Higuain, il destino è sempre a San Siro: gol scudetto, rabbia e riscatto
Il 28 aprile del 2018 il gol contro l'Inter che valse il tricolore. L'arrivo di CR7, la cessione e la crisi con la maglia del Milan proprio contro i bianconeri e in quello stadio. Di ritorno al Meazza, il Pipita segna un'altra rete pesantissima che vale riscatto e sorpasso
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I tre volti del Pipita: gioia, rabbia e ancora gioia. Il luogo? Sempre lo stesso, San Siro. Croce e delizia. Tre scatti per tre date: 28 aprile 2018, 11 novembre 2018 e 6 ottobre 2019.
La foto che Higuain ha consegnato alla storia, nell'ultimo e recentissimo Inter-Juve, è questa. Dentro per Dybala, segna il gol partita a San Siro nel derby d'Italia. Ma dove avevamo già visto una scena simile?
Più che simile, è identica. Higuain e quel gol che a Milano valse lo scudetto del 2018. La Juve aveva perso nella giornata precedente (la numero 34 del campionato 2017-18) in casa contro il Napoli di Maurizio Sarri. 1-0 firmato Koulibaly.
Nel turno successivo c'è proprio Inter-Juve, con la concreta possibilità per i bianconeri di Allegri di perdere il primo posto a tre giornate dalla fine del campionato. Nerazzurri avanti 2-1 fino all'87'. Poi il pari 2-2 e, a un minuto dal novantesimo, ecco la zuccata del Pipita.
La Juve ribalta clamorosamente una partita che sembrava ormai persa. Il giorno dopo il Napoli andrà ko 3-0 a Firenze.
Proprio quel colpo di testa di Higuain (il suo primo gol all'Inter con la maglia bianconera) è diventato per tutti "il gol dello scudetto".
A fine anno sarà titolo per davvero, visto che quel +4, nonostante i 91 punti registrati da Sarri e dal Napoli, non verrà mai ricucito. Poi ecco l'estate, e il mercato. La Juve piazza il colpo del secolo con CR7 e il Pipita cambia maglia. Per lui c'è il Milan.
Gli inizi in rossonero sono tra alti e bassi. Higuain segna, il Milan vince. Poi la squadra di Gattuso inciampa alla costante ricerca della solidità. L'11 novembre del 2018 è il momento del faccia a faccia con la ex Juve. Bianconeri avanti con Mandzukic. Al 40' è rigore per il Milan.
A incaricarsi del tiro è proprio il Pipita.
Ma Szczesny è super e devia la palla sul palo.
Dopo il 2-0 siglato da Ronaldo, esploderà tutta la rabbia dell'argentino per un fallo fischiatogli contro a centrocampo. È cartellino rosso.
Proteste, ira, crisi. Sia i compagni, che gli ex compagni, provano (vanamente) a calmarlo.
La storia col Milan non durerà molto. I rossoneri fanno ancora più fatica nelle partite successive, Cutrone guadagna posizioni e il Pipita segnerà soltanto un'altra volta.
A gennaio c'è il passaggio al Chelsea, anche lì con più ombre che luci. Dal gol dello scudetto a San Siro contro l'Inter - passando per quella crisi col Milan - è trascorso solo un anno, ma Higuain sembra un giocatore completamente diverso.
Ritrovata la Juve e ritrovato Sarri, il Pipita è chiarissimo in estate: vuole rimanere a Torino e giocarsi il posto (dirà a Sky Sport: "Sono tornato per provare a dimostrare il mio valore. Dal primo giorno sono voluto rimanere alla Juve"). Il gol al Napoli è il primo squillo, in Champions contro il Leverkusen il secondo.
Poi ecco il solito San Siro. Il momento del terzo capitolo della sua storia in questo stadio. 6 ottobre 2019. Sarri gli preferisce Dybala nell'ultimo Inter-Juve, ma lo manda in campo nel secondo tempo.
Questo destro riporta avanti la Juve, una sensazione di déjà vu. Al fischio finale sarà 2-1 per i bianconeri.
Ancora braccia aperte. Ancora negli ultimi minuti. Ancora in quella porta. Esultanza copia-incolla. Da San Siro a San Siro… passando per San Siro.
È sorpasso per la Juve e riscatto per Higuain.
