Maurizio Sarri si dimette dalla Lazio: dal 2° posto in campionato ai derby contro Mourinho
Dopo quasi tre stagioni in panchina, Maurizio Sarri ha rassegnato le sue dimissioni dalla Lazio. L'anno sabbatico e l'arrivo nel 2021 al posto di Inzaghi, un mese prima la Roma annunciava Mourinho con il quale regalerà tanti siparietti. I derby e il 2° posto in campionato col record di clean sheet, ma anche le prese di posizione e il tema del mercato dibattuto più volte con la società. Ecco tutte le sue tappe
- Un mese prima la Roma aveva annunciato José Mourinho come nuovo allenatore, il 9 giugno 2021 è Maurizio Sarri a ereditare la panchina della Lazio. Lo fa dopo un anno sabbatico (aveva vinto lo scudetto con la Juve) e prende il posto di Simone Inzaghi, andato all'Inter dopo 5 stagioni in biancoceleste. "Io questo dualismo con Mourinho non riesco a vederlo - dice durante la presentazione -. In questo momento avevo bisogno di un incarico di questo tipo per fare il lavoro che piace a me"
- Una squadra rinnovata sul mercato soprattutto in attacco (Zaccagni, Pedro e Felipe Anderson) e che evita di perdere Luis Alberto, giocatore che resterà centrale con Sarri. Buone le prime due partite in campionato (3-1 all’Empoli e 6-1 allo Spezia), meno il 2-0 incassato dal Milan dove l’allenatore biancoceleste viene espulso e squalificato due turni per la lite con Saelemaekers
- Meritano un capitolo a parte nell’esperienza romana di Sarri: ricordate la sua prima sfida della Capitale? Vinse 3-2 il 26 settembre 2021, mentre al ritorno a festeggiare fu Mourinho (altro protagonista da approfondire) con un secco 3-0. Maurizio dirà: "Mi sono vergognato". Quella Lazio era iscritta all’Europa League, girone concluso alle spalle del Galatasaray e spareggio perso contro il Porto. E in campionato?
- Un percorso che richiede tempo per vedere una nuova Lazio, spiegherà più volte lo stesso Maurizio per infondere il suo 4-3-3. La sua squadra si toglie grandi soddisfazioni (il 3-1 all’Inter) ma registra anche dure sconfitte (1-4 col Verona e 0-4 col Napoli). A fine andata i biancocelesti chiudono all’8° posto, piazzamento migliorato al termine della stagione con la quinta posizione che vale l'Europa League. La Coppa Italia termina invece ai quarti contro il Milan. E Sarri rinnova fino al 2025
- La seconda stagione laziale di Sarri vede partenze eccellenti (Leiva e Strakosha, Luiz Felipe e il contestato Acerbi dai tifosi) e nuovi volti in tutti i reparti: Provedel, Casale e Gila oltre ai parametri zero Vecino e Romagnoli. L’esordio contro il Bologna segna il flop di Maximiano (espulso dopo 6 minuti) e l’inizio dell’ascesa di Provedel, protagonista con 6 clean sheet consecutivi tra la 6^ e l’11^ giornata. Sarà uno dei punti di forza della Lazio 2022/23, che chiude al 4° posto prima della sosta per i Mondiali
- Derby giocati: 6
- Vittorie: 4
- Pareggi: 1
- Sconfitte: 1
- Gol segnati: 6
- Gol subiti: 5
- Si erano già incrociati nel 2018 in Chelsea-Manchester United 2-2 in Premier, quando l’assistente di Sarri (Marco Ianni) esultò davanti alla panchina dei Red Devils provocando la reazione di Mourinho. Fu proprio Maurizio a calmare il collega, reunion tra i due nei derby della Capitale. Così José nell’estate 2022: "Abbiamo speso solo 7 milioni, la Lazio 39". E Sarri: "Noi abbiamo investito. La Roma? Sarebbe una grande delusione dovesse arrivare seconda”. E proprio il 2° posto sarà significativo…
- Altre punzecchiate a vicenda: "Quando abbiamo vinto la Conference, il livello era più alto", disse Mou mentre la Lazio doveva affrontare l’AZ Alkmaar. Così Sarri: "José ha le sue idee, le rispetto ma non le condivido. È un animale da spettacolo, a tirarti dentro in certe storie è il numero uno". Botta e risposta sempre nei limiti anche nell’ultima stagione tra risate e abbracci: "Ci siamo detti che ci vogliamo bene", confidò Mou dopo il derby a novembre. E Sarri: "Lui mi piace, tranne quando fa il personaggio…"
- Chiuso al 3° posto un girone equilibratissimo in Europa League (quattro squadre a 8 punti), la Lazio 'retrocede' in Conference League: avanti col Cluj, eliminata dall’AZ Alkmaar ("Non siamo pronti per queste competizioni", dirà Maurizio. Ma è in Serie A che la squadra di Sarri scala marcia: terzi al giro di boa dopo lo strepitoso 4-0 al Milan, i biancocelesti accelerano nel girone di ritorno battendo rivali dirette come Napoli, Roma (due su due in stagione) e Juventus
- Non accadeva da 24 anni, seconda posizione al traguardo con 74 punti alle spalle del Napoli campione d’Italia. E pensare che a gennaio Sarri ne parlava come "un miracolo". Da otto anni i biancocelesti non chiudevano tra le prime tre e, per la terza volta nell’era Lotito, la Lazio si qualifica in Champions League. Non è tutto: i 21 clean sheet in campionato rappresentano un record assoluto per il club e permettono a Provedel di agganciare il primato di Buffon e De Sanctis. Ma Sarri dice: "Non siamo ancora una grande squadra"
- A proposito di frasi, Sarri non si è mai risparmiato nelle sue dichiarazioni: "I giocatori si allenano più con le nazionali che con noi. Il calcio attuale probabilmente non mi appartiene più", ammetteva a ottobre 2021. Particolarmente piccato anche sul format della Coppa Italia ("Dispiace che la competizione sia una delle più antisportive del mondo") agli arbitri ("Vengono prevenuti e ce lo dicono”, dopo il Bologna a novembre 2022) fino al Mondiale in Qatar: "Non lo vedrò per il calendario che ha causato"
- Un dibattito aperto con la società da inizio 2022: "Mi aspetto qualche rinforzo? So che siamo un po' bloccati dall'indice di liquidità, che però non ho ancora capito cosa sia. Se fosse per me farei spendere al club un miliardo. L'importante è che la società sia disposta mentalmente ad accompagnarci nella crescita”. Ci è tornato negli ultimi mesi: "Non ho fatto io il mercato, ognuno si prenda le sue responsabilità”. E ancora: "Sul mercato ho chiesto A e mi hanno fatto scegliere tra B e C. Hanno fatto tutto loro"
- Proprio il mercato registra la pesante partenza di Milinkovic-Savic ma anche nuovi acquisti come Guendouzi e Rovella, Isaksen e Castellanos. Male la partenza in campionato (doppio stop con le neopromosse Lecce e Genoa), riscossa contro il Napoli campione d’Italia e il clamoroso ritorno in Champions: sotto con l’Atletico Madrid, la Lazio pareggia al 95’ grazie al proprio portiere Ivan Provedel
- Lo spiega lo stesso Sarri lo scorso 6 novembre alla vigilia del Feyenoord: "Sto bene qui, un inizio altalenante non mi fa cambiare idea". Proprio in Champions riuscirà a raggiungere gli ottavi di finale per la terza volta nella sua storia, mentre in campionato risale al 6° posto al termine del girone d’andata. Meno fortuna nella Final Four di Supercoppa, dove la Lazio esce subito di scena contro l’Inter che vince 3-0
- Detto del tema mercato, Sarri parla così dopo la sconfitta con la Salernitana. "Fossi Lotito, interverrei pesantemente. E se valuterò che è solo colpa mia, sarei il primo ad andare via". Farà dietrofront pochi giorni dopo: "Sono qui per starci un lungo periodo, i momenti di difficoltà possono capitare e vanno affrontati. Ora mi aspetto una risposta in campionato"
- All'andata degli ottavi di Champions, 1-0 ai tedeschi grazie al rigore di Immobile. In quel momento la Lazio occupava il 6° posto con 40 punti a -2 dalla zona Champions. Sarà un punto di non ritorno tra prestazioni e risultati deludenti nel mese seguente
- Cinque sconfitte su sei partite (compreso il ritorno in Baviera) ad eccezione del recupero vinto a Torino. Lazio ancora in corsa in Coppa Italia, ma fuori dall'Europa e al 9° posto in Serie A con 11 punti di ritardo dalla rivelazione Bologna. L’ultimo stop contro l’Udinese apre alla contestazione dei tifosi, stavolta indirizzata per la prima volta anche nei confronti dello stesso Sarri
- Proprio all’indomani della sconfitta con l'Udinese, con la squadra destinata in ritiro a Formello, l'allenatore della Lazio anticipa il confronto con la squadra e il ds Fabiani rassegnando le proprie dimissioni. Rinviato l’allenamento previsto alle 15, altra decisione in una giornata segnata dall’ennesima forte presa di posizione di Maurizio Sarri
- Partite: 137
- Vittorie: 65
- Pareggi: 30
- Sconfitte: 42
- Gol segnati: 204
- Gol subiti: 159
- Punti: 225
- Media punti a partita: 1,64