Non si fermano più i nerazzurri di Conte, vittoriosi per la settima gara consecutiva in Serie A dopo il 2-1 all'Hellas. Bravi i portieri nel primo tempo: Handanovic super sull'ex Dimarco, non è da meno Silvestri su Lautaro. Al 52' splendida la volée di Lautaro per il vantaggio, rimedia Ilic che sfrutta l'errore di Handanovic. Il colpo di testa di Skriniar vale la conquista dei tre punti al Bentegodi
VERONA-INTER 1-2 (highlights - pagelle)
52' Lautaro Martinez (I), 63' Ilic (V), 69' Skriniar (I)
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz (31' Lovato, 59' Gunter), Magnani, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Zaccagni (54' Ruegg), Salcedo (46' Ilic); Colley (54' Lazovic). All. Juric
INTER (3-4-2-1): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Young; Lautaro Martinez (87' Gagliardini), Perisic (71' Vidal); Lukaku. All. Conte
Ammoniti: Dawidowicz (V), Brozovic (I), Zaccagni (V), Dimarco (V), Magnani (V), Bastoni (I)
E sono sette, vittorie consecutive ritoccate dall’Inter che non si ferma più. La spunta Conte nell’ultimo impegno del 2020, filotto di successi in campionato che tiene testa allo scatenato Milan. Al Bentegodi termina 2-1 per i nerazzurri, secondo tempo d’autorità contro il Verona con nuovi record realizzativi: eguagliato il primato di reti in un anno solare (108, come nel 1961 e nel 2007), esaltante nei secondi tempi con 23 centri (nessuno ha fatto meglio in stagione nella top 5 d’Europa). Ed era dall’annata 1960/61 che l’Inter non segnava almeno 34 centri nelle prime 14 giornate di Serie A. Insomma, il modo migliore per salutare il 2020 e spingersi ancora più in alto in classifica.
La cronaca della gara
Né Vidal, né Sensi: la novità di Conte è Perisic, schierato insieme a Lautaro e Lukaku in un attacco più robusto. Per il resto spazio ai titolarissimi dalle fasce (Hakimi e Young) al cuore del centrocampo con Barella e Brozovic. Juric convive con l’emergenza del centravanti (fuori Di Carmine, Favilli e Kalinic) e lancia Colley supportato da Salcedo e Zaccagni. Equilibrio nel primo tempo: c’è la solita pressione alta del Verona, possesso palla dell’Inter che lancia il primo assalto con Young (destro fuori). Dall’altra parte è murato il tiro di Dawidowicz, collega di reparto di Magnani dallo splendido duello con Lukaku. La prima vera chance è al minuto 26: Zaccagni combina con l’ex Dimarco che cerca il diagonale, reattivo Handanovic nella risposta. Bravo anche Silvestri dieci minuti più tardi, quando alza sopra la traversa la girata di Lautaro.
A suonare la carica in avvio di ripresa è Barella, ma il segno lo lascia Lautaro: splendida la volée del Toro sul cross di Hakimi, destro vincente che vale l’1-0. L’asse tra i due nerazzurri si ripete al 61’ (Silvestri c’è), due minuti dopo ecco il pareggio dell’Hellas: male Handanovic sul traversone di Faraoni, presa difettosa che consente il tap-in a Ilic bravo ad anticipare Skriniar. Slovacco sfortunato protagonista in coppia col capitano dell’Inter, ma la rivincita è dietro l’angolo. È proprio Skriniar a svettare di testa sul cross di Brozovic, stacco che vale il nuovo vantaggio per Conte. Verona stremato per l’assalto finale, ma Dimarco spaventa su calcio piazzato. Chi non chiude il match è invece Lukaku, impreciso sotto porta ai titoli di coda. Poco cambia per l’Inter che chiude il 2020 con un’altra vittoria.
"Ce la dobbiamo giocare, sono certo che verrà fuori una bella partita. Eriksen ha già giocato l'ultima partita con l'Inter? E il Papu Gomez? Ci incontreremo con l'allenatore, come avviene in tutti i club all'inizio della campagna trasferimenti, decidendo quale strategia seguire. Non mi sento di fare nomi, ne circolano tanti che non centrano nulla con noi. Cercheremo di accontentare i giocatori che vogliono trovare più spazio: da qui partiremo per sostituirli. Eriksen è tra i cedibili: non è una punizione ma non è funzionale, quindi è giusto dargli la possibilità di trovare più spazio altrove"
"Faraoni sul mercato? Assolutamente no, non ha valutazione. Le assenze da qualche mese sono una costante, ma siamo convinti che i sostituti daranno il massimo. Credo che l'allenatore abbia preparato bene la partita contro una squadra che lotta per lo scudetto. Juric "picchia" tantissimo, ha un grande furore e anche in settimana è carico come durante le gare"