L'analisi del protocollo Figc per la ripresa degli allenamenti
La Commissione medico-scientifica della Figc ha inviato al Governo il protocollo che le squadre di calcio dovranno seguire per tornare ad allenarsi. Ecco la spiegazione delle parti fondamentali del documento, punto per punto
Quarantasette pagine divise in due documenti, da 32 e 15 l’uno: ecco come è composto il protocollo che la Commissione medico-scientifica della Federcalcio (nell’immagine i nomi dei medici che la compongono) ha elaborato e consegnato ieri ai Ministri dello Sport e della Salute, Spadafora e Speranza, contenente le norme di condotta che le squadre di calcio si impegnerebbero a seguire per la ripresa graduale degli allenamenti. Un documento che mercoledì sarà discusso dal ministro Spadafora con tutte le componenti del mondo del calcio: quel giorno potrebbe essere ufficializzato il 4 maggio come data per la ripresa degli allenamenti
VIDEO. IL PROTOCOLLO SPIEGATO DA ALESSANDRO ALCIATOUna premessa importante: le indicazioni del documento hanno lo scopo di “ridurre al minimo il rischio di contagio”, precisando che in attesa di un vaccino non esiste ancora il “rischio zero”. Ne consegue che tali indicazioni non autorizzano di per sé la ripresa degli allenamenti, che sarà decisa soltanto dal Governo
Coronavirus, tutti gli aggiornamentiAltra premessa importante: il protocollo prende in considerazione il nuovo inizio degli allenamenti, e non parla mai di partite o di possibile ripresa del campionato. Nella sua prima parte, il documento è composto dagli esami che i giocatori dovranno sostenere prima di entrare in ritiro, cioè 3-4 giorni prima. Saranno divisi in 3 gruppi (detti A, B e C): quello dei guariti da coronavirus, quello dei guariti dopo "malattia lieve" e quello dei giocatori con anamnesi negativa (mai risultati positivi)
Nei 3-4 giorni precedenti all'inizio del ritiro verrà fatto uno screening accurato, con anamnesi, visite cliniche e tampone
Per i "guariti" da coronavirus non sarà necessario il tampone. Si considera "guarito" chi ha risolto i sintomi dell'infezione ed è risultato negativo in due test consecutivi", specifica il protocollo
Altri esami specifici effettuati in questa fase saranno ECG (elettrocardiogramma), spirografia (registrazione grafica dei movimenti respiratori per la valutazione della capacità respiratoria) e l'analisi di diversi valori del sangue
La fase di ritiro prevede 3 settimane in tutto. La prima non prevederà allenamenti veri e propri, ma preparazione atletica e tecnica individale. Niente partitelle, ovviamente; in campo e in palestra ci si allena a piccoli gruppi, con la distanza di almeno 2 m sempre mantenuta
Previste anche delle indicazioni in caso di giocatori rientrati dall’estero o che hanno avuto contatti con positivi: nel loro caso è previsto l'isolamento fiduciario pima dello screening
In un allegato, sono illustrati anche i vari tipi di mascherina