Difensore mancino e rapido sul lungo, con senso della posizione e abile a impostare l'azione da dietro. È il profilo di Gabriel, difensore dell'Arsenal che piace alla Juventus: dagli esordi all'Avai allo sbarco in Europa, scopriamo meglio il centrale brasiliano
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- Gabriel dos Santos Magalhães, conosciuto semplicemente come Gabriel, nasce il 19 dicembre 1997 nel distretto nord-est di San Paolo, Pirituba. Fin da piccolo nasce il suo amore per il pallone e i vicini di casa convincono i genitori a mandarlo in qualche scuola calcio. Così Gabriel e il padre si fanno 400 km per fargli fare un provino...
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- Passa due settimane in una scuola calcio, poi entra nel settore giovanile dell'Avai. La nostalgia di casa si fa sentire e Gabriel decide di tornare, ma il padre lo convince a proseguire il suo sogno: "Questa opportunità capita a un ragazzo su un milione". Nasce attaccante, il suo allenatore però lo sposta nel ruolo di terzino sinistro e così inizia la sua giovane carriera
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- Con i francesi Gabriel fatica a imporsi. Soffre la diversità del gioco e i suoi ritmi non sono ancora ideali per confrontarsi con i campioni della Ligue 1. Scatta così il prestito al Troyes ma è ancora acerbo e accumula appena 4 presenze in tutte le competizioni
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- La stagione successiva il Lille sceglie di mandarlo ancora in prestito, questa volta alla Dinamo Zagabria. È la svolta per Gabriel che riprende a giocare con i pari età, ritrova fiducia in se stesso e le vittorie contribuiscono a renderlo più forte mentalmente
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- Lui vorrebbe restare in Croazia, ma per il Lille è ormai pronto ad affermarsi. Accanto a un centrale esperto come Fonte cresce ulteriormente e si impone tra i migliori difensori della Ligue 1: gioca nella difesa a 4 di Galtier, dimostra grande senso della posizione e pulizia negli interventi, dove non rinuncia mai alla giocata aggressiva ma efficace
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- Nell'estate 2020 i Gunners decidono di fare il grande investimento per lui: sborsano 26 milioni al Lille per acquistarlo e il brasiliano si afferma fin da subito anche contro i giganti della Premier. Dimostra grande duttilità, giocando sia nella difesa a 3 che in quella a 4, e migliora le sue caratteristiche: mancino roccioso, bravo a coprire una larga quantità di campo e aumentare il raggio offensivo dei suoi grazie alla capacità in recupero sulla profondità
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- Per l'Arsenal diventa un punto di riferimento, ideale nello scacchiere dell'allenatore per le sue caratteristiche: la sua rapidità sul lungo consentono un gioco più offensivo all'Arsenal e anche il difensore contribuisce viste le sue abilità tecniche con la quale imposta l'azione da dietro e sa portarsi nella metà campo avversaria
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- Quest'anno ha collezionato 33 presenze con la maglia dei Gunners, arricchendo anche la sua proposta offensiva: 3 i gol segnati in Premier e Arsenal che vanta una delle migliori difese del campionato. Aspetta di fare il suo esordio con il Brasile e forse attende anche un biglietto per l'Italia, destinazione Juventus