Ricorso Juve, come si svolgerà l'udienza davanti al Collegio di Garanzia presso il Coni
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Oggi, mercoledì 19 aprile, il Collegio di Garanzia dello Sport si pronuncerà sulla sentenza che ha portato alla penalizzazione di 15 punti per la Juventus. Com'è composto, che "poteri" ha e cosa può decidere: tra le due vie (accogliere il ricorso o rigettarlo), c'è anche una terza strada...
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- Settimana decisiva per la Juventus. Non solo per le sfide che la attendono sul campo (giovedì 20 il ritorno dei quarti di Europa League contro lo Sporting, domenica sera il Napoli, in casa), ma anche per il verdetto del Collegio di Garanzia dello Sport, a Roma, presso il Coni, chiamato a esprimersi sulla sentenza con cui la Corte d'Appello Federale ha penalizzato i bianconeri di 15 punti in classifica
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- Si tratta del terzo e ultimo grado della giustizia sportiva, che non ha potere di modificare le sentenze ma valuta solo l’eventuale presenza di vizi di forma. Non è chiamato dunque a giudicare il merito, ma la legittimità giuridica delle decisioni di grado precedente.
- Significa che non ci saranno mezze misure o riduzioni: o annulla la sentenza o la conferma. Dopo il Collegio di Garanzia, il percorso di giustizia sportiva è finito. La Juventus potrebbe rivolgersi solo alla giustizia ordinaria
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- La Presidente del Collegio di Garanzia dello Sport è Gabriella Palmieri Sandulli
- Ha fissato l’udienza per mercoledì 19 aprile 2023 alle ore 14.30, dinanzi alle Sezioni Unite, ovvero con i presidenti delle rispettive sezioni Vito Branca, Attilio Zimatore, Massimo Zaccheo e Dante D’Alessio.
- La sentenza potrebbe arrivare il giorno stesso o il giorno dopo. Il Collegio da regolamento ha 5 giorni di tempo per pubbliucare poi il dispositivo della sentenza stessa
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- Ricorso della Juventus respinto e sentenza del -15 confermata
- Ricorso della Juventus accolto e -15 annullato, se saranno riscontrati errori formali o procedurali nella formazione della sentenza nei gradi precedenti di giudizio
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- 3) Rinvio alla Corte d’Appello Federale per correggere eventuali vizi indicati dal Collegio di Garanzia e poi riesaminare il procedimento, giungendo a una nuova sentenza. La cosa potrebbe anche significare una riformulazione in termini diversi della condanna. In quest’ultimo caso i 15 punti verrebbero restituiti, in attesa del nuovo pronunciamento.
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- Dopo la sentenza della Corte d'appello federale della Figc sulle plusvalenze fittizie (con la penalizzazione di 15 punti in classifica), la Juventus ha presentato un ricorso in 99 pagine, centrato su nove punti.
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- La difesa bianconera sostiene in primis che la revocazione che ha portato al nuovo giudizio d'appello era inammissibile in quanto basata su elementi probatori - gli atti dell'inchiesta della Procura di Torino - che non avrebbero avuto i connotati di plusvalenze fittizie e rilevando poi che la Corte d'appello ha giudicato su tali elementi "per creare un fatto illecito nuovo a carico dei deferiti", "violando il principio del giusto processo e del diritto di difesa".
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- In sostanza, il ricorso sostiene che la corte ha formulato nuove accuse senza dare diritto di difesa; che il 'sistema fraudolento' non era legato ai fatti; che al club è stata attribuita la violazione della lealtà sportiva, quando invece il capo di imputazione era l'articolo 6; e che l' "alterazione del risultato sportivo" citata nella sentenza non può essere legata alle plusvalenze.
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- Archiviato (almeno a livello di giustizia sportiva) il primo filone dell'inchiesta Prisma, è in arrivo il secondo (manovra stipendi e plusvalenze bis) per cui la Procura Figc ha chiuso le indagini lo scorso 12 aprile. Le difese hanno 15 giorni per presentare memorie o chiedere di essere sentite