Serie A, Casasco (Fmsi): "Ripresa allenamenti solo in sicurezza. Data? Decide il governo"

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Il presidente della Federazione Medico Sportiva italiana a Sky Sport: "Il nostro protocollo per ripresa allenamenti non è una fuga in avanti, ma posizione medico-scientifica condivisa su scala nazionale. La scienza a brevissimo ci permetterà il sistema della valutazione sierologica. Ripresa allenamenti? Che sia il 13 aprile, il 13 maggio o il 13 dicembre questo non ci riguarda, aggiorneremo le linee guida in tempo reale

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"Non sono state date appositamente le indicazioni riguardanti la sicurezza e la sanità all'interno dei luoghi di lavoro, come ristoranti, bar e spogliatoi perché le daremo quando il governo fisserà i tempi per la ripresa. Che sia il 13 aprile, il 13 maggio o il 13 dicembre questo non ci riguarda, aggiorneremo le linee guida in tempo reale. Potremo sapere se l'atleta è immune o se ci saranno IgC (immunoglobine) che danno la positività degli anticorpi, quindi l'atleta è immune. Oppure possono dirci se serve un altro tampone, o essere negative e in quel caso andranno tutelati giocatore, squadra e campionato, nella valutazione periodica di un altro tampone e seguendo le istruzioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità". Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva italiana, fa chiarezza ai microfoni di Sky Sport sulla prima parte del protocollo che sarà inviato dalla FMSI alle varie Federazioni, includente la lista di test ai quali gli atleti dovranno sottoporsi per potersi allenare una volta che il governo avrà dato il via libera".

"Presto valutazione sierologica, allenamenti con kit approvati"

Secondo le direttive della Federazione Medico Sportiva italiana, i giocatori saranno divisi in diverse categorie a seconda della loro condizione clinica - positivi, immuni e non immuni - e saranno costantemente monitorati. Non sono state ancora chiarite le modalità di accesso ai centri sportivi. "La scienza a brevissimo ci permetterà il sistema della valutazione sierologica - assicura Casarso - ci potrà permettere a brevissimo un test ematico, che sostituirà il cosiddetto tampone o lo integrerà. Presto, tra qualche settimana o anche meno, si potrà vedere non solo se la persona è contagiata o se sarà immune. Il problema resta quello della reperibilità del tampone". Diverso il discorso per quanto riguarda la data di ripresa degli allenamenti: "Ad ora è fissata al 13 aprile, tra 8 giorni. Non sappiamo se sarà allora, o il 25 aprile o l'1 maggio o il 10 maggio. Ci sarà la possibilità di avere i tamponi o dei kit approvati. Poi è l'interpretazione di lettura che può sembrare complicata, ma in realtà è abbastanza semplice".

"Nessuna fuga in avanti, fisseremo regole con medici club"

Per le discipline sportive dilettantistiche, la Fmsi ritiene consigliabile proseguire lo stop agli allenamenti e alle gare oltre il 13 aprile, giorno di Pasquetta. Per le discipline professionistiche, in caso di possibile ripresa, la Fmsi - assieme al proprio Comitato scientifico di esperti - ha elaborato il protocollo di screening ad hoc, che dovrà essere effettuarsi prima della ripartenza in chiave di prevenzione "Noi abbiamo dato una posizione scientifica corretta al 5 di aprile - le parole di Casarso - di certo oggi il tampone è il più complicato da reperire, soprattutto nel rispetto delle persone che in questo momento ne hanno più bisogno. Se diamo una linea, di certo non possiamo prescindere dalle evidenze scientifiche nel momento e permettere un domani che riparta un'associazione di gruppo mentre c'è ancora una situazione pandemica di questo tipo senza poter dare le massime garanzie agli atleti, a chi vive con loro e allo stesso campionato". Quella della Fmsi "non è una fuga in avanti tantomeno una complicazione - è la precisazione - si tratta solo una posizione medico-scientifica che tutti condividiamo in un pool di medici su scala nazionale. Lo facciamo nel pieno rispetto del governo, l'unico che deve dare le indicazioni utili in termini di calendario ed eventuale ripresa. Nel rispetto della data che sarà stabilita, daremo a quel giorno gli aggiornamenti scientifici e tecnologici che saranno necessari e in accordo con tutti i medici che lavorano nel professionismo fisseremo le regole per le precauzioni utili per preservare la sicurezza e la salute dell'atleta all'interno dei cosiddetti luoghi di lavoro e di trasferta".