
Lo sguardo di un campione determinato, sicuro di sé, che sa di essere il più forte su tutti i terreni. Dietro al Tour (fin qui) perfetto di Vincenzo Nibali c’è una splendida condizione fisica, ma anche la piena maturità mentale del messinese –

È così che Nibali, al via della prima tappa pirenaica, la 16esima, si permette anche qualche consiglio a un fenomeno delle salite – per la verità un po’ appannato – come Joaquim “Purito” Rodriguez –

Sulla strada il siciliano, scortato a dovere dai suoi compagni dell’Astana, incontra anche un tifoso italiano armato di bandierone. Quel tricolore che Nibali può far di nuovo risplendere sul Tour, a distanza di 16 anni da Pantani e 49 da Gimondi –

L’unico che ha davvero provato ad attaccare la maglia gialla (ma soprattutto i rivali per il podio) è stato il francese Thibaut Pinot, che ha messo alla frusta la maglia gialla lungo la salita del Port de Balés. Nibali sbuffa, ma regge senza problemi –

Così la maglia gialla può presentarsi sorridente e rilassato alla partenza della 17esima frazione, altro tappone pirenaico con quattro gran premi della montagna e arrivo in salita sul temibile Pla d’Adet –

Ed è un’altra volta un Nibali perfetto quello che affronta le salite e le discese della frazione forse più difficile, per quanto breve, dell’ultima settimana. Il siciliano resta un po’ isolato nel finale, senza compagni di squadra, ma non si scompone –

Anzi, a 5 km dall’arrivo, la maglia gialla parte, sferra due attacchi a pochi metri l’uno dall’altro e sbriciola le resistenze di Valverde e Pinot. A resistergli, con tanta fatica, è solo il sorprendente francese Peraud –

Nibali taglia il traguardo della 17esima tappa in terza posizione, dietro Majka e Visconti, e conquista così altri 50” di vantaggio sugli immediati rivali. Poi c’è questa scena, diventata felicemente un’abitudine –

La stoffa del campione si vede nei dettagli e si vede nella grandezza. Nibali la mostra nella 18esima frazione. Prima supera il Tourmalet alla grande, poi si lancia in un attacco nella salita finale, con 11 km ancora da correre -

E' un attacco coraggioso per la maglia gialla, cui bastava controllare gli avversari, forte di un vantaggio di oltre 6' in classifica. Ma Nibali vuole la vittoria, suda, soffre, fatica per averla -

Il premio è il quarto meraviglioso sigillo di questo suo Tour trionfale. Arriva su una delle salite più dure dei Pirenei e val bene una bella linguaccia prima dell'arrivo -

Nibali esulta poi indicando il cuore e lo sponsor. Spiegherà dopo l'arrivo che era una vittoria per la squadra e per il lavoro dei suoi gregari -