Calciomercato Juventus, le mosse per gennaio

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Paolo Aghemo

Paolo Aghemo

Il mercato di gennaio arriva in un momento estremamente delicato per il club bianconero. Mentre il ds Cherubini si concentra sui ronnovi, Allegri (nuovo punto di riferimento tecnico) accoglie Chiesa e Pogba come due nuovi acquisti. Aspettando la rivoluzione estiva

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Tornare a una gestione economica equilibrata e migliorare i conti in rosso della società. Questa è la missione del nuovo management e le conseguenze sul mercato sono evidenti: nessuna entrata a gennaio se non ci saranno uscite. Soprattutto, nessun aumento del monte ingaggi. La realtà è questa: pochi margini di manovra tra procedimenti giudiziari, inchiesta Uefa sul financial fair play (che rimette in discussione il settlement agreement firmato ad agosto) e quattro anni di perdite per oltre 600 milioni di euro. In questo momento di transizione societaria il responsabile dell’area sportiva resta Federico Cherubini e - accanto al ds - la proprietà ha affidato a Massimiliano Allegri compiti di gestione più ampi. L’amministratore delegato di Exor Jhon Elkan ha indicato l’allenatore come il punto di riferimento tecnico, che dovrà isolare la squadra dalle vicende legali e amministrative che coinvolgono la società, tenendola concentrata sul campo. Dal 18 gennaio entrerà in carica il nuovo consiglio di amministrazione. Insomma, non è certo il momento storico per pianificare spese a breve termine. Semmai, Cherubini si sta dedicando ai rinnovi di contratto per blindare i giovani che in futuro potranno essere protagonisti in prima squadra. 

Un Natale diverso

Se un anno fa per raggiungere l’obiettivo del piazzamento Champions si era deciso di anticipare il colpo Vlahovic portandolo subito a Torino per 70 milioni di euro, queste feste sono all’insegna del risparmio. Anche perché la dirigenza ritiene che la classifica e le prospettive rendano meno urgente una campagna di rafforzamento. Le 6 vittorie consecutive in campionato hanno permesso alla Juve di risalire nelle prime 4 posizioni, l’obiettivo minimo della stagione. Gli introiti della Champions League sono vitali per il bilancio che anche a giugno 2023 chiuderà con un passivo pesante. 

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Recupero infortuni e i ragazzi di Vinovo

La Juventus intanto può contare sui giocatori che ci sono già, ma che possono essere considerati come dei nuovi acquisti. Le direttrici seguite dalla dirigenza sono due: il recupero degli infortunati e il lancio dei giovani in prima squadra. Rispetto alla prima parte della stagione Allegri avrà a disposizione Chiesa, che sta raggiungendo una buona condizione e potrà essere utilizzato sia da esterno nel tridente offensivo che da seconda punta nel 3-5-2. Dal Qatar torna da campione del mondo e protagonista Di Maria, che i tifosi bianconeri hanno visto ad intermittenza. El Fideo andrà gestito con attenzione, ma se trovasse continuità potrebbe fare la differenza nella seconda parte della stagione. Finora sono zero invece i minuti giocati dall’uomo su cui aveva puntato Allegri in estate per il centrocampo: alla Continassa tutti aspettano Pogba. Il valore tecnico, il carisma e anche lo stipendio (10 milioni di euro) ne farebbero il “colpo” del mercato di gennaio. Lo scarso contributo di Paredes e gli infortunati hanno spalancato le porte ai ragazzi di Vinovo: da Miretti a Fagioli, passando da Soulè a Iling Junior, fresco di rinnovo di contratto fino al 2025. Un poker di rinforzi ora stabilmente in prima squadra. Dalla Primavera e dalla Next Gen di serie C poi sta emergendo una leva interessante. Nell’amichevole contro l’Arsenal ha avuto spazio l’esterno destro Barbieri che Allegri e Cherubini decideranno se cedere in prestito in serie B oppure tenere sott’occhio tra Next Gen e prima squadra.  

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Tommaso Barbieri in azione con la Juventus Next Gen
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Affaire Rabiot e McKennie

Un innesto a centrocampo potrebbe essere preso in considerazione soltanto in caso di una partenza. Qui i nomi sono due: McKennie che ha il contratto fino al 2025 e in caso di cessione frutterebbe una buona plusvalenza e Rabiot, che però Allegri ha sempre ritenuto centrale per il suo gioco e che sta facendo una grande stagione. Il francese però va in scadenza a giugno e la Juve non rinnoverà un contratto con le cifre chieste da mamma Veronique che al Manchester United in estate aveva comunicato di volere per il figlio un ingaggio da 10 milioni di euro. Molto concreta la possibilità che Rabiot vada via a parametro zero. La Premier è lo scenario più probabile. 

Esterni nel futuro

A destra e a sinistra la Juve dovrà rinnovare i suoi esterni difensivi. Qui finisce un’era: Cuadrado e Alex Sandro saranno portati a scadenza. Valutazioni in corso per il futuro. In attesa del ritorno dopo la stagione all’Eintracht di Luca Pellegrini, la Juve ha già acquistato Andrea Cambiaso, classe 2000 in prestito al Bologna dopo un campionato al Genoa. Investimento da 8,5 milioni di euro più 3 di bonus e un contratto fino al 2027.

Di Maria e la rivoluzione estiva

Quando ha firmato l’accordo per un anno con la Juventus aveva già espresso il desiderio di tornare a giocare a fine stagione nella sua Argentina e in particolare nel Rosario Central, il club del suo cuore. Ecco, Di Maria da campione del mondo in carica non potrebbe scegliere momento migliore per il grande ritorno in patria, ma lo farà soltanto a giugno, tenendo fede agli impegni presi con la Juventus, anche perché sente di non aver potuto dare quello che ci si aspettava da lui. Vuole ripagare la fiducia della società e onorare il contratto. Non sono arrivati segnali diversi alla Continassa. Restano 5 mesi per far divertire i tifosi della Juventus che hanno visto soltanto sprazzi della sua classe. La finale del mondiale è il manifesto di cosa El Fideo potrebbe fare in serie A. Difficile che la Juve faccia valere il diritto di riscatto per l’altro campione del mondo Paredes. Così Allegri punterà forte su Locatelli, sempre più leader in mezzo.  In futuro la Juve cambierà molto. L’inserimento dei giovani di Vinovo è l’inizio di una rivoluzione che in estate coinvolgerà 5-6 titolari. Un cambiamento tecnico e anagrafico necessario, che comporterà una cessione pesante oppure un investimento supportato dalla proprietà in un momento storico in cui la società è impegnata a rimettersi sulla strada dell’equilibrio gestionale dopo 5 bilanci chiusi con un pesante passivo e con il sesto consecutivo in rosso in arrivo a giugno 2023.  

acspezia.com

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