
Ribery sarà il diciassettesimo francese del prossimo campionato, e si aggiunge agli oltre cento connazionali che lo hanno preceduto in Serie A. La Juve il club con la tradizione più ricca. Gol, scudetti, record e Palloni d'Oro: quando il calcio italiano diventa un rendez-vous tricolore
RIBERY SI PRESENTA: LA CONFERENZA LIVE
FOTO. RIBERY E GLI ALTRI FRANCESI D'ITALIA

Et voilà, Franck Ribery è della Fiorentina! Colpaccio dei viola che rinnovano una lunga tradizione, di cui Thuram, Desailly, Blanc e Zidane sono solo alcuni esempi.

Dopo l'addio al Bayern Monaco, con cui ha messo in bacheca ventiquattro titoli tra cui nove campionati e una Champions, Ribery ha scelto la Fiorentina come prossima tappa della sua carriera. Prima di lui (e con lui) tanti altri connazionali.

CONTEMPORANEI - Anche Adrien Rabiot è fresco di mercato estivo. L'ex Psg è diventato il francese numero 25 della storia dei bianconeri: in assoluto il club di A con la tradizione più ricca.
GLI ALTRI FRANCESI DELLA STORIA DELLA JUVE
A Torino ha raggiunto Matuidi, che di scudetti con la Juve ne ha già vinti due.

Tra gli altri osservati speciali del prossimo campionato c'è anche Jordan Veretout. Altro francese del centrocampo che si è già messo in mostra a Firenze, e punta alla consacrazione a Roma.

Curiosità per Theo Hernandez. Il nuovo terzino del Milan ha lontane origini spagnole, ma è francese al cento per cento, di Marsiglia. Uno stop fisico lo ha tagliato fuori dall'estate rossonera, ma è già al lavoro per rientrare e macinare chilometri sulla fascia sinistra.

Malcuit, al Napoli, è un altro degli attuali francesi della A. Con lui anche Meité (Torino), Karamoh (Parma), Gonalons (Roma), Ayé (Brescia), Agoume (Inter), Eysseric (Fiorentina), Leris (Sampdoria), Laurini (Parma), De Maio (Udinese), Machach (Napoli) e Thereau (Fiorentina).

BOMBER - Non può che esserci Trezegol al primo posto dei cannonieri francesi di tutti i tempi in Serie A. 123 sigilli, lo straniero più prolifico della storia della Juve.

Subito dopo Le Roi, Michel Platini. La nonchalance nel compiere autentiche magie col pallone, rese "facili" da un immenso talento. Per lui 68 i gol in A.

Un po' a sorpresa, va a podio Cyril Thereau: 66 i suoi centri in totale (35 con l'Udinese, 26 col Chievo e 5 con la Fiorentina).

BALLON D'OR - Oltre alla tripletta di Platini, ci sono altri due francesi Palloni d'Oro passati per l'Italia. Zidane lo vinse proprio mentre indossava la maglietta bianconera, e dopo il trionfo nel Mondiale casalingo del 1998.

L'altro risponde al nome è Jean-Pierre Papin. Pallone d'Oro 1991 e poi, nel 1992, preso dal Milan. In Italia due scudetti e una Coppa dei Campioni.

N.B. - Anche lo stesso Ribery salì sul podio del prestigiosissimo trofeo assegnato dai connazionali di France Football, nel 2013, dietro solo a Ronaldo e Messi. Come a dire: il primo dei comuni mortali.

RECORDMAN - In testa alla classifica delle presenze in Serie A il primatista è invece Sebastian Frey: 446 le partite totali. 175 con la Fiorentina, 132 col Parma, 74 col Genoa, 35 con l'Inter e 30 a Verona con l'Hellas.

Secondo gradino del podio per Lillian Thuram, altra leggenda del calcio francese e italiano. 307 i suoi gettoni, più col Parma che con la Juve (163 a 144).

Altra sorpresa anche su questo podio: terzo assoluto è Philippe Mexes: 183 partite con la Roma e 86 nel Milan. Totale 269.

TURISTI - È sempre di Sebastian Frey un altro record alla francese del nostro calcio, quello del maggior numero di maglie vestite, cinque. Condiviso con De Maio (Udinese, Genoa, Bologna, Fiorentina e Brescia), Ousmane Dabo (Lazio, Atalanta, Vicenza, Parma e Inter) e Modibo Diakité (Lazio, Frosinone, Fiorentina, Cagliari e Sampdoria).

I PIÙ CARI - Senza troppi dubbi, il primo posto assoluto spetta a Paul Pogba, anche se in uscita dal calcio italiano. 105 i milioni spesi per lui dallo United, cifra che polverizzò anche i 77,5 pagati dal Real nel 2001 per Zidane (sempre alla Juve).

Anche in entrata è bianconero il colpo record: Thuram preso dal Parma per 41,5 milioni. Il secondo? Steven Nzonzi. Quasi 30 milioni, una stagione flop e ora il prestito (con diritto di riscatto) al Galatasaray.

CHAMPIONS DU MONDE - Oltre allo juventino Matuidi nel 2018, tanti altri nomi legati alla Serie A sono saliti in cima al pianeta calcio nel lontano 1998.

Tra questi Vincent Candela, anche campione d'Italia con la Roma nel 2001.

Stesso discorso per Youri Djorkaeff, all'Inter tra 1996 e 1999, maglia con cui vinse una Coppa Uefa.

Marcel Desailly sarebbe invece passato al Chelsea dal Milan proprio quell'anno, dopo aver vinto in rossonero una Champions e due scudetti.

L'estate del tricolore francese campione del mondo fu anche quella del passaggio di Alain Boghossian dalla Samp al Parma.

Impossibile dimenticare chi, quella coppa, la alzò al cielo prima di tutti da capitano (prima di rivincerla da allenatore). Per Didier Deschamps 124 le presenze in A con la Juve.

Oltre ai già citati Zidane e Thuram, anche Laurent Blanc faceva parte di quel gruppo. Iconica la sua scaramanzia del baciare la pelata di Barthez (qui quasi emulata con Di Biagio). Sarà nerazzurro tra 1999 e 2001.

Percorso inverso per Karembeu, che lasciò l'Italia (e la Samp) un anno prima di vincere il Mondiale.

Patrick Vieira, al tempo all'Arsenal, arriverà invece in Italia molto più avanti, nel 2005 alla Juve. Poi vincerà anche con la maglia dell'Inter.

ENFANT PRODIGE - Dopo tanti campioni, un grande rimpianto. A conferma che la tradizione francese in Italia è una storia di qualità e fuoriclasse, anche non sbocciati. In bianconero pochi guizzi e pochi gol per Titì Henry, che in futuro diventerà un campione assoluto all'ombra del Big Ben di Londra.