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Roma, Petrachi sospeso dal ruolo di direttore sportivo. Al suo posto in arrivo De Sanctis

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Angelo Mangiante

©LaPresse

La Roma ha sospeso Gianluca Petrachi dal ruolo di direttore sportivo della società giallorossa dopo gli screzi degli scorsi giorni con il presidente James Pallotta. L'ex Torino era arrivato la scorsa estate con un contratto di tre anni. Guido Fienga, Ceo del club, guiderà direttamente allenatore e squadra. Morgan De Sanctis dovrebbe prendere il posto di Petrachi con Franco Baldini supervisore

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Doveva essere l'anno zero, quello della ricostruzione dopo l'addio di De Rossi e poi di Totti dirigente. Esattamente un anno dopo, l'ennesimo ribaltone che ha portato alla rottura con il 4° ds dell'era americana: dopo Walter Sabatini, Monchi e Massara. Gianluca Petrachi è stato sospeso dalle sue funzioni di Direttore sportivo con effetto immediato. Mettendo così il punto finale su un rapporto ormai irrecuperabile tra lui e Pallotta. Un lavoro cominciato con buoni risultati un anno fa portando una decina di giocatori tra i quali Veretout, Diawara, Pau Lopez, Mancini, Smalling e Mkitarian più tre giovani molto promettenti a gennaio come Carles Peres, Villar e Ibanez. Poi, tra visioni differenti, dichiarazioni non piaciute, e i duri messaggi finali, ecco il capolinea con due anni d'anticipo sul contratto. 

De Sanctis Ds, pieni poteri a Fienga

Formalmente sarà la soluzione interna, Morgan De Sanctis, a svolgere il ruolo del nuovo Ds. Ma tutto passerà attraverso la centralità di Guido Fienga, l'attuale CEO, molto attivo e stimato dalla proprietà, che sarà il primo riferimento, non solo per l'allenatore e i giocatori, ma anche nella supervisione del mercato. Mentre Pallotta continuerà a interfacciarsi anche con il suo consulente Franco Baldini. L'ennesimo rimpasto senza fine dopo 9 anni di era americana con 8 allenatori, 5 amministratori delegati, 3 direttori generali e ora 5 direttori sportivi. Con un club messo in vendita da Pallotta, dopo zero titoli in 9 anni. E soprattutto un obiettivo Champions da centrare per ridurre il debito e rendere il club più appetibile ai nuovi, potenziali, investitori. Tra strappi irreversibili e la necessità da oggi in poi di pensare solo al campionato.

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