
David Silva-Lazio sì. Anzi no. L'ex Manchester City sembrava pronto a raggiungere Inzaghi nella capitale, poi la firma con la Real Sociedad che fa infuriare Tare: "Ho grande rispetto per il giocatore, ma non per l'uomo". L'ultimo di tanti "casi" di affari saltati nella storia del mercato

DAVID SILVA-LAZIO (2020) - Il precedente più recente, anzi, recentissimo. A Roma si attendeva solo la fumata bianca definitiva per il trasferimento alla Lazio di David Silva, al quale era stato assicurato un contratto triennale da 10 milioni netti in totale. Poi il continuo rinviare, la paura di perdere il campione spagnolo e i timori, ben fondati. Nella serata del 17 agosto è stato infatti confermato il clamoroso dietrofront: David Silva ha deciso di tornare in Liga per motivi familiari scegliendo la Real Sociedad.

Da lì l'ira di Tare, le cui parole sono state consegnate a un comunicato sul sito ufficiale del club: "Apprendo del trasferimento di David Silva alla Real Sociedad. Ho grande rispetto per il giocatore, ma non per l'uomo". Una sorpresa. Non certo la prima nel passato di calciomercato.
LE PAROLE DI TARE SU DAVID SILVA
LUKAKU-JUVE (2019) - Estate 2019, quella della firma del belga con l'Inter, voluto da Antonio Conte e ora bomber spietato nerazzurro. Quello fu però anche il periodo della sfida di mercato con la Juve, vicinissima al belga. A raccontare come andarono le cose l'agente di Romelu, Federico Pastorello, ospite lo scorso marzo a #CasaSkySport: "Se oggi Lukaku sta indossando la maglia dell’Inter è solo per il mancato passaggio di Paulo Dybala al Manchester United".
L'INTERVISTA DI PASTORELLO A SKY SUL TRIANGOLO LUKAKU-INTER-JUVE
MILINKOVIC-SAVIC-FIORENTINA (2015) - Sempre mondo Lazio, ma questa volta a parti invertite. Nell'estate del 2015 il centrocampista volò verso l'Italia per finalizzare l'accordo con la Fiorentina, ma al momento della firma ecco il ripensamento: il giocatore scoppia in lacrime nella sede viola e decide di rifiutare la proposta per accettare quella biancoceleste. Il primo gol in Serie A, curiosamente, arriverà proprio al Franchi.

SIGNORI-PARMA (1995) - Ancora Lazio, al tempo proprietaria del cartellino dell'attaccante che sembrava ormai pronto per lasciare la capitale. Quella volta servì una sollevazione popolare per far saltare la cessione al Parma, che si ritrovò beffato. Quattromila tifosi biancocelesti scesero in piazza per protestare e, dopo un lungo summit, la società decise di togliere il giocatore dal mercato.

MALCOM-ROMA (2018) - Dall'altra parte della capitale, invece, va ricordato il clamoroso dietrofront del brasiliano. Nell'estate del 2018 Roma e Bordeaux trovano un accordo sulla base di circa 40 milioni, con tanto di annuncio su Twitter. Il giocatore è pronto a raggiungere l'Italia ma, all'ultimo minuto, ecco arrivare l'offerta del Barcellona: l'esterno deciderà così di cambiare rotta e volare verso la città catalana. Il colpo sarà un flop: 22 partite e soli 4 gol per lui.
(Foto Twitter Roma)

MANOLAS-ZENIT (2017) - Dopo il rendimento deludente coi catalani Malcom si trasferirà l'anno dopo allo Zenit, squadra sfiorata anche dal centrale greco oggi a Napoli (e al tempo della Roma). Il difensore era infatti pronto a trasferirsi in Russia in una doppia operazione con Paredes: visite mediche già in programma, ma all'ultimo il difensore decise di far saltare tutto e restare nella capitale. Proprio nella stagione in cui non avrebbe dovuto vestire giallorosso, segnerà lo storico gol del 3-0 in Champions contro il Barcellona. Gli scherzi del destino...

GERVINHO-AL JAZIRA (2015) - Tra i giallorossi si segnala anche la non-cessione dell'ivoriano nel giugno del 2015. La Roma aveva trovato l'accordo per venderlo all'Al-Jazira, prima che l'affare saltasse del tutto. Il motivo? Forse, le (presunte) esose richieste dell'attaccante (poi da lui smentite, come una casa di lusso sulla spiaggia, un autista privato e un jet). Il classe '87 resterà giallorosso per un altro anno.
(Foto Instagram Gervinho)

SPINAZZOLA-POLITANO - INTER-ROMA (2020) - Ultimo gennaio di mercato, protagonista uno scambio. Sembrava tutto fatto (Spinazzola dalla Roma all'Inter e Politano dall'Inter alla Roma) prima dell'intoppo nella formula per i prestiti dei due compagni di Nazionale. Scogli insormontabili il numero di presenze da cui far scattare l'obbligo di riscatto. E alla fine i due rientreranno entrambi alla casa base.

WITSEL-JUVE (2017) - Intreccio Italia-Cina nell'episodio che vide protagonista il centrocampista. Nel gennaio del 2017 la Juve trovò un accordo sia col giocatore che con lo Zenit, con il belga pronto a firmare con la nuova squadra. All'ultimo ecco però arrivare la ricca offerta del Tianjin Tianhai: Witsel strizza l'occhio al suo portafoglio e decide di rifiutare la proposta bianconera.

PLATINI-INTER (1977) - La storia l'aveva raccontata direttamente Le Roi a Sky Sport nel 2010: "Avevo firmato per l'Inter, ma a quel tempo le frontiere erano chiuse. Quando fui libero di andare alla Juventus (dal Saint-Etienne, ndr), per onestà, chiamai l’Inter dicendo che ero sul punto di firmare con la Juve: 'Ho dato la mia parola quattro anni fa a voi, se mi volete sono sempre disposto'. Mi dissero che avevano già preso due giocatori e che ero libero di fare quello che volevo". Il resto è storia.

FIGO-JUVENTUS-PARMA (1995) - Prima ancora di diventare un fuoriclasse con il Barcellona e poi "galactico" con il Real Madrid, il portoghese aveva ingolosito sia la Juventus che il Parma. I contratti? Firmati, con entrambe le squadre, ma poi Lega e Fifa multeranno il giocatore annullandoli entrambi. Resterà allo Sporting prima di passare al Barça.

BERBATOV-FIORENTINA-JUVE (2012) - Ancora più incredibile l'intreccio di mercato che si verificò nell'estate del 2012. Ricapitoliamo: il bulgaro (tipo sopra le righe, la maglietta conferma) prima trova un accordo con la Fiorentina e sale su un aereo da Manchester. A Firenze lo attendono trepidante, ma lì Berbatov non si presenterà mai. Nel frattempo, infatti, si è inserita la Juve che lo ha convinto a vestire la maglia bianconera. Nel suo futuro non ci sarà neanche Torino: con una mossa a sorpresa Berbatov deciderà di restare in Inghilterra firmando con il Fulham.

BERBATOV-MANCHESTER CITY (2008) - Non l'unico "caso" di mercato col bulgaro protagonista. Qualche anno prima (era l'estate del 2008) l'attaccante ormai ex Spurs stava viaggiando su un aereo per Manchester, direzione City. Tutto fatto. Poi il colpo da film di Sir Alex Ferguson, che intercettò all'aeroporto Berbatov caricandolo sulla sua Bentley, e convincendolo a firmare con lo United.

TRAORÉ-FIORENTINA (2019) - Dopo Berbatov, la Fiorentina resterà beffata anche in una delle ultime finestre di calciomercato. Lo scorso gennaio i viola acquistarono dall'Empoli il centrocampista ma aspettarono a ufficializzarlo per approfondire alcuni problemi cardiaci. I contratti verranno sì depositati, ma solo dopo il 31 gennaio, troppo tardi. Il giovane classe 2000 resterà così di proprietà dell'Empoli che lo cederà in prestito biennale al Sassuolo.

SCHICK-JUVENTUS (2017) - Problemi cardiaci che faranno saltare anche il passaggio dell'attaccante alla Juve. I bianconeri lo comprano dalla Samp per circa 30 milioni, ma le visite mediche convincono i campioni d'Italia a non rischiare l'affare. Il ceco farà così ritorno in blucerchiato, prima di essere rivenduto alla Roma (per una cifra superiore).

PERIN-BENFICA (2019) - Alcune complicazioni fisiche bloccarono anche un'altra operazione della Juve, questa volta in uscita, nella scorsa estate. La società bianconera e il portiere trovarono l'accordo con il Benfica, ma le visite mediche segnalano che qualcosa non va con la spalla: il giocatore non è pronto per rientrare subito e il club portoghese decide di far saltare la trattativa.

CISSOKHO-MILAN (2009) - Ancora più curioso il caso che riguarda il terzino classe '87, nell'estate del 2009 quasi un giocatore del Milan. I rossonero lo acquistarono dal Porto per circa 15 milioni, ma qualche giorno dopo l'operazione venne annullata. Il motivo? Problemi odontoiatrici riscontrati durante le visite mediche, tesi tuttavia smentita poi dal giocatore.

SANTON-SUNDERLAND-NAPOLI (2016) - Il terzino è uno "specialista" degli affari saltati last minute. Nell'estate del 2016 l'Inter trovò un accordo per la sua cessione al Sunderland, ma le visite mediche bloccarono la trattativa. I nerazzurri tratteranno allora (nella stessa estate) col Napoli: esito identico, le visite convincono il club di De Laurentiis e Santon resterà nerazzurro.

VERDI-NAPOLI (2018) - "Vengo, anzi no. Forse un'altra volta". Alla fine l'attaccante al Napoli ci arriverà per davvero, ma il suo sarà un lungo percorso che comincia nel gennaio del 2018, quando gli azzurri formulano un'offerta che il Bologna ritiene soddisfacente per farlo partire. Il giocatore, però, non si sente ancora pronto al grande salto e decide di restare in Emilia. L'affare, tuttavia, è solo rimandato: Verdi si trasferirà al Napoli solo qualche mese dopo.

SORIANO-NAPOLI (2015) - Trasferimento rimandato e mai più avvenuto fu invece il suo. Samp e Napoli si accordarono per il passaggio del giocatore in azzurro, ma un inserimento del Milan last minute lo fa tentennare. Dopo ore di discussione la scelta finale è l'azzurro, ma a due ore dal gong ecco spuntare un errore nei contratti. Serve un'altra stesura, completata però quattro minuti oltre la chiusura ufficiale. Resterà alla Samp.

KASAMI-PESCARA (2013) - Uno sfogo diventato celebre, l'affare saltato per colpa "dell'internet". È il gennaio del 2013 quando il club abruzzese si accorda con il Fulham per l'acquisto del giocatore allora ventenne. Il trasferimento salterà. Il motivo? All'Ata Hotel, dove è in corso l'ultimo giorno di calciomercato, salta la connessione Internet e i documenti non vengono inviati in tempo. Un guasto tecnico che manderà su tutte le furie Raiola.
VIDEO. MERCATO STORY, L'INVETTIVA DI RAIOLA CONTRO L'INTERNET
KAKÁ-MANCHESTER CITY (2009) - Quando a far saltare le trattative ci sono le questioni di cuore. Lo sa bene il brasiliano, a un passo dal Manchester City nel gennaio 2009. Famosa la contestazione dei tifosi rossoneri ("Non si vende Kakà") che contribuiranno a mandare a monte l'affare. Kakà lascerà comunque il Milan per il Real sei mesi dopo.

PATO-PSG (2012) - Caso simile quello che si ripresenta tre anni dopo, con protagonista un altro verdeoro. Il Milan lo cede al Psg per 35 milioni di euro, ma il trasferimento non si concretizza. Berlusconi conferma la volontà di tenere il giocatore, al tempo sentimentalmente legato alla figlia Barbara. Un effetto domino su un altro colpo sfumato…

TEVEZ-MILAN (2012) - Il mancato approdo di Pato a Parigi farà saltare anche un'altra trattativa, quella dell'Apache. Insieme al procuratore dell'argentino i due vennero immortalati con Galliani in un ristorante nella prima pagina della Gazzetta dello Sport del 6 gennaio 2012. Poi il dietrofront Pato e l'affare che sfuma. Tevez resterà al Manchester City e arriverà in Italia, ma alla Juve, un anno e mezzo dopo.

SUAZO-MILAN (2007) - Famosissimo anche quel derby di mercato per l'ex Cagliari. Nell'estate del 2007 i rossoblù lo promettono all'Inter e il giocatore svolge le visite mediche, ma all'ultimo i rossoneri pareggiano l'offerta e ne annunciano l'acquisto sul proprio sito ufficiale. Dove va, dunque, Suazo? L'attaccante piange al telefono con Cellino e conferma al presidente di voler rispettare la parola data ai nerazzurri. E così sarà.

BONAVENTURA-INTER (2014) - I rossoneri si riscatteranno qualche anno dopo, quando soffiarono il centrocampista ai cugini. Il classe '89 arriva a Milano l'ultimo giorno di mercato per definire i dettagli con l'Inter. Last minute, però, il Milan raggiunge un accordo con l'Atalanta e il giocatore sceglie di firmare per la società di Berlusconi.

BIABIANY-MILAN (2014) - L'acquisto di Bonaventura si concretizzerà poco dopo un'altra trattativa molto curiosa. L'esterno francese venne comprato dal Milan, con tanto di annuncio su Twitter e posa con la sciarpa al collo. Sul fronte opposto Zaccardo deciderà però di rifiutare il Parma e lo scambio tra le due società non andrà in porto.
(Foto Twitter Milan)

MADJER-INTER (1988) - Gli esempi sono anche lontani nel tempo. È il 1988 quando l'Inter batte la concorrenza e si aggiudica il Pallone d'Oro africano dal Porto. Il giocatore verrà anche presentato alla stampa, ma sono le visite mediche a frenare l'affare: la rottura del muscolo del bicipite femorale ha lasciato un avvallamento sotto sforzo di circa tre centimetri nella gamba. Le condizioni fisiche non convinsero dunque i nerazzurri che decisero di rispedire l'algerino al club portoghese.

TAFFAREL-EMPOLI (2004) - Sicuramente uno dei casi più curiosi: nel settembre del 2004 il brasiliano sta già raggiungendo Empoli per il primo allenamento quando la sua macchina ha un guasto sull'A1. Un presagio divino (secondo lui) che gli fa prendere la decisione di rescindere il contratto e lasciare il calcio.

GUARIN-VUCINIC - JUVE-INTER (2014) - Altro scambio saltato. Juve e Inter, nel gennaio 2014, trovarono un accordo per uno scambio alla pari, ma all'ultimo minuto l'allora presidente Thohir si tirerà indietro. "Colpa" dei tifosi nerazzurri che protestarono, giudicandolo non proporzionato rispetto al valore dei due giocatori, e contribuendo a far saltare l'affare.

DE GEA-NAVAS - REAL-UNITED (2015) - Altro scambio celebre andato a monte. A inizio settembre 2015 Manchester United e Real Madrid si accordarono: lo spagnolo volerà al Bernabeu, il costaricano farà il percorso inverso. Poi lo scambio di documenti, avvenuto però solo dopo la mezzanotte, tempo utile per concludere l'affare.