Serie A, i migliori giocatori del weekend: top 11 e pagelle di Stefano De Grandis
Questa settimana scelgo un 3-4-3 votato all'attacco. Confermatissimo Lazzari, sull'altra fascia invece ho scelto Perisic. La difesa è un muro, mentre nel tridente diamo sfogo a qualità e concretezza. Ormai sta diventando un'abitudine portarsi il pallone a casa: dopo Beto è toccato a Immobile
- Di fatto, è il pareggio salvezza tra Empoli e Spezia, che continuano il cammino, mentre dietro viaggiano a passo di gambero. Eppure il guardiano spezzino viene impegnato spesso, e dice no prima a La Mantia, e poi a Benassi a un soffio dalla fine. PROVVIDENZIALE
- Joao Pedro segna subito da fuori area, ma è l’unico tiro del Cagliari. Là dietro non ci sono altri spifferi. Matthjis blinda gli infissi e si presenta in avanti per sfruttare la prestanza fisica. Sulla parabola lenta di Cuadrado, il gol arriva in sospensione. PIVOT
- Con lui, la difesa ha un’altra solidità. Chiude e dirige. Anticipa oppure controlla. E poi dà ordini ai compagni, che diventano più affidabili. E quando Carles Perez trova il pari, partecipa all’arrembaggio, andando a firmare – di piede – il gol del sorpasso nel finale. LEADER
- Arricchisce la collezione di disinnescati, aggiungendo anche Leao e Giroud. Il primo gli gira al largo per non essere respinto stile auto-scontro; l’altro si avvinghia modello greco-romano, finendo sempre schiena a terra. Ai punti, c’è un solo vincitore. TORELLO
- Come lo struzzo, produce una nuvola di polvere dietro i suoi scatti, e superiorità numerica per la squadra. Ma stavolta non scaraventa i cross sull’out opposto. Sull’1-0 sterza e premia il rimorchio di Immobile. E’ il gol che indirizza la sfida. BEEP BEEP
- All’improvviso non è più un rospo. La vittoria sulla Juve ha rappresentato il bacio della principessa, e Niccolò si è svegliato di nuovo bello e guizzante. Nessuno lo ferma, e segna pure un gol di prepotenza. INTRAPRENDENTE
- Dopo un passato da trequarti in Francia, ora è lo Xavi del Sassuolo: 100 palloni da controllare, gestire, scambiare, nascondere e distribuire. Per oltre 90 minuti. Il possesso palla è sempre dei neroverdi. Diretto dal piccolo grande regista. DEPOSITO
- Ne fa tre. Un po’ perché il Genoa lo ispira. Un po’ per dimostrare che i gol li sa sempre fare e che il gioco della nazionale non lo abbia aiutato. Da lontano, in progressione e di rapina. Repertorio completo. FINALIZZATORE
- Nemmeno una squadra fisica come l’Atalanta ne frena la corsa. Regge l’urto con la forza delle gambe, e finalizza con la grande tecnica. Classe 2000, firma la prima doppietta in serie A, ma non lavora solo in attacco. UNIVERSALE