Roma, i giocatori rinunciano a 4 mesi di stipendio e aiutano i dipendenti

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L'accordo con la società è arrivato dopo la proposta da parte dei giocatori, dell'allenatore e del suo staff, che si sono anche impegnati ad aiutare i dipendenti per garantire loro il pieno stipendio

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In un momento delicato per tutti, uno sguardo è rivolto anche al calcio e alla sua sostenibilità economica in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus. Lo sport è obbligatoriamente fermo, scelta doverosa che tuttavia ricade anche sulle stesse società. E come fatto dalla Juventus, anche i giocatori della Roma si sono mossi per venire incontro al club. In attesa dell’eventuale intesa, i calciatori hanno formulato una proposta per il taglio degli stipendi: riduzione dei salari che, proprio come accaduto a Torino, ricalca l’accordo raggiunto tra i colleghi bianconeri e la Juve. Disponibilità comune quella data dai giallorossi alla propria società, che ha accettato la proposta.

Rinuncia a quattro mensilità

I calciatori della Roma, insieme all’allenatore Paulo Fonseca e al suo staff tecnico, hanno proposto alla società di rinunciare a quattro mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno). La società ha accettato la proposta, finalizzando l'accordo con la squadra. Non è tutto: a prescindere dal taglio delle mensilità, i giocatori si faranno carico direttamente di compensare la differenza retributiva per quella parte di personale che è interessata da ammortizzatori sociali. Qualora il campionato dovesse ripartire, parte delle quattro mensilità spettanti alla squadra saranno retribuite nei prossimi anni. E la disponibilità di giocatori e staff sarà accompagnata anche da tutti i dirigenti, pronti a rinunciare ad una mensilità. Una proposta importante che tocca tutti i protagonisti del mondo giallorosso, sicuramente il modo migliore per affrontare la crisi a sostegno della Roma.