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Verona-Inter, Chivu: "Era più facile perdere che vincere. Lautaro? È un trascinatore"

INTER

Pesantissima vittoria all'ultimo respiro dei nerazzurri, 2-1 al Bentegodi analizzato da Cristian Chivu: "Faccio i complimenti al Verona per intensità e qualità, ci ha messo in difficoltà e queste partite è più facile perderle che vincerle. Abbiamo esultato, ma poteva andare peggio". Sul primo gol segnato: "Merito di Palombo e dello staff, io ero contrario. Se va male è 1-0 per loro...". E su Lautaro e il digiuno dal gol: "Una settimana segna segnare non è un dramma"

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Una vittoria sofferta ma dal valore incalcolabile, 2-1 all'ultimo respiro che conferma l'Inter ai piani altissimi della classifica. Arriva a Verona il secondo successo consecutivo dei nerazzurri dopo il 3-0 alla Fiorentina al termine di una partita completamente diversa: dopo le reti di Zielinski e Giovane nel primo tempo, i tre punti arrivano solo al 94' con la sfortunata autorete di Frese. Sicuramente il modo migliore per avvicinarsi alla Champions (mercoledì c'è il Kairat Almaty a San Siro), un match analizzato da Cristian Chivu a partire dall'esultanza all'ultimo respiro: "Ho rovinato la divisa con quella scivolata, qualcuno sarà un po' arrabbiato con me… Si vince così, il Verona è una squadra insidiosa e con un’identità precisa che in alcuni momenti ci ha messo in difficoltà. Queste partite è più facile perderle che vincerle. E se le vinci esulti, ma ricordiamoci che poteva andare anche peggio". Importante il lavoro di Palombo e dello staff nerazzurro in occasione del primo gol da palla inattiva: "Io ero contrario, se va male è 1-0 per loro… Ma con la qualità di Calhanoglu e Zielinski è giusto provare. È tutto merito di Angelo e dello staff che studia, si impegna e cerca di portare qualcosa di nuovo".

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"Lautaro? Non segna da una settimana..."

Chivu ha proseguito la sua analisi: "Dopo l’1-0 non abbiamo rallentato, abbiamo cercato di attirarli piuttosto che scoprirci. Non dovevamo essere noi a prenderci rischi, ma loro. Poi abbiamo fatto un paio di buone azioni, ma non siamo riusciti a chiuderla. E loro sulle seconde palle sono bravi e hanno trovato il pareggio. Faccio i complimenti al Verona per l’intensità e la qualità". In chiusura la risposta in merito al digiuno dal gol di Lautaro: "Non segna da una settimana, perché aveva fatto gol a Bruxelles. Non serve fare casi, perché è un esempio per la squadra per come trascina tutti. Quello che conta per me è che sia un trascinatore, una settimana senza fare gol non è un dramma".

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"Felice di tutti, anche di Luis Henrique"

Chivu ha parlato successivamente anche in conferenza stampa: "Tutte le squadre che hanno affrontato finora il Verona hanno sofferto. Meglio loro a inizio ripresa, erano coraggiosi e vincevano le seconde palle. Ci hanno sorpreso col loro atteggiamento, l’abbiamo rimessa in piedi coi cambi. Per una volta siamo stati anche fortunati". Su Luis Henrique: "Per me ha giocato come tutta la squadra dando il massimo come i compagni. Non potevo pretendere di più, ha fatto quello che doveva fare e ha difeso contro un avversario che ha una certa esperienza in Serie A. Sono felici di tutti, anche di quelli che a volte si citano solo per fare i titoli e puntare il dito verso qualcosa che non esiste. È un mio dovere farli crescere e metterli in campo". Sul momento della squadra: "Siamo alla quinta partita in 10 giorni, noi abbiamo sempre obbligo di portare la migliore versione di quel giorno specifico. Non si vince sempre con la bellezza, ma anche con bagarre". E infine su Thuram: "È pronto, è un po’ indietro di condizione e lo abbiamo lasciato a lavorare perché oggi non lo avrei messo mai. Voglio giocatori integri. Quando li metti dopo tre allenamenti rischiano di rifarsi male, piuttosto prendo un giovane èerché è giusto pescare anche da lì".

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