Inter-Lazio, Chivu: "Non guardo la classifica. Il derby? Ci penseremo più avanti"
interL'allenatore dell'Inter analizza il successo sulla Lazio: "Non guardo la classifica, è ancora presto, guardo piuttosto il percorso, siamo lì per dire la nostra". Sulla gara: "L'abbiamo sbloccata e abbiamo cercato di gestire mantenendo l'aggressività, avevamo voglia di essere dominanti". Sulle gerarchie: "Non ce ne sono, voglio che tutti si sentano importanti". Alla ripresa del campionato ci sarà il derby con il Milan
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C'è soddisfazione nelle parole di Cristian Chivu che commenta la vittoria sulla Lazio, una risposta concreta alla non particolarmente brillante gara di Champions contro il Kairat: "Per me i passi falsi sono stati pochi dice - Sono contento del percorso e non guardo la classifica per esperienza. Mi godo quello che i ragazzi cercano di fare, lavorando sodo. Possiamo ancora dire la nostra". E non era scontato battere questa Lazio: "Noi dobbiamo dare merito all'avversario, la Lazio è una grande squadra allenata bene, ma c'era la voglia di essere dominanti. Ci godiamo la sosta e facciamo l'in bocca al lupo per chi gioca in Nazionale. Speriamo che anche l'Italia possa dire la sua per dare continuità".
"Abbiamo sempre cercato di mantenere l'aggressività"
Un'Inter che continua a essere particolarmente aggressiva, anche in termini di determinazione nei contrasti: "Una cosa sulla quale si lavora dall'inizio di questa stagione. Serve sempre lo switch mentale dalla fase di possesso al non possesso - spiega - Era una questione mentale più che di organizzazione. Oggi abbiamo cercato di aggiungere qualcosa in più. L'abbiamo sbloccata e abbiamo gestito i momenti mantenendo sempre l'aggressività cercando di rubare palla. Magari anche stando un po' più bassi".
"Non ci sono gerarchie, voglio che tutti si sentano importanti"
La posizione di Calhanoglu è stata leggermente diversa da quella delle ultime gare, un po' più indietro: "Per quanto riguarda la fase offensiva ci sono diversi modi per uscire dalla pressione. Oggi serviva un play basso e uno alto. Sapevamo però come far saltare la pressione andando sul quinto. Sul giro palla veloce potevamo metterli in difficoltà. Forse potevamo avere più pazienza. La partita è stata matura, c'è stata voglia di essere dominanti. Ci godiamo la vittoria". Ed è cambiato anche il difensore centrale, con un'alternanza nelle ultime gare: "Io voglio coinvolgere tutti e non ci sono gerarchie. Tutti devono sentirsi titolari e se io non li accontento facendo vedere che sono bravi è inutile poi andare a dirgli poi a un certo punto chiedendogli di fare bene. Il gruppo capisce questo e apprezza anche perché cerco di essere onesto. Tengo presente il lato umano siccome si allenano bene. Mi interessa che tutti siano coinvolti. Sono fortunato".
"Lautaro? E' un leader ed è un piacere allenarlo"
A Dazn una citazione per Lautaro: "E' la conseguenza del lavoro duro che sta facendo e di quello che mette a diposizione del gruppo. I gol arrivano sempre, quando sei sereno e consapevole di essere un leader - dice - Deve essere sereno e consapevole di quanto cuore mette a disposizione della squadra. Trascina questo gruppo con l'esempio e col lavoro, mi fa piacere allenarlo".
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"Derby? Per ora mi godo la famiglia"
Alla ripresa del campionato, dopo la sosta per le Nazionali, l'Inter è attesa dal derby contro il Milan in programma domenica 23 novembre. Chivu per il momento non sembra volerci pensare: "Stasera mi godo la famiglia, torno a casa e poi guardo un po' di NFL. Mi godo qualche giorno di riposo, avremo un weekend libero e devo decidere cosa fare con mia moglie e le mie figlie. Poi aspetterò il ritorno dei nazionali e infine avremo due giorni per preparare con tutti il derby".
