Milan, Giampaolo via dopo 41 giorni: la classifica degli esoneri rossoneri più veloci
Solo Cristian Brocchi è stato in carica per meno tempo di Marco Giampaolo: l'ex centrocampista rossonero allenò anche lui solo per sette partite (35 giorni, dalla partita d'esordio all'ultima panchina), ma era in veste di traghettatore. Chi sono gli altri esoneri lampo degli ultimi trent'anni rossoneri?
GIAMPAOLO ESONERATO, TOCCA A PIOLI
Non solo Giampaolo, anche gente come Tabarez, Terim o Seedorf si è seduta per pochissimo tempo sulla panchina del Milan. Di fatto, oltre a questi nomi, solo pochi altri hanno allenato a San Siro a partire dall'era Berlusconi: i tre cicli storici di Sacchi, Capello e Ancelotti, gli "scudettati" Zaccheroni e Allegri, e pochi ancora (Leonardo, Inzaghi, Mihajlovic e Gattuso), durati almeno, o quasi, una stagione intera.
È proprio Marco Giampaolo l'uomo che sua malgrado batte (quasi) tutti: per giorni passati sulla panchina, partite ufficiali e media punti. Per lui sette sfide: tre vittorie e quattro ko. Una media punti di 1.29 a match. Ecco tutti i precedenti.
VINCENZO MONTELLA II: 122 giorni e 23 partite - In realtà, Montella fu in carica per oltre un anno nella sua prima stagione sulla panchina del Milan, quella 2016-17 dell'ultimo trofeo della storia del club: la Supercoppa Italiana di Doha contro la Juventus. La sua seconda annata è però la prima della nuova cordata cinese, che lo conferma (o per meglio dire, sceglie) come nuovo allenatore di un nuovo corso… che sarà cortissimo.
In estate i milioni spesi sono tantissimi (da Biglia a Calhanoglu, da Kalinic ad André Silva, da Bonucci a Ricardo Rodriguez e Kessié), ma le prestazioni sul campo deludono. Dopo un inizio sprint (fatto anche delle tante vittorie contro le piccole squadre pescate nei preliminari di Europa League), il Milan di Montella va in crisi. Il 27 novembre, dopo un pari col Torino e il settimo posto in classifica, arriverà l'esonero in favore di Gattuso.
CLARENCE SEEDORF: 119 giorni e 22 partite - Degli esonerati lampo, è il secondo durato più a "lungo" dopo Montella. Prende il posto di Allegri dopo il poker personale che Berardi rifila al Milan nel gennaio del 2014, con un ruolo a metà tra un traghettatore e una bella speranza per il futuro.
Quel Milan, però, chiude il campionato all'ottavo posto, mancando la qualificazione all'Europa League. Per Seedorf il 50% di vittorie nella sua gestione: 11 vinte, 2 pareggiate e 9 perse. Il Milan lo sostituirà l'anno dopo con un'altra bandiera come Pippo Inzaghi.
OSCAR WASHINGTON TABAREZ: 98 giorni e 22 partite - Nell'estate del 1994 arriva in Italia a Cagliari. Il suo impatto positivo sul calcio italiano gli vale la panchina rossonera della stagione 1996-97, dopo il ciclo Capello chiuso con un altro scudetto. Al debutto è subito ko contro la Fiorentina in Supercoppa.
Le cose non andranno meglio nelle prime partite di campionato dove, all'undicesima giornata, il Milan si trova nono in classifica e già molto distante dal primo posto della Juve. Dopo sei pari e due ko nelle sue ultime otto panchine alla guida del Milan, la società deciderà di esonerarlo facendo ritornare Sacchi.
CESARE MALDINI e MAURO TASSOTTI: 91 giorni e 12 partite - Nel 2001 l'eliminazione europea col Deportivo La Coruña costa all'uomo dello scudetto del centenario, Alberto Zaccheroni, la panchina. Il duo scelto per traghettare la stagione è quello formato da Maldini padre (ufficialmente nelle vesti di direttore tecnico) e Mauro Tassotti, che poi diventerà il vice-allenatore per eccellenza in casa Milan.
Cesare Maldini parte bene all'esordio con un 4-0 sul Bari, chiudendo poi la stagione al sesto posto (dopo la quale ritornerà al suo ruolo dirigenziale). Nella memoria di tutti i tifosi rossoneri, dopo le imprese sul campo degli anni Cinquanta e Sessanta, resterà lo storico derby vinto 6-0 contro l'Inter dell'11 maggio 2001.
FATIH TERIM: 70 giorni e 13 partite - Il turco inizia in panchina la stagione 2001-02. Un derby vinto ma anche tanti risultati altalenanti. La sua media punti è la più alta tra gli esoneri "lampo" degli ultimi trent'anni rossoneri: 2.08 a match.
Verrà esonerato per Ancelotti dopo un ko contro il Torino, con otto vittorie, tre pari, due sconfitte e il quinto posto in campionato (col senno del presente, non certo un risultato poi così disastroso). Proprio Ancelotti, che eredita la sua squadra, centrerà all'ultima giornata di campionato la qualificazione ai preliminari di Champions, coppa che l'anno dopo vincerà iniziando il terzo grande ciclo dell'era Berlusconi.
CRISTIAN BROCCHI: 35 giorni e 7 partite - Detto di Giampaolo, che è durato anche lui sette partite ma qualche giorno in più rispetto a Brocchi (41 a 35), è proprio l'ex centrocampista del Milan il peggiore della statistica, pur sempre considerando il suo ruolo da traghettatore ricoperto a partire dall'aprile del 2016. Prima di lui la panchina era di Mihajlovic (anch'egli esonerato ma durato quasi tutta la stagione), che aveva già centrato la finale di Coppa Italia ma a secco di vittorie in campionato da quasi due mesi.
Con Brocchi il Milan ottiene due vittorie (contro Sampdoria e Bologna, entrambe in trasferta), due pareggi (contro Carpi e Frosinone, entrambi in casa) e due sconfitte (contro Hellas Verona e Roma), totalizzando 8 punti in sei partite. In più la finale di Coppa Italia, persa 1-0 contro la Juventus ai supplementari. E a fine stagione la scelta di abbandonare la panchina rossonera.
