Juventus-Benevento, Inzaghi: "Faremo la nostra gara, abbiamo già fermato delle big"

Serie A

L'allenatore verso la partita dello Stadium contro l'ex compagno di squadra Pirlo, in programma domenica alle 15 (diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 252): "Sappiamo quanto è forte la Juve ma all'andata abbiamo pareggiato e sognare è lecito. Cristiano Ronaldo merita solo applausi, Andrea da allenatore si prenderà le soddisfazioni che merita"

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"Ci è già successo di fermare grandi squadre, come la Lazio, la Roma, la stessa Juve. Al di là del risultato, voglio vedere una partita di personalità, di carattere". Filippo Inzaghi mostra coraggio in vista della trasferta del suo Benevento domenica alle 15 sul campo della Juventus (diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 252). "Sappiamo quanto è forte la Juve - spiega ai microfoni di Sky Sport - ma all'andata abbiamo pareggiato e sognare è lecito. Noi ci proveremo".

"Ritiro scelta giusta, vogliamo riscattarci"

Alla trasferta dello Stadium il Benevento arriva dal ko casalingo (1-4) dello scorso turno contro la Fiorentina, undicesima partita di fila senza vittorie in campionato. Lapadula e compagni sono quindicesimi con 26 punti, a +4 sul Cagliari terzultimo. "Siamo molto sereni, la squadra è tranquilla - assicura Inzaghi - il presidente ha voluto che andassimo un giorno in ritiro tutti insieme poi ha fatto la scelta più giusta, quella di mandare a casa la squadra. Noi abbiamo grande voglia di far bene e di rivalsa".

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"Solo complimenti per Cristiano Ronaldo"

Da ex attaccante, l'allenatore del Benevento ha parlato anche del momento che sta attraversando Cristiano Ronaldo, prossimo avversario domenica a Torino dopo le critiche incassate per la prestazione in Champions contro il Porto e la tripletta al Cagliari. "Bisogna fargli solo i complimenti per quello che sta dando al calcio, per la serietà, perché a quell'età ancora fa gol in tutte le partite - è il punto di vista di Inzaghi - poi le critiche fanno parte del gioco, soprattutto in Italia dove probabilmente siamo un pochino più cattivi che altrove".

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"Pirlo non deve preoccuparsi delle critiche"

Quella di domenica sarà anche la sfida all'ex compagno di squadra Andrea Pirlo, con il quale Inzaghi ha condiviso 10 stagioni al Milan, dal 2001 al 2011: "Andrea non si deve preoccupare, anzi. Ha una grande fortuna: avere una società simile alle spalle con dei giocatori così ti facilita sicuramente il compito. Lui è bravo, ha una squadra forte quindi si prenderà le soddisfazioni che merita". Con una battuta: "Le critiche? Se le prendono anche allenatori che vincono magari la Champions, come posso pensare che non potremmo essere criticati io e Andrea?". A proposito di allenatori, Inzaghi ripercorre quelli che lo hanno formato di più:  "Ancelotti, per i tanti anni vissuti insieme, più di 10. Però dirne uno è difficile perché in carriera ne ho avuti tanti bravi: Cagni è stato importante all'inizio, Mutti mi ha voluto a Leffe con lui, mi piace ricordare Mondonico".

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"Milan eliminato, un vero peccato"

Inzaghi ha parlato anche dell'eliminazione del Milan dall'Europa League: "Peccato perché viste le due partite, poteva andare avanti - ammette - magari alla vigilia del doppio scontro si pensava a una sfida più complicata, invece alla fine è stato un confronto equilibrato. Avevano entrambe delle assenze, il Milan ha giocato alla pari con il Manchester, ora resta il grande obiettivo di qualificarsi alla Champions League, lo meritano. Ibra crede fino in fondo allo scudetto e fa bene, finché c'è speranza è giusto non mollare".

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"Nazionale, De Rossi comincia col piede giusto"

Un pensiero anche per Daniele De Rossi, che inizia la sua prima avventura dopo il ritiro da calciatore: sarà uno dei collaboratori tecnici del Ct Mancini. "Sono molto contento per lui. Daniele è una persona molto intelligente, secondo me inizia nel modo giusto - spiega Inzaghi- seguire Mancini, vedere i metodi di lavoro del suo staff può aiutarlo a crescere. Il ct lo ha scelto perché evidentemente pensa che possa dare qualcosa. Gli faccio un grosso in bocca al lupo, è un ragazzo intellettualmente superiore alla media e secondo me diventerà un grande allenatore".