Due dei campioni d'Italia di Simone Inzaghi sono arrivati in estate direttamente dalla Baviera. Tra gli altri casi una storica meteora come Sforza (e la maglia di Aldo, Giovanni e Giacomo) o uno degli eroi del Triplete come Lucio. Negli anni Ottanta fecero lo stesso percorso autentiche leggende come Rummenigge, Matthäus e l'indimenticato Brehme
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- Non potevamo che partire da lui, scomparso a soli 63 anni lo scorso febbraio e simbolo dell'Inter dei record. Terzino ambidestro, fu Giovanni Trapattoni a schierarlo per la prima volta a sinistra, rendendolo uno dei migliori interpreti al mondo nel ruolo. Si sposta dal Bayern all'Inter nel 1988, qui vince anche una Coppa Uefa. Ed è suo, nella finale di Roma di Italia 90’, il gol che dà alla Germania il Mondiale contro l’Argentina di Maradona.
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- Il primo. Prima di Brehme e di Matthäus. Dieci stagioni in campo con il Bayern Monaco, per ‘Kalle’, che in Baviera ha vinto due Coppe dei Campioni nel 1975 e nel 1976
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- Due volte Pallone d’Oro nel 1980 (quando vinse l’Europeo con la sua Germania) e 1981, nell’estate del 1984 Rummenigge fu acquistato dall’Inter. Dopo il ritiro, è tornato al Bayern come dirigente: è stato vice presidente e amministratore delegato
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- Acquistato nel 1996, il centrocampista svizzero giocò 26 partite in A realizzando una rete in campionato. Ma in Italia -suo malgrado- è ricordato soprattutto per la battuta del film di Aldo Giovanni e Giacomo “Tre uomini e una gamba”: “Ti sembra il caso di dormire con la maglietta di Sforza?”. “Eh, quella di Ronaldo era finita…”
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- Lo svizzero -e compagno di nazionale di Sommer- Xherdan Shaqiri era stato l’ultimo calciatore del Bayern a essere passato all’Inter prima della recente doppietta Sommer-Pavard.
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- Arrivato dalla Germania nel gennaio del 2015, restò all’Inter solo sei mesi: per lui un gol in 15 partite in Serie A