 senza mai andare in gol, poi la cessione al Palermo -

IVAN HELGUERA - La Roma notò il suo talento ai tempi dell'Albacete e decise di portarlo in Italia. In giallorosso, però, forse perché troppo giovane, non riuscì a esprimersi a grandi livelli e quindi fece ritorno in patria, dove al Real Madrid riuscì a vincere tutto da protagonista -

SERGEI GURENKO - Il difensore russo arrivò alla Roma nel '99 su espressa richiesta di Fabio Capello, ma le speranze dei tifosi si esaurirono dopo appena cinque presenze in cui non riuscì a convincere nessuno. Rimase un altro anno e mezzo senza mai trovare il campo, così nel gennaio 2001 lasciò la capitale -

IVAN TOMIC - Considerato uno dei più grandi talenti serbi della sua generazione, nella capitale non riuscì a confermare tutte le buone parole spese per lui. Dal '98 al 2003 giocò solo 15 partite, senza mai convincere nessuno dei suoi allenatori -

DIEGO FUSER - Uno dei pochi giocatori nella storia ad aver giocato sia per la Roma che per la Lazio. In giallorosso arrivò dopo la vittoria dello Scudetto e nella prima stagione fu un ottimo rincalzo. L'anno successivo, invece, giocò appena tre partite e poi fu ceduto al Torino -

MAURIZIO LANZARO - Cresciuto nelle giovanili della Roma, fu lanciato subito in Serie A da Zeman. Sembrava l'inizio di una grande avventura nella capitale, ma quella contro il Piacenza rimase l'unica presenza in giallorosso -

LUIGI SARTOR - Il terzino ha avuto una grandissima carriera, riuscendo a vincere tre Coppe Uefa con tre squadre diverse. Non riuscì, invece, a brillare con la maglia della Roma dove, in tre stagioni, raccolse appena 19 gettoni -

DAVIDE BOMBARDINI - La Roma lo acquistò nel 2002 dopo un buon percorso al Palermo. Quella fu una stagione molto complicata per i giallorossi e il centrocampista classe '74 non riuscì a dare un'inversione. Giocò 8 partite, senza mai lasciare un'impronta significativa -

MASSIMO MARAZZINA - In quella stessa stagione, la dirigenza pensò di bene di provare a migliorare le cose con l'arrivo a gennaio dell'attaccante ex Chievo. Trovò il campo in 7 occasioni, senza mai andare in gol. Non fu quindi riscattato dalla società -

PEP GUARDIOLA - In pochi lo ricordano, ma l'attuale allenatore del City ha vissuto una breve esperienza anche con la maglia della Roma. Sei mesi nella capitale con appena 4 presenze, in cui sembrò un giocatore lontanissimo da quello visto e ammirato a Barcellona. Fece così ritorno al Brescia di Mazzone -

SHABANI NONDA - L'attaccante arrivò nella capitale dopo aver fatto vedere ottime cose con la maglia del Monaco. Anche alla Roma partì bene, ma si spense con il passare del tempo, chiudendo la sua esperienza annuale in giallorosso con soli 4 centri -

EDGAR ALVAREZ - La Roma lo acquistò nel 2005 e fu spesso utilizzato, soprattutto a partita in corso, quando la sua velocità poteva determinare giocate importanti. Dopo il prestito al Messina, ritornò in giallorosso, ma con Spalletti giocò solo una volta prima di essere ceduto -

HOSSAM MIDO - L'attaccante egiziano, ai tempi, era considerato un grande prospetto insieme all'ex compagno di squadra Ibrahimovic. In giallorosso si fece, però, notare più per comportamenti fuori le righe che per le sue doti in campo, dove non riuscì mai a bucare la rete -

SAMI KUFFOUR - Il difensore, dopo le belle stagioni al Bayern Monaco, fallì completamente l'approccio con il campionato italiano. Non ha lasciato un buon ricordo ai tifosi giallorossi, specie quando fece una disastrosa partita contro Ibrahimovic, perdendo praticamente tutti i duelli -

ABEL XAVIER - Non andò certamente meglio l'estroso centrale portoghese, con un passato anche nel Bari e nel Liverpool. Tre gettoni nella capitale, senza mai raccogliere la sufficienza. Decise, dunque, di iniziare l'ennesima avventura calcistica della sua vita, al Middlesbrough -

FRANCESCO TAVANO - Dopo grandi stagioni con la maglia dell'Empoli, l'attaccante provò l'esperienza all'estero, precisamente al Valencia. In Liga, tuttavia, non riuscì a inserirsi e così, dopo sei mesi, fece ritorno in Italia. Spalletti lo chiamò alla Roma dove trovò due gol in 14 partite, non riuscendo comunque a meritarsi la riconferma -

CHRISTIAN WILHEMSSON - Stesso periodo di tempo in giallorosso anche per l'esterno svedese. In 6 mesi riuscì, comunque, a collezionare 19 presenze, alcune delle quali di ottimo spessore. Non convinse, però, al 100% la società che decise di non riscattarlo a fine stagione -

RICARDO FATY - La Roma lo prese giovanissimo dallo Strasburgo, dove era considerato uno dei talenti emergenti. Dal punto di vista fisico, però, non riuscì ad adattarsi fino in fondo al campionato italiano. Giocò con la Roma 19 partite, intervallate da due prestiti all'estero, prima di proseguire la sua carriera in Grecia -

MAURO ESPOSITO - L'attaccante componeva con Langella e Suazo il grande tridente del Cagliari e così, dopo anni di alto livello, fu premiato dalla chiamata di una big come la Roma. Nella capitale, però, fu subito frenato dagli infortuni e non riuscì mai a lasciare il segno, chiudendo la sua esperienza con appena 8 presenze -

AHMED BARUSSO - La Roma acquistò il centrocampista ghanese dopo un'ottima stagione in B al Rimini. Nella capitale non fu, però, mai in grado di replicare quelle prestazioni, iniziando una serie di prestiti in giro per l'Italia -

SIMONE LORIA - Arrivò a Roma nel 2008, ma la sua stagione fu una delle peggiori mai ricordate dai tifosi giallorossi: un errore dietro l'altro a cui non riuscì a porre rimedio neanche con il gol alla Juve. La stagione successiva andò al Torino in prestito, prima di far ritorno in giallorosso e trovare il campo altre sei volte con Ranieri in panchina -

SOULEYMANE DIAMOUTENE - Una Roma in piena emergenza in difesa, decise di affidarsi a gennaio 2009 al difensore maliano. In giallorosso giocò solo quattro partite, tra cui una di altissimo spessore in Champions contro l'Arsenal -

VITORINO ANTUNES - Come successo quest'anno per Zaniolo, il terzino portoghese trovò prima il debutto in Champions che in Serie A. Si rivelò un grande prospetto, ma alla fine non riuscì a proseguire la sua carriera in maglia giallorossa. Oggi gioca nel Getafe -

STEFANO GUBERTI - L'esterno di centrocampo fu l'unico acquisto nella stagione 2009-10, quella terminata a un passo dall'Inter campione d'Italia. Non riuscì, però, ad essere determinante, trovando il campo appena sei volte in stagione -

GUILLERMO BURDISSO - Dopo l'ottima stagione di Nicolas, la Roma decise anche di comprare il fratello più piccolo, di cui in Argentina si parlava un gran bene. In giallorosso, però, giocò appena due partite, senza essere riscattato dalla società -

JUNIOR TALLO - La Roma lo strappò dalla Primavera dell'Inter e dopo una grande stagione con gli 'under' della Roma, trovò le prime convocazioni in prima squadra con Luis Enrique. L'asturiano lo mandò in campo tre volte, ma il suo talento si perse per strada e decise di ripartire dalla Francia -

NICO LOPEZ - Il suo esordio in Serie A resta uno dei più memorabili di sempre. Entrò nella parte finale di Roma-Catania, con la squadra di casa sotto di un gol, e in pieno recupero trovò il pareggio grazie a una spettacolare giocata: sombrero e tiro al volo sul primo palo. Sembrava il primo passo di una grande carriera, ma né in giallorosso né all'Udinese e al Verona riuscì a confermare le buone sensazioni su di lui. Dal 2016 gioca in Brasile, all'Internacional -

SALIH UCAN - Oltre 10 furono i milioni spesi da Sabatini per comprarlo dal Fenerbahce, ancora giovanissimo. In Turchia tantissimi erano pronti a scommettere sul suo futuro, ma nella capitale non riuscì mai a imporsi, giocando solo scampoli di partita. Quest'estate è tornato in Italia, all'Empoli -

TIN JEDVAJ - Tragitto simile quello del difensore croato, arrivato per 5 milioni dalla Dinamo Zagabria. Trovò il campo solo nella parte finale di stagione, ma in estate fu ceduto al Bayer Leverkusen e valse un'ottima plusvalenza per la dirigenza giallorossa -