Non solo grandi campioni, nei 12 anni di era Agnelli. Nelle grandi stagioni dei 9 scudetti consecutivi sono passate da Torino anche parecchie meteore, ripartite senza lasciare il segno ma spesso con un titolo in tasca
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- Esterno mancino paraguaiano a tutta fascia, arriva alla Juve nell'estate 2011 dal Cerro Porteno in prestito per 500mila euro: Conte lo utilizza nel suo 3-5-2, lui segna anche un gol, fondamentale. Vi ricordate la rete nel 3-3 di Napoli? Beh: non bastò per farlo riscattare. Vinse comunque lo scudetto del 2012
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- Promessa del calcio olandese, nell'estate 2011 viene preso dalla Juventus nell'ultimo giorno di mercato, pagato 9 milioni di euro. Conte non lo vede: gli concede appena 4 presenze in tutto il campionato, per un totale di meno di 90 minuti. Si cuce uno scudetto sul petto, poi viene venduto al Werder Brema
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- Arrivato a Torino nel 2012 insieme ad Asamoah, si fa subito male e in bianconero non riesce a trovare mai la sua dimensione. Rimane due anni – e vince due scudetti prima di essere ceduto
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- Sbarca a Torino il 30 gennaio 2013, sul gong del mercato di riparazione. La sua parentesi in bianconero dura 6 mesi, con 2 presenze in campionato e tanta ironia dei tifosi. Partecipa con orgoglio alla festa scudetto e fa segnare un record: grazie ai 5 minuti giocati in Champions contro il Celtic diventa l'unico giocatore con Ibrahimovic ad aver disputato la competizione con 6 maglie diverse
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- Arriva in prestito a Torino nell'estate 2012, con una pancetta notevole e uno stuolo di ragazze ad attenderlo. Passa più tempo in infermeria che in campo, dove entra 11 volte senza mai incidere
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- Il terzino sinistro arriva alla Juve dall'Atalanta a gennaio 2013 con grandi aspettative e gioca in bianconero un anno e mezzo, ricevendo il sostegno dei tifosi che ne apprezzano l'impegno. Nel 2014 viene ceduto al Sassuolo, non prima di aver vinto un titolo di Campione d'Italia
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- Segna il gol scudetto nello scontro diretto a Roma, la sua ex squadra, nel 2014, contribuendo così al terzo titolo consecutivo di Conte, ma la Juve non lo riscatta
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- Una stagione al Verona abbagliante, un passaggio in bianconero non altrettanto fortunato: nella stagione 2014-2015 si fa male e agli adduttori e sta fuori quasi tutto l'anno (appena 5 presenze) così la Juve non lo riscatta a fine stagione. Diventa comunque campione d'Italia con Allegri, prima di tornare al Verona
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- Il francese arriva alla Juve nel 2015: buona tecnica e visione di gioco, ma farsi spazio in quel centrocampo è impresa ostica. In bianconero 42 presenze e 3 gol, più due scudetti vinti.
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- Tre partite nella sua unica parentesi juventina, quella della stagione 2017-18. La prima gioca da titolare e i bianconeri vincono 3-0 (col Crotone a novembre). La seconda gioca da titolare e i bianconeri vincono 3-0 (con la Samp ad aprile). La terza è quella dello choc: allo Stadium Koulibaly segna, il Napoli vince e il discorso scudetto si riapre clamorosamente. A fine stagione la Juve sarà campione ma non lo riscatta, e lui torna allo Schalke
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- Sei anni nella Juve, cinque in prestito. Preso dal Catania per 12 milioni di euro, deluderà nel 2011 giocando venti partite senza mai segnare, e la Juve finirà settima. Poi l'arrivo di Antonio Conte e l'inizio dei prestiti: Cesena, Cluj, Novara, Juventud... Un record: per lui nessuno scudetto in bacheca nonostante sia stato di proprietà della Juve in un periodo in cui i bianconeri ne hanno vinti 5