Carlos Alcaraz (il calciatore), chi è il jolly del Southampton scelto dalla Juventus
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Omonimo del noto tennista spagnolo, il centrocampista del Southampton ha dato l'ok al trasferimento ai bianconeri. Oggi le visite a Londra. Classe 2002, jolly di centrocampo (e non solo), Carlos Alcaraz ha segnato gol pesanti e piaceva già a Giuntoli ai tempi del Napoli. E c'è quel filo che lo lega a Lautaro Martinez… Proviamo a conoscerlo meglio
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- La Juventus regala ad Allegri un nuovo centrocampista prima della chiusura del mercato invernale. Ecco Carlos Alcaraz, 21enne centrocampista del Southampton. Titolare nel club che punta a tornare in Premier dopo la retrocessione, il jolly argentino ha già dato l'ok per il trasferimento, per lui visite mediche a Londra. Da limare coi Saints i dettagli della formula dell'accordo (prestito oneroso con diritto di riscatto)
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- Classe 2002, argentino, Carlos Jonas Alcaraz è quasi coetaneo del più noto tennista dallo stesso nome e cognome: Carlos Alcaraz Garfia, 20enne spagnolo e superstar del circuito mondiale. Ovviamente nessuna parentela tra i due, ma sicuramente non manca il talento al 'Carlos Alcaraz calciatore'
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- Identikit prezioso nel calcio moderno. Già, perché Alcaraz nasce centrocampista centrale e si perfeziona come mezzala con vocazione offensiva. Ma non è tutto: in carriera è stato schierato anche da trequartista, da ala offensiva (su entrambe le fasce) e addirittura da attaccante come accaduto al Southampton. E in Argentina pure da terzino… Insomma, l’etichetta di "tuttocampista" non è più sufficiente
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- Lo stesso club d'origine dell’interista Lautaro Martinez, mai incrociato però in Argentina: il 'Toro' raggiungeva l’Italia nel 2018, Alcaraz (nato a La Plata) si era invece affacciato in prima squadra nel 2020. Il bilancio coi biancocelesti? Ben 83 presenze con 12 gol, 5 assist e la Supercoppa del 2022 vinta da eroe: sua la decisiva rete di testa segnata al 118’ al Boca Juniors nella finale di ritorno
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- Proprio dopo quel gol, Carlos fu espulso e squalificato tre turni per aver rivolto gesti ai tifosi avversari innescando così una rissa. "Il mio carattere ha giocato più contro di me che a mio favore - aveva spiegato -, ma io sono fatto così. Ho un temperamento alto. Non mi piace perdere mai". Dal suo in arrivo in Europa, però, gli eccessi sono spariti: 9 cartellini gialli e nessuna espulsione
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- L'arrivo in Europa risale a un anno fa, quando nel gennaio 2023 è il Southampton a vincere la concorrenza: affare da 13,65 milioni di euro per trasferirsi in Inghilterra. Nella storia del Racing lo precede solo Lautaro Martinez tra le cessioni più onerose: 25 milioni versati dall’Inter nel 2018
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- Buono l’impatto nella scorsa Premier League: Alcaraz la chiude con 4 reti e 2 assist in 18 presenze. Inutile la prima firma contro il Wolverhampton a febbraio, preziosa quella da tre punti col Leicester. Da applausi la sua partita sul campo dell'Arsenal il 21 aprile: suo il vantaggio dopo pochi secondi e assist del provvisorio 2-0 (finirà 3-3). Andrà in gol anche a Nottingham, ma a fine stagione il Southampton retrocede in Championship
8/10
- Schierato perlopiù dalla trequarti all’attacco, Alcaraz ha arretrato il suo raggio d'azione in questa stagione dove ha finora accumulato 3 gol (tutti coincisi con vittorie) e 1 assist coi Saints che puntano all'immediato ritorno in Premier League. Chissà che i Saints non proseguano la rincorsa senza i colpi dell'argentino
9/10
- Il nome di Alcaraz non è una novità in Italia, lui che ai tempi del Racing era già stato accostato ad alcuni club di Serie A. E l'ex direttore sportivo del Napoli, oggi alla Juventus, aveva avviato i contatti col Southampton dopo la retrocessione in Championship. Alte le richieste in quel momento degli inglesi, ma l'interesse per Carlos è rimasto d'attualità. Anche dopo il passaggio di Giuntoli in bianconero
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Foto Instagram Alcaraz
- Il suo soprannome, tratto distintivo come la maglia numero '22' (che alla Juve veste Weah) per il ragazzo figlio d’arte: anche papà Ata giocò a calcio, tuttavia mamma Amalia avrebbe preferito imparasse a suonare la chitarra: "Mia madre mi ha dato tutto - dichiarò Alcaraz -, era sempre con me. Le ho già detto che voglio che smetta di lavorare, penso io a lei". Deve ancora debuttare con l’Albiceleste, ma ha già incrociato e applaudito il suo idolo: ovviamente Leo Messi