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Serie A e Covid: 4 partite non si possono giocare, cosa succederà nella 20^ giornata?

Serie A
©LaPresse

L'aumento dei casi Covid-19 sta colpendo anche i club di Serie A. Sono quattro, al momento, le partite che non potranno essere giocate oggi per assenza di una delle due squadre: Bologna-Inter, Salernitana-Venezia, Atalanta-Torino e Fiorentina-Udinese. Il Consiglio di Lega, però, ha confermato che non saranno rinviate. Ecco cosa succederà nelle prossime ore

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La variante Omicron del Covid-19 sta colpendo anche la Serie A. Nelle ultime ore, l'aumentare dei casi all'interno dei vari gruppi squadra ha portato alcune Asl locali (e non la Lega Calcio, lo ricordiamo), a imporre l'obbligo di quarantena per le rose dei club in cui sono scoppiati cluster. Questo, ovviamente, comporta l'impossibilità del regolare svolgimento di alcune delle partite previste per giovedì 6 gennaio

Quali sono le partite che non si giocheranno giovedì

Al momento, sono quattro i match che - per ordinanza delle Asl - non si potranno giocare a causa dell'assenza di una delle due squadre.

  • Bologna-Inter (inizialmente in programma giovedì alle 12:30)
L'Ausl di Bologna ha bloccato "ogni attività agonistica" del club rossoblù, in cui otto giocatori sono positivi al Covid-19. Il Bologna, quindi, non potrà scendere in campo. 
  • Atalanta-Torino (inizialmente in programma giovedì alle 16:30)
L'Asl Città di Torino, in seguito al focolaio Covid scoppiato all'interno del gruppo squadra del club granata, ha bloccato la squadra di Juric prima della partenza per Bergamo. Il Torino, quindi, non potrà presentarsi al Gewiss Stadium. 
  • Salernitana-Venezia (inizialmente in programma giovedì alle 18)
In questo caso, l'Asl di Salerno ha imposto la quarantena per tutti gli undici membri del gruppo squadra della Salernitana positivi al Covid-19, così come per tutti i casi contatto con i positivi: di fatto, quindi, l'intera rosa della Salernitana (compreso lo staff tecnico) sono in quarantena. 
  • Fiorentina-Udinese (inizialmente in programma giovedì alle 20:45)

Con sette giocatori (e due membri dello staff) positivi al Covid-19, l'Asl di Udine ha imposto la quarantena al gruppo squadra dell'Udinese, che giovedì non si presenterà all'Artemio Franchi.

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Consiglio di Lega straordinario: non sono previsti rinvii di partite. Cosa succederà giovedì? 

Per monitorare la situazione della Serie A a livello generale, il Consiglio di Lega si è riunito in via straordinaria nelle ultime ore: è stato confermato che la Lega Serie A non prevede il rinvio delle partite. Ciò significa - nel caso specifico delle partite in programma per la ventesima giornata - che Fiorentina, Venezia, Atalanta e Inter scenderanno in campo al momento e all'orario in cui era previsto il calcio d'inizio delle partite contro Udinese, Salernitana, Torino e Bologna. Le partite, a causa dell'assenza delle squadre avversarie, verranno date inizialmente vinte a tavolino per la squadra presente in campo. In sintesi, dopo la riunione straordinaria, il Consiglio di Lega Serie A si dice unito nel difendere il proseguio del campionato e a non rinviare le partite. A tal proposito, nelle prossime ore verrà stilato un protocollo che stabilirà l'obbligo di giocare con 13 giocatori disponibili (di cui 1 portiere), anche pescando dalla formazione Primavera. Infine, per andare contro i provvedimenti delle Asl che non tengono conto delle disposizioni sulle quarantene dello scorso 30 dicembre, il Consiglio di Lega provvederà a ricorrere al Tar. 

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Cosa dice il regolamento UEFA e qual è la posizione delle Asl

Secondo le regole dell'UEFA vigenti le partite si possono disputare a meno che una squadra abbia meno di tredici calciatori professionisti disponibili (di cui almeno un portiere). Importante, e anzi cruciale, però, resta la posizione delle Asl locali. Che, nel caso ritengano che all'interno di un gruppo squadra sia scoppiato un focolaio Covid, fermano tutte le squadre in questione, poiché - oltre ai positivi - ci sono i restanti componenti del gruppo che sono casi contatto e quindi potenzialmente veicolatori del virus. E' ciò che è successo nel caso di Salernitana, Udinese, Bologna e Torino. In sostanza, le Asl guardano la situazione, valutano gli scenari, norme e protocollo prima della decisione.

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