
Atalanta, cessioni record di calciomercato: 257 milioni in 3 anni con Gasperini
Non solo Kulusevski tra le operazioni in uscita dei bergamaschi: definita la cessione al Bologna di Barrow, altro talento del vivaio che garantisce una plusvalenza importante. Dall'avvento di Gasperini nel 2016, la Dea ha incassato un vero tesoro attraverso i suoi gioielli valorizzati dall'allenatore (Dati Transfermarkt)

C'è chi li scopre e chi… li valorizza. Non è un mistero il talento dell'Atalanta nel lavoro con i più giovani, talenti che da tradizione rappresentano un patrimonio per la società bergamasca. E se la squadra vola in campionato e in Europa a suon di gol e record, le partenze dei big garantiscono un tesoro impressionante. Utilizzando i dati di Transfermarkt, infatti, è possibile ricostruire le entrate dei nerazzurri attraverso le cessioni più importanti dall'avvento di Gasperini: 13 partenze e ben 257,4 milioni di euro incassati dal gennaio 2017, tre anni che hanno riempito le casse della Dea esaltante non solo in campo
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2020: MUSA BARROW (19 milioni di euro). Come riporta la squadra mercato di Sky Sport, definita nelle ultime ore la partenza verso Bologna del 21enne gambiano: operazione in prestito con obbligo di riscatto che scatterà a febbraio 2021 sulla base di 13 milioni di euro più 6 di bonus. Per il giovanissimo Barrow sono 52 le presenze in nerazzurro con 8 gol prima dell’addio, ma non è tutto: resta forte l’interesse degli emiliani per Roger Ibañez, difensore brasiliano classe 1998, trattativa che si può fare
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2020: DEJAN KULUSEVSKI (35 milioni di euro). In ballo anche ulteriori 9 milioni di bonus per il 19enne svedese, rivelazione della Serie A in prestito al Parma. È ufficiale la cessione alla Juventus, società che manterrà Kulusevski in Emilia fino al termine della stagione prima di accoglierlo a Torino. Scovato dall’Atalanta nel 2016, il jolly mancino aveva accumulato solo 3 presenze e 102 minuti con Gasperini
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2019: ANDREAS CORNELIUS (7,5 milioni di euro). Non solo Kulusevski sull’asse Atalanta-Parma: attualmente in prestito biennale in gialloblù, il centravanti danese verrà riscattato obbligatoriamente nel 2021. Affare già fatto quindi per i bergamaschi che, dopo aver schierato Cornelius in 35 occasioni (7 gol ma anche un rigore sbagliato col Copenaghen che costò l’accesso all’Europa League), si regalano un’altra plusvalenza
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2019: GIANLUCA MANCINI (15 milioni di euro). La scorsa estate venne invece registrata l’operazione con la Roma: due milioni di prestito e 13 di riscatto obbligatorio (oltre a 8 milioni di bonus al verificarsi di determinati obiettivi) per l’attuale difensore giallorosso, pagato 300mila euro dalla Dea al Perugia nel gennaio 2017. Per lui 7 gol in 48 presenze alla corte di Gasperini, tanto da guadagnarsi le porte della Nazionale e l’avventura nella Capitale

2018: BRYAN CRISTANTE (26 milioni di euro). Mancini che in giallorosso ha ritrovato l’ex compagno all’Atalanta: prestato per 5 milioni nell’estate 2018, primo step dell’operazione conclusa con il versamento di ulteriori 21 milioni da parte della Roma. E nell’accordo trovano spazio altri 4 milioni di bonus. Mica male per i nerazzurri che avevano speso 5 milioni per riscattarlo dal Benfica, lui che a Bergamo ha accumulato 15 reti in 59 gare disputate
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2018: ANDREA PETAGNA (15 milioni di euro). Non solo destinazioni tra le big, vedi il trasferimento dell’ex centravanti nerazzurro alla Spal: tre milioni di prestito e 12 di riscatto versati dagli emiliani, affare oneroso per lui che ha già segnato alla Dea quando l’ha incrociata successivamente. Costato solo un milione di euro dal Milan nell’estate 2016, Petagna ha segnato 11 gol in 75 partite con Gasperini

2018: ALBERTO PALOSCHI (6 milioni di euro). A Ferrara non manca la compagnia a Petagna, un ex nerazzurro come il collega di reparto: quell’estate anche Paloschi si trasferì definitivamente alla Spal, lui che era già in prestito per 2 milioni di euro con diritto di riscatto. In questo caso non possiamo parlare di plusvalenza per la Dea: al netto delle 14 presenze senza reti, l’ex Milan era costato 6,7 milioni di euro dallo Swansea nell’estate 2016

2018: JASMIN KURTIC (5,3 milioni di euro). Al centro dei rumors di mercato, l’inverno precedente un altro fedelissimo di Gasperini si era trasferito alla Spal: parliamo del 30enne sloveno, trequartista "mascherato" nella prima Atalanta di Gasp accumulando 10 gol in 92 incontri ufficiali. Ci scommetteranno gli emiliani di Semplici accogliendolo a titolo definitivo, lui che ha ripagato sul campo le strategie della società

2017: ALESSANDRO BASTONI (31,1 milioni di euro). Al termine della sessione estiva ecco l’affare con l’Inter dalle valutazioni importanti: questioni di Fair Play Finanziario, d’altronde il suo costo lievitò dai 20 milioni previsti (10+10 di bonus) complice l’acquisto della Dea della coppia Bettella-Carraro (12 milioni nel giugno 2018) a pareggiarne l’investimento. Difensore ventenne di strettissima attualità, Bastoni piace tanto a Conte ed è protagonista di una crescita esponenziale. E pensare che con Gasp raccolse 9 presenze e 420 minuti

2017: ANDREA CONTI (24 milioni di euro). A luglio salutò anche il terzino nerazzurro, rivelazione con Gasperini grazie a 10 gol segnati in 50 presenze totali. Ci scommette il Milan, peccato che da allora abbia raccolto solo 30 gare disputate nel nome della sfortuna e del ginocchio sinistro. Si sta ritrovando in campo, ma non è ancora il giocatore che entusiasmò in Serie A

2017: FRANCK KESSIÉ (32 milioni di euro). Conti che divide lo spogliatoio con il 23enne ivoriano, centrocampista che era già partito destinazione Milan: inizialmente in prestito per 8 milioni, affare ultimato con altri 24 milioni versati dai rossoneri alla società di Percassi. Una cessione importante quella di Kessié, seconda solo a Kulusevski tra le partenze d’oro dell’Atalanta nell’era Gasperini

2017: ROBERTO GAGLIARDINI (22,5 milioni di euro). Cifra che somma il prestito invernale (due milioni) e l’importo versato l’estate seguente (20,5 milioni) dall’Inter, attuale squadra del centrocampista bergamasco. Classe 1994, Gagliardini aveva disputato solo 14 presenze tra campionato e Coppa con Gasperini: quanto basta per spingere la sua pretendente ad investire una somma importante

2017: MATTIA CALDARA (19 milioni di euro). Definita a gennaio 2017 la cessione alla Juventus di un altro bergamasco doc, difensore emerso grazie a Gasp con 66 presenze e ben 10 gol segnati. Pagato 15 milioni dai bianconeri e successivamente inserito dalla Juve nella trattativa col Milan per Bonucci: valutato 40 milioni di euro, quattro sono stati destinati proprio all’Atalanta come premio di valorizzazione. Sfortunato come Conti in rossonero, il nome di Caldara è stato recentemente accostato proprio alla Dea