
Roma e Inter non hanno trovato l'accordo e per ora lo scambio tra Spinazzola e Politano non si fa. In passato ci sono stati tanti affari sfumato all'ultimo minuto. Ricordate i principali?

RABAH MADJER. Partiamo da lontano, precisamente dall'estate del 1988. L'Inter batte la concorrenza e si aggiudica il Pallone d'Oro africano dal Porto. Il giocatore viene anche presentato alla stampa, ma le visite mediche frenano l'affare: la rottura del muscolo del bicipite femorale, subita in un contrasto di gioco, ha lasciato un avallamento sotto sforzo di circa tre centimetri nella gamba. Le condizioni fisiche non convincono i nerazzurri che decidono di rispedire l'algerino al club portoghese
Scambio Politano-Spinazzola: le news
GIUSEPPE SIGNORI. Serve una sollevazione popolare, invece, per far saltare la cessione dell'attaccante. La Lazio, proprietaria del cartellino, trova l'accordo nell'estate del 1995 con il Parma, ma 4 mila tifosi biancocelesti scendono in piazza per protestare. Dopo un lungo summit, la società annuncia che il giocatore non è più sul mercato
Calciomercato, le trattative LIVE
SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC. Restando nel mondo Lazio, non si può dimenticare il caso del serbo nell'estate del 2015. Il centrocampista vola verso l'Italia per finalizzare l'accordo con la Fiorentina, ma al momento della firma ha un ripensamento: il giocatore scoppia in lacrime nella sede viola e decide di rifiutare la proposta per accettare quella biancoceleste. Il primo gol in Serie A, curiosamente, arriva proprio al Franchi

MALCOM. Dall'altra parte della capitale, invece, va ricordato il clamoroso dietrofront del brasiliano. Roma e Bordeaux trovano un accordo sulla base di circa 40 milioni, con tanto di annuncio su Twitter. Il giocatore è pronto a raggiungere l'Italia, ma all'ultimo minuto arriva l'offerta del Barcellona: l'esterno decide così di cambiare rotta e volare verso la città catalana, con i giallorossi che restano beffati

KOSTAS MANOLAS. Malcom si trasferirà l'anno dopo allo Zenit, squadra sfiorata anche dal centrale greco. Il difensore è pronto a trasferirsi in Russia in una doppia operazione con Paredes: le visite mediche sono già in programma, ma all'ultimo il difensore decide di far saltare tutto e restare alla Roma

GERVINHO. Tra i giallorossi si segnala anche la non-cessione dell'ivoriano nel giugno del 2015. La Roma trova l'accordo per venderlo all'Al-Jazira, ma le esose richieste dell'attaccante - una casa di lusso sulla spiaggia, un autista privato e un jet - fanno saltare tutto. Il classe '87 smentirà quelle richieste, ma l'affare non si concretizzerà più

LUIZ ADRIANO. Questione di soldi anche nella trattativa che salta tra l'attaccante e lo Jiangsu Suning. Il giocatore vola in Cina e si esibisce già con la nuova sciarpa, ma il trasferimento non va in porto. "Volevano darmi meno di quanto pattuito" spiegherà il centravanti del Milan, poi ceduto allo Spartak Mosca

AXEL WITSEL. Intreccio Italia-Cina anche nell'episodio che riguarda il centrocampista. Nel gennaio del 2017 la Juve trova un accordo sia col giocatore che con lo Zenit, con il belga pronto a firmare il suo nuovo accordo. All'ultimo, però, arriva la ricca offerta del Tianjin Tianhai. Witsel strizza l'occhio al suo portafoglio e decide di rifiutare la proposta bianconera

DIMITAR BERBATOV. Ancora più incredibile l'intreccio di mercato che si concretizza nell'estate del 2012. Il giocatore trova un accordo con la Fiorentina e prende un aereo da Manchester, con scalo a Monaco di Baviera. A Firenze lo attendono trepidante, ma il bulgaro non si presenta. Nel frattempo, infatti, si è inserita la Juve e lo ha convinto a vestire la maglia bianconera. Nel suo futuro, però, non c'è neanche Torino. Con una mossa a sorpresa, Berbatov decide di restare in inghilterra e firma con il Fulham

HAMED JUNIOR TRAORÉ. La Fiorentina resta beffata anche nelle ultime finestre di calciomercato. Lo scorso gennaio, infatti, i viola acquistano dall'Empoli il centrocampista ma aspettano a ufficializzarlo per approfondire alcuni problemi cardiaci. I contratti vengono depositati solo dopo il 31 gennaio, troppo tardi. Il giovane classe 2000 resta così di proprietà del club di Corsi che, in estate, lo cede in prestito biennale al Sassuolo

PATRIK SCHICK. I problemi cardiaci fanno saltare anche il passaggio dell'attaccante alla Juve. I bianconeri lo comprano dalla Samp per circa 30 milioni, ma le visite mediche convincono i campioni d'Italia a non rischiare l'affare. Il ceco fa ritorno così in blucerchiato, prima di essere rivenduto alla Roma per una cifra superiore

MATTIA PERIN. Alcune complicazioni fisiche bloccano un'altra operazione della Juve, questa volta in uscita, nella scorsa estate. La società e il portiere trovano l'accordo con il Benfica, ma le visite mediche segnalano che qualcosa non va: il giocatore non è pronto per rientrare subito e il club portoghese decide di far saltare la trattativa

ALY CISSOKHO. Ancora più curioso il caso che riguarda il terzino classe '87. Nell'estate del 2009 il Milan lo acquista dal Porto per circa 15 milioni, ma qualche giorno dopo l'operazione viene annullata. Il motivo? Problemi odontoiatrici riscontrati durante le visite mediche, tesi tuttavia smentita poi dal giocatore

DAVIDE SANTON. Il terzino è uno 'specialista' degli affari saltati last minute. Nell'estate del 2016, infatti, l'Inter trova un accordo per la sua cessione al Sunderland, ma le visite mediche interrompono la trattativa. I nerazzurri trattano, dunque, col Napoli: l'esito, però, è lo stesso. Le visite convincono il club di De Laurentiis a frenare la trattativa e il giocatore resta con la stessa maglia

SIMONE VERDI. "Vengo, anzi no. Forse un'altra volta". Alla fine l'attaccante al Napoli ci arriva, ma il suo è un lungo percorso. Comincia nel gennaio del 2018, quando gli azzurri formulano un'offerta che il Bologna ritiene soddisfacente per farlo partire. Il giocatore, però, non si sente ancora pronto al grande salto e decide di restare in Emilia. L'affare, tuttavia, è solo rimandato: Verdi si trasferisce al Napoli qualche mese dopo

ROBERTO SORIANO. Trasferimento rimandato e mai più avvenuto è, invece, quello che riguarda il centrocampista. Dopo due mesi di trattative, Samp e Napoli si accordano per il passaggio del giocatore in azzurro all'ultimo giorno di calciomercato. Un inserimento del Milan last minute lo fa tentennare, poi però i rossoneri si ritirano e in piedi resta solo il club di De Laurentiis. Dopo altre ore di discussione, tutte le parti in causa sono d'accordo e si passa alla stesura dei documenti. A due ore dal gong si rinviene, però, un errore nei contratti. Serve un'altra stesura, ma il tempo è agli sgoccioli. E infatti si arriva alle 23.04, 4 minuti oltre la chiusura ufficiale. Alla fine Soriano resta alla Samp

PAJTIM KASAMI. Clamoroso, a dir poco, anche il mancato passaggio del macedone al Pescara. È il gennaio del 2013 e il club abruzzese si accorda con il Fulham per l'acquisto del giocatore allora 20enne. Il trasferimento, però, alla fine non va in porto. Il motivo? All'Ata Hotel, dove è in corso l'ultimo giorno di calciomercato, salta la connessione Internet e i documenti non vengono inviati in tempo. Un guasto tecnico che manda su tutte le furie Raiola, agente del centrocampista

KAKÀ. A far saltare le trattative ci sono anche le questioni di cuore. Lo sa bene il brasiliano, a un passo dal Manchester City nel gennaio 2009. Il presidente Berlusconi si prepara ad incassare un assegno a tre cifre dal club inglese, appena acquistato dagli sceicchi. I tifosi rossoneri, però, non ci stanno e, forti anche della volontà del giocatore, contribuiscono a mandare l'affare all'aria

ALEXANDRE PATO. Caso simile quello che si ripresenta tre anni dopo, con protagonista un altro verdeoro. Il Milan lo cede al Psg per 35 milioni di euro, ma il trasferimento non si concretizza. I tifosi protestano e il giocatore, legato anche sentimentalmente a una delle figlie del presidente Berlusconi, decide di restare in rossonero

CARLOS TEVEZ. Il mancato approdo di Pato a Parigi fa saltare last minute anche un'altra trattativa. Galliani, infatti, ha individuato l'Apache come il sostituto ideale e i due, insieme al procuratore dell'argentino, vengono immortalati insieme in un ristorante. Pato, però, resta a Milano e vengono meno di conseguenza le condizioni economiche e tecniche per acquistare l'attaccante del City
Fonte foto: Skysports.uk

DAVID SUAZO. Restando a Milano, vale la pena ricordare due interessanti derby di mercato. Il primo si svolge nell'estate del 2007 e riguarda l'honduregno. Il Cagliari lo promette all'Inter e il giocatore svolge le visite mediche, ma all'ultimo i rossoneri pareggiano l'offerta e ne annunciano l'acquisto sul proprio sito ufficiale. Dove va, dunque, Suazo? L'attaccante piange al telefono con Cellino e conferma al presidente di voler rispettare la parola data ai nerazzurri: ed è così che si conclude un'altra telenovela di calciomercato

GIACOMO BONAVENTURA. I rossoneri si riscattano qualche anno dopo, quando soffiano il centrocampista ai cugini. Il classe '89 arriva a Milano l'ultimo giorno di mercato per definire i dettagli con l'Inter. Last minute, però, il Milan raggiunge un accordo con l'Atalanta e il giocatore sceglie di firmare per la società di Berlusconi

JONATHAN BIABIANY. L'acquisto di Bonaventura si concretizza subito dopo un'altra trattativa saltata. L'esterno francese viene comprato dal Milan, con tanto di annuncio su Twitter e posa con la nuova maglia. Dall'altra parte, però, Zaccardo decide di rifiutare il Parma e lo scambio tra le due società non va più in porto
Fonte foto: Twitter @acmilan

FREDY GUARIN e MIRKO VUCINIC. A proposito di scambi saltati, la stessa formula che frena attualmente Roma e Inter per l'operazione Spinazzola-Politano, non si può non citare il caso del colombiano e del montenegrino. Juve e Inter, nel gennaio 2014, trovano un accordo per uno scambio alla pari, ma all'ultimo minuto l'allora presidente Thohir si tira indietro. 'Colpa' dei tifosi nerazzurri che scendono in piazza e protestano per questo affare di calciomercato, giudicato non proporzionato rispetto al valore dei due giocatori

DAVID DE GEA e KEYLOR NAVAS. L'ultimo caso, infine, riguarda un altro scambio di mercato, alla fine mai avvenuto. A inizio settembre 2015 Manchester United e Real Madrid trovano un accordo: lo spagnolo volerà al Bernabeu, il costaricano farà il percorso inverso. Lo scambio di documenti, tuttavia, avviene solo dopo la mezzanotte, tempo utile per concludere l'affare. De Gea non realizza, dunque, il suo desiderio di vestire la maglia Blancos, mentre Navas resta alla corte di Zidane