
Partite rinviate in Serie A per il coronavirus: le reazioni degli allenatori
La decisione della Lega di Serie A di rinviare cinque partite in questo fine settimana per l'emergenza coronavirus è stata commentata dagli addetti ai lavori. Dura la presa di posizione dell'allenatore del Lecce Liverani a margine della conferenza stampa di presentazione della gara contro l'Atalanta. L'ad dell'Inter Marotta: "Tutto poteva essere gestito meglio". Gattuso nel post di Napoli-Torino: "Non è corretto. Si deve giocare o fermarsi tutti"

LECCE - Liverani: "Decisioni senza senso". Quella del Via del Mare è una delle cinque gare che si svolgerà regolarmente in questa anomala giornata di Serie A. L'allenatore del Lecce ha commentato duramente: "Credo che, come al solito, in Italia si prendano decisioni a vantaggio di chi vuole decidere i propri tempi: vengono prese decisioni senza senso e senza logica. Da qui e sino al 24 maggio porta tutte le persone a vedere il lato oscuro del calcio. Questo campionato è stupendo, ha lotte stupende come scudetto, salvezza ed Europa. Una soluzione del genere va solo ad interesse di poche società".

ATALANTA - Gasperini: "Clima di incertezza". L'allenatore dell'Atalanta, alla vigilia della trasferta di Lecce segnata dall'emergenza Coronavirus che ha portato al rinvio di cinque partite, commenta così: "È una situazione che tocca tutti, queste notizie destano attenzione. Speriamo si possa risolvere, ma sappiamo benissimo che sarà una cosa lunga".
Gasperini: "Settimana particolare, ma sarà una cosa lunga"
ROMA - Fonseca: "Per regolarità Serie A meglio tutti rinvii". L'allenatore giallorosso ha commenta il momento difficile, affidandosi alle scelte delle autorità competenti: "Le autorità competenti stanno cercando di prendere le migliori decisioni in questo momento difficile, e io mi fido. Poi c'è la questione legata alla regolarità sportiva. Per non avere dubbi penso sia giusto far giocare tutte le squadre a porte aperte o a porte chiuse o, al contrario, rinviare l'intera giornata di campionato, per garantire la regolarità del torneo".
Fonseca: "Per la regolarità, o giocano tutte o non gioca nessuno"
CAGLIARI - Maran: "Dispiace che i recuperi siano in programma così tardi". L'allenatore del Cagliari: "Coronavirus? Stiamo parlando di aspetti che vanno oltre il calcio. Dispiace che queste gare possano essere recuperate così tardi, perchè magari questo nell'arco del campionato può influire. Ma sono decisioni rispetto a cui uno sportivo deve fare un passo indietro".
Maran: "Dispiace che rinvii siano così avanti in calendario"
INTER - Marotta preoccupato per futuro: "Adottare criteri armoniosi". L'Ad nerazzurro dopo rinvio gara con Juve: "Siamo in una situazione di emergenza per il Paese, è normale che al primo posto ci sia la salute. Da dirigente sportivo dobbiamo pensare a pianificare il campionato al meglio: sono preoccupato per il futuro, perche' se viene prorogato il blocco fino all'8 marzo mi chiedo come si gestiranno le gare della prossima giornata. Anche quelle sono a rischio. Il calendario è compresso di impegni - ha concluso Marotta a Sky -, bisogna adottare un criterio univoco e armonioso".
Marotta: "Tutto poteva essere gestito meglio"
JUVENTUS - "Priorità tutela salute pubblica". La Juventus ha preso atto della decisione di spostare la sfida scudetto al 13 maggio a poche ore dall'allenamento di rifinitura e non aggiunge considerazioni ricordando le parole pronunciate nei giorni scorsi da Andrea Agnelli. In un'intervista a Radio 24, il presidente del club bianconero aveva sottolineato che qualunque decisione fosse presa, a cominciare dalla partita a porte chiuse, "è importante che sia a tutela della salute pubblica, in questo momento la priorità".

MILAN - Pioli: "Coronavirus si può battere stando uniti e compatti". "Vedere Milano così tranquilla, con poca gente, sicuramente fa male. E' chiaro che la salute viene prima di tutto e dobbiamo assolutamente cercare di superare questa situazione, ma prima torniamo alla normalità e meglio è per tutti, non mi riferisco solo allo sport ma alla vita quotidiana". Così l'allenatore del Milan, Stefano Pioli, ha parlato dell'emergenza Coronavirus. "E' una situazione un po' difficile, forse all'inizio l'hanno un po' estremizzata, l'hanno fatta forse un po' più pericolosa di quello che in realtà è questa malattia. Adesso invece cercano di riportare un po' tutto alla normalità. Speriamo che si risolva il prima possibile - ha spiegato l'allenatore emiliano, intervistato da Milan Tv -. Tutte le persone coinvolte in questa situazione, soprattutto quelle al lavoro per affrontarla, vanno elogiate. Speriamo che con unione, compattezza e collaborazione si possa vincere questa battaglia".

SAMPDORIA - Ranieri: "Rinvii e porte chiuse condizionano". L'allenatore blucerchiato si è espresso così: "Prima di tutto ci vuole la serenità per fare dei giudizi e il cittadino va al di sopra di ogni partita, va benissimo cosi. Giocare a porte chiuse è la morte del calcio, è irreale, sembra un allenamento, non mi piace, preferisco rimandare ma che tutto sia svolto con i tifosi".

NAPOLI - Gattuso: "I recuperi a maggio? O si gioca tutti a porte chiuse o si rinvia". Al termine di Napoli-Torino anche l'allenatore azzurro ha affrontato il tema rinvii, relativo alle partite di Serie A che si sarebbero dovute disputare a porte chiuse: "Con tutto il rispetto per ciò che sta accadendo in tutto il mondo e per le persone che sono morte, se si prende la decisione di giocare a porte chiuse poi si devono fare giocare tutte le partite. Ho letto che le gare rinviate si giocheranno il 13 maggio e non è corretto, penso che bisogna farle giocare subito, trovino della date, o si gioca tutti a porte chiuse o si rinvia, altrimenti non è corretto". Così Rino Gattuso, dai microfoni di Sky, sulla decisione di non far disputare alcune partite della 26^ giornata, per l'emergenza Coronavirus. "Giocare ora e tra due mesi ha una valenza diversa anche se sappiamo che la priorità è la salute perché è successo qualcosa di grave in tutto il mondo - dice ancora l'allenatore del Napoli -, ma se devo esprimere la mia opinione ripeto che non è corretto. Farle giocare adesso o fra due mesi non è la stessa cosa. Giocare il 13 maggio ha una valenza totalmente diversa da come sarebbe stato domani". "Il calcio è un'azienda - conclude Gattuso - e bisogna fare le cose con criterio".