Totti ha promesso che presto farà chiarezza sul suo futuro. Il ruolo di facciata e non operativo non sembra essere nelle sue corde. Inutile continuare così, senza trovare una collocazione. L’ex capitano giallorosso è diventato così un difficile rebus in casa Roma
TOTTI-ROMA, SLITTA INCONTRO. PALLOTTA: "HA BISOGNO DI TEMPO"
TOTTI E I DUBBI SUL FUTURO: PRESTO PARLERO' IO
CALCIOMERCATO ROMA: IL RUOLO DI BALDINI NEI VERTICI DI LONDRA
Penso che non si sia mai stati così vicini all’addio di Totti alla Roma. Più dei tempi di Carlos Bianchi e più del momento difficile della convivenza con Luciano Spalletti quando il capitano giallorosso stava per terminare la carriera da giocatore.
In Francesco, in questo momento, c’è un forte senso di delusione. Se dovesse andare via adesso, farebbe bene: inutile continuare a stare a Roma senza trovare una collocazione. Sono ormai due anni che stiamo aspettando di capire cosa dovrebbe fare. All’ex capitano gli era stato promesso più spazio in società, ma questo non è mai successo.
Le riunioni più importante vengono fatte tenendolo all’oscuro, viene chiamato poi per andare a Londra da Pallotta, la persona che ha deciso allenatore e direttore sportivo e anche la convivenza con Franco Baldini non può funzionare, si è visto e capito. Il problema di Totti è trovare una collocazione in questa Roma: non è affatto semplice, è un vero rebus da risolvere.
Potrebbe fare il Presidente, ma solo da un punto di vista simbolico, anche perché- se vogliamo essere onesti -dal punto di vista operativo non ne ha ancora il profilo, perché non basta essere stato uno dei più grandi calciatori italiani per essere una grande dirigente. Servono esperienza e formazione e anche un’applicazione totale: se vuoi fare il dirigente devi presidiare tutto 24 ore su 24 e questo porta via spazio ad ogni altra cosa. Devi avere la vocazione per volerlo fare e non basta il tuo passato per avere un grande presente.
In questa situazione ambigua in cui Totti non sa dove andare anche la Roma se la trascina. Vorrei ricordare la famosa battuta in cui tempo fa Totti chiese a Baldini: “Cosa devo scrivere sul mio biglietto da visita?”. E il dirigente rispose “scrivi Francesco Totti, perché basta quello”. Ma oggi quel nome non è sufficiente per trovare un ruolo preciso all’ex capitano giallorosso dentro una Roma dove tante cose stanno continuando a cambiare e dove servirebbe un po’ più di chiarezza per capire davvero come sono suddivisi ruoli e chi decide davvero.