Non perderti dirette, news e highlights
Arrow-link
Arrow-link

Mondiali di ciclismo, vince Pogacar. La classifica finale

©IPA/Fotogramma

Bis iridato di Tadej Pogacar. Lo sloveno si riscatta dalla delusione a cronometro e domina la prova in linea a Kigali, chiudendo in trionfo i primi Mondiali della storia in Africa. Scattato sul Mont Kigali a 104 km dal traguardo, si scrolla di dosso Del Toro ai -65 e chiude a braccia alzate in solitaria. Argento belga con Evenepoel, penalizzato da un doppio cambio della bici. Terzo l'irlandese Healy, Ciccone chiude 6°

IL SUCCESSO DI LORENZO FINN NELL'UNDER 23

Pogacar "stupor mundi" : il commento al Mondiale su Sky Sport Insider

Tadej Pogacar stupor mundi

Tadej Pogacar stupor mundi

Vai al contenuto

Pogacar premiato sul podio. E la sua medaglia d'oro in questa foto sembra quasi irradiarsi di luce divina

Pogacar medaglia

Sono 30 i corridori arrivati al traguardo, ultimo l'eritreo Amanuel Gebreigzabhier, una bella soddisfazione nel primo Mondiale corso in Africa

Le parole di Pogacar

Lo sloveno commenta così il suo successo: "Speravo di andare avanti il più possibile con Ayuso e Del Toro, ma entrambi hanno avuto dei problemi e sono rimasto da solo prima del previsto, dovendo combattere solo con me stesso. Le salite erano dure, le energie si stavano riducendo giro dopo giro ma sono riuscito a gestirle. Questa settimana in Africa è stata incredibile, un grande successo"

L'albo d'oro dei Mondiali

Pogacar e la Slovenia salgono a quota due

Mondiali di ciclismo, l'albo d'oro

Mondiali di ciclismo, l'albo d'oro

Vai al contenuto

I festeggiamenti di Pogacar

Non può mancare l'abbraccio con la compagna e collega Urska Zigart

La top 10 del Mondiale 2025

1) Tadej Pogacar (Slovenia) in 6:21:20

2) Remco Evenepoel (Belgio) +1'28''

3) Ben Healy (Irlanda) +2'16''

4) Mattias Skjelmose (Danimarca) +2'53''

5) Tom Skujins (Lettonia) +6'41''

6) Giulio Ciccone (Italia) +6'47''

7) Isaac Del Toro (Messico) - S.T.

8) Juan Ayuso (Spagna) - S.T.

9) Afonso Eulalio (Portogallo) - S.T.

10) Thomas Pidcock (Gran Bretagna) + 9'05''

Il miglior Italiano è Ciccone, sesto

Il capitano azzurro dietro a Skjelmose e Skujins. Un buon risultato, anche se per tutta la durata della gara non è stato in grado di inserirsi nella lotta per le medaglie

Pogacar festeggia il Mondiale, Evenepoel invece è delusissimo nonostante l'argento: è a terra in lacrime, voleva la vittoria anche nella prova in linea oltre a quella nella crono

La UAE Team Emirates, la sua squadra, celebra così Pogacar

Healy medaglia di bronzo

Terzo posto per l'Irlanda a 2'15'' da Pogacar, primo podio per il Paese a 36 anni dall'ultima volta

Evenepoel conquista la medaglia d'argento

Il belga secondo sul traguardo a 1'30'' da Pogacar

statistiche

Pogacar è il primo corridore nella storia a finire sul podio per tre edizioni di fila del Tour de France e del Mondiale

statistiche

17^ vittoria in stagione

Sono 105 in carriera

Tadej Pogacar è campione del mondo

Lo sloveno bissa il successo dello scorso anno a Zurigo! Un fenomeno clamoroso

Pogacar

Inizia l'ultimo km

Passerella per Pogacar

2 km al traguardo

- Pogacar in testa 

- Evenepoel a 1'30''

- Healy a 2'30''

- Skjelmose a 2'50''

Le posizioni del podio (e la medaglia di legno) sono già cristallizzate 

2,5 km al traguardo

Ultimo passaggio di Pogacar sulla Cote de Kimihurura, ultime pedalate, ultimi sforzi, ultimi applausi dal pubblico

Healy scatta verso il bronzo

Appiedato il danese Skjlelmose, l'irlandese si avvia verso una prestigiosa medaglia di bronzo

Uno dei momenti più eccitanti della corsa, la salita sul pavè del Mur de Kigali

A 7 km dal traguardo, con 1'30'' su Evenepoel, anche Pogacar sembra tirare il fiato per un attimo. Ma solo per un attimo

10 km al traguardo

Pogacar lo scorso anno era scattato a 100 km dalla fine, quest'anno a 104. Lo sloveno è ripetitivo nella sua straordinarietà

Evenepoel a 1'25'' da Pogacar e con oltre 30'' su Healy-Skjelmose. Dopo l'oro a cronometro, il belga è prossimo a conquistare anche l'argento nella prova in linea. Un grande Mondiale per il futuro corridore della Red Bull Bora Hansgrohe

Il pubblico di Kigali scandisce il ritmo di Pogacar: suona la campana dell'ultimo giro, 15 km al traguardo

Pogacar ed Evenepoel sono separati da 1'13'' a 16 km dal termine della corsa. Il belga invece ha 20'' su Healy e Skjelmose

Scatto di Evenepoel

Il belga vuole chiudere il discorso medaglia, Healy e Skjelmose non rispondono

Pogacar quasi sul traguardo, manca poco più di un giro allo sloveno per ripassare sullo stesso punto a braccia alzate

Ruanda

25 km al traguardo

Pogacar con 1'20'' sul gruppetto Evenepoel e 3'55'' su quello Pidcock. Lo sloveno vicino all'ennesimo capolavoro della stagione e della carriera

Mancano 30 km al traguardo

Due giri alla fine per Pogacar, inseguitori sprofondati a 1'20''. Anche Evenepoel sembra essersi placato, consapevole ora di dover lottare con Healy e Skjelmose, due avversari scomodi, per l'argento

Pidcock e Hindley ormai hanno tirato i remi in barca, si trovano a quasi 1'30'' dagli ex compagni di fuga. Sono stati rivali per il podio alla Vuelta, oggi nessuno dei due dovrebbe riuscire a centrarlo 

Impressionante la continuità di Pogacar, sta pedalando da solo da 30 km e non ha mai perso nulla rispetto agli inseguitori. Ancora 1' sul terzetto Evenepoel-Skjelmose-Healy

Evenepoel, Skjelmose e Healy, chi di loro rimarrà senza medaglia?

Evenepoel ha preso da tempo il comando delle operazioni tra gli inseguitori e praticamente non ha dato mai un cambio. Chissà, se non avesse dovuto cambiare due volte la bici, cosa sarebbe stato in grado di combinare. Va detto però che il primo scatto di Pogacar, che lo ha colto impreparato, è avvenuto molto tempo prima dei suoi cambi di mezzo

Hindley perde contatto nel gruppetto Evenepoel, anche Pidcock sembra in leggera flessione

47 km al traguardo

Pogacar mantiene sui 5 inseguitori un vantaggio che si aggira attorno al minuto. Dietro potrebbero anche collaborare per tentare di riprenderlo, ma lo sloveno appare in una delle sue giornate migliori

Un uomo solo al comando

Tadej Pogacar verso il secondo Mondiale consecutivo, suo e della Slovenia

Pigi

In cinque (+2) per l'argento (e il bronzo)

Evenepoel (Belgio), Healy (Irlanda), Skjelmose (Danimarca), Pidcock (Gran Bretagna), Hindley (Australia) sono a 1 minuto da Pogacar, a 1'25'' invece la coppia Ayuso (Spagna)-Seixas (Francia)

Del Toro perde quota

Il messicano è stato l'unico a rispondere al primo attacco di Pogacar sul Mont Kigali, ma ora sta forse scontando la fatica spesa. Raggiunto dagli inseguitori, non è poi riuscito a tenere il nuovo ritmo imposto da Evenepoel

Che rimonta di Evenepoel!

Era finito molto indietro a causa di un cambio bici di troppo, ma da diversi km sta pedalando a un ritmo folle per cercare di conquistare almeno l'argento. Con lui Healy, Skjelmose, Pidcock e Hindley. Il francese Seixas tenta di riprenderli, Ciccone non tiene il passo

Cartoline della gara di Kigali

Del Toro raggiunto dai primi inseguitori

Honore, Sivakov e Healy riprendono il messicano

65 km al traguardo: Pogacar "vede" il bis

Lo sloveno sta costruendo un nuovo capolavoro, Del Toro non si mette a inseguirlo ma rifiata, consapevole di non dover sprecare energie perché deve lottare per argento e bronzo

Pogacar scatta!

Del Toro stavolta non ce la fa a tenerlo

70 km al traguardo

Honore (Danimarca), Sivakov (Francia) e Healy (Irlanda) si lanciano all'inseguimento di Pogacar e Del Toro (40 secondi). Un altro gruppo dove ci sono gli azzurri Ciccone e Bagioli si trova a 1 minuto, Evenepoel a 1'20''

Evenepoel cambia ancora bici

Il belga sembrava essersi ritirato dopo aver accostato la bici a bordo strada. Invece ne ha cambiata un'altra, ma ha perso molto tempo e ha compromesso ancora di più la sua gara. Non solo la vittoria, anche il podio rischia di diventare proibitivo

Ci sono 5 azzurri tra gli inseguitori

Un nutrito drappello di italiani nel gruppo che insegue i primi due a 46 secondi: Ciccone, Bagioli, Frigo, Masnada e Garofoli

Del Toro non molla

Il messicano digrigna i denti e riesce a tenere la ruota del campione del mondo in carica

Pogacar stacca Del Toro

Senza accelerazioni, ma col suo ritmo, lo sloveno prova a mettere in crisi il giovane compagno di squadra alla UAE Emirates

Una bellissima foto che immortala Isaac Del Toro e Padej Pogacar sul Mur de Kigali. Lo sloveno voltato, probabilmente per controllare dove fosse Ayuso, che si era staccato da poco. E quante persone a incoraggiare i corridori!

Pogacar Del Toro

80 km al traguardo

Pogacar e Del Toro proseguono insieme e si danno cambi regolari, inseguitori numerosi e lontani ancora 50 secondi

Evenepoel cambia bici

Distacco tra duo di testa e inseguitori di circa 50 secondi

Si rientra sul circuito di Kigali

Si devono ora percorrere gli ultimi 6 giri, lunghi circa 15 km 

93 km al traguardo

Pogacar e Del Toro alla testa della corsa, a 47 secondi un drappello di inseguitori che comprende Roglic, Ayuso, Carapaz, Hindley e Ciccone, a 57'' invece un altro gruppo più corposo con Evenepoel e altri azzurri come Bagioli e Frigo

Ayuso in difficoltà sul Mur

Del Toro accelera, Pogacar gli risponde. Lo spagnolo invece rischia di essere risucchiato dagli inseguitori

Corridori sul Mur de Kigali

Tratto di 400 metri all’11% di pendenza e sul pavè

Alle spalle del trio di testa, una dozzina di corridori prova a riportarsi in avanti. Lo trascina Carapaz, c'è anche Giulio Ciccone

In testa Pogacar e Ayuso!

E sta arrivando anche Isaac Del Toro, per un terzetto di testa targato tutto UAE Emirates!

Bernard già ripreso!

Con un'accelerazione, Pogacar ha già ripreso il francese. Dietro di lui un ottimo Ayuso

Evenepoel non risponde all'attacco di Pogacar

Lo sloveno vuole far esplodere già la corsa! Gli tiene testa solo Ayuso

Pogacar allunga

Novak ha finito il suo lavoro, il campione del mondo è rimasto in testa da solo

Sotto il minuto il vantaggio di Bernard sul gruppo, comandato dal duo sloveno Novak-Pogacar

Pogacar, Evenepoel, Ayuso, Del Toro, si vedono anche Carapaz e Healy. I big iniziano a marcarsi stretto

Si muove la Slovenia in gruppo

Pogacar è in terza posizione, Novak fa l'andatura: scatterà a 100 km dal traguardo come lo scorso anno?

Bernard resta da solo in testa!

Dopo Oliveira, anche Foldager non riesce più a tenere il passo del francese della Lidl-Trek

In crisi Sobrero e Fortunato

Saltano anche le prime pedine per l'Italia sulla prima ascesa verso il Mont Kigali. Sorprende il cedimento così presto di Fortunato, miglior scalatore all'ultimo Giro d'Italia

Bernard (Francia), Foldager (Danimarca) e Oliveira (Portogallo) conservano 1'40'' sul gruppo, tirato in questo momento dagli Stati Uniti

Comincia il Mont de Kigali

Si tratta della vetta più dura della corsa: 5,9 km di lunghezza al 6,9%, punte che arrivano al 20% e altitudine di 1771 metri, la più alta raggiunta in gara

Bandiere del Ruanda e tante persone per strada ad accogliere il transito del Mondiale

ciclista

Anche fuori da Kigali, sono tantissime le persone che stanno assistendo al passaggio della corsa. Una vera e propria fiumana spinta dalla passione per le due ruote e dall'eccezionalità dell'evento, i corridori più forti al mondo per la prima volta in Africa a giocarsi il Mondiale

La carovana è uscita dal centro di Kigali per spostarsi in periferia, dove si affronteranno in sequenza la Cote de Peage, il Mont Kigali e il Mur de Kigali

L'azione di Foldager, Bernard e Oliveira ha contribuito ad aumentare di nuovo il vantaggio sul gruppo, ora di nuovo sui 2 minuti 

Anche Huising molla

Foldager, Bernard e Oliveira sono rimasti in vetta alla corsa

Si spezza la fuga

Davanti sono rimasti solo in quattro: Oliveira, Bernard, Huising e Foldager

Il gruppo accelera, 1'30'' circa dai fuggitivi, probabile che tra il Mont Kigali e il Mur de Kigali la corsa possa accendersi definitivamente 

La testa della corsa

I sette corridori che ne fanno parte:

 - Anders Foldager (Danimarca)

- Julien Bernard (Francia)

- Menno Huising (Olanda)

- Raul Garcia Pierna (Spagna)

- Ivo Oliveira (Portogallo)

- Fabio Christen (Svizzera)

- Marius Mayrhofer (Germania)

Corridori impegnati di nuovo sul Cote de Kimihurura, altura presente lungo il circuito iniziale e finale, resa ancora più complicata dalla presenza a terra del ciottolato

135 km al traguardo

Ora il distacco tra gruppo e battistrada si è attestato sui 2'02''

Luke Lamperti per gli Stati Uniti si stacca, la nazionale a stelle e strisce vuole puntare su Quinn Simmons

La Slovenia perde pezzi

Dopo aver lavorato a lungo per la squadra in questo avvio di gara, Matevz Govekar, Jaka Primozič e Matic Zumer alzano bandiera bianca

Il gruppo inizia a riavvicinarsi sul serio alla fuga? Distacco ora di poco superiore ai 2 minuti

Ancora un po' di circuito prima di sconfinare verso il Mont Kigali e il Mur de Kigali, vette che potrebbero smuovere la situazione con i primi attacchi tra le nazioni e i corridori indiziati per la vittoria

150 km al traguardo

Momento di rifornimento per i corridori, quasi la metà del tragitto previsto è stata percorsa. Fuga con 2'40'' sul gruppo

Gli uomini della Slovenia si stanno riportando in testa al gruppo, anche se l'iniziativa di tirare viene lasciata ancora al Belgio

I sette fuggitivi

Danimarca, Portogallo, Spagna, Svizzera, Germania, Francia e Olanda le nazionali rappresentate, tutte europee

Sosta in bagno anche per Evenepoel dopo quella di Pogacar

Dopo un altro giro del circuito, distacco più o meno immutato tra fuga e gruppo, attorno ai 2'30''

Ora in testa al gruppo solo corridori del Belgio, non più della Slovenia. Forse, dopo il momento precedente in cui Pogacar si è dovuto fermare e poi rientrare, c'è la necessità di rallentare il ritmo per non dispedere energie

Non un momento positivo per la Germania: dopo il ritiro di Engelhardt, Zimmermann arranca sulla bici dopo essersi staccato dal gruppo

Chiacchierano Tadej Pogacar e Biniam Girmay, la più grande stella del ciclismo eritreo e africano, maglia verde al Tour de France 2024. Difficile però per lui entrare nella lotta per le medaglie

Pogacar

Pogacar è rientrato in gruppo

Ritiro per Luke Plapp

Perde una pedina anche l'Australia, un uomo in meno per aiutare Hindley e Vine alla ricerca di una medaglia

Attardato Pogacar

Lo sloveno sta rientrando in gruppo, scortato dai gregari Mohoric e Novak. Probabile si sia trattato di un pit-stop per necessità fisiologiche

La fuga ha chiuso un altro giro del circuito, seguita dal gruppo a 2'25''

L'assolo di Pogacar nel 2024

Lo scorso anno lo sloveno è scattato da solo a 100 km dal traguardo per vincere il suo primo Mondiale. Tenterà un'impresa simile anche oggi? Difficile, data la natura del percorso, e uno stato di forma non apparso ottimale durante la crono

Ritiro nella Germania, out Felix Engelhardt

180 km al traguardo

Il gruppo continua a recuperare qualcosina ai battistrada, ora con 2'30'' di vantaggio

In questo momento è Ivo Oliveira a tirare la fuga, dietro invece la divisa verde della Slovenia e quella azzurra del Belgio trainano il gruppo. La nazionale di Evenepoel però ha perso van Wilder, ritirato dopo una caduta

185 km al traguardo

Torna a rosicchiare qualcosa il gruppo, ora a 2'35'' dalla fuga. Fase interlocutoria della corsa dopo i fuochi d'artificio iniziali 

Un'altra panoramica del numeroso pubblico che assiste alla corsa a Kigali

Mondiale

Nel gruppo l'andatura è sempre dettata dal Belgio e dalla Slovenia

Problemi alla catena per il belga Victor Campenaerts

La fuga aggiunge secondi al suo vantaggio, ora registrato a 3'14''

Le ultime volte dell'Italia

Nella prova in linea maschile élite, gli azzurri non salgono sul podio dal 2019, quando Matteo Trentin conquistò l'argento alle spalle del danese Mads Pedersen nel Regno Unito. L'ultimo oro invece è quello casalingo a Varese, nel 2008, con Alessandro Ballan

200 km al traguardo

La fuga a 7 (Oliveira, Garcia Pierna, Mayrhofer, F. Christen, Bernard, Huising, Foldager) procede spedita, tanto da aver aumentato il vantaggio sul plotone fino ai 3 minuti

Nuovi ritiri, ce ne sono stati già diversi: Ognjen Ilic per la Serbia e Louis Barrè per la Francia gli ultimi. Nuova perdita per i blues dopo quella precoce di Alaphilippe

Si aggiungono "vittime" per la caduta precedente

Oltre a Soler,  hanno alzato bandiera bianca anche Ilan van Wilder (Belgio) e Bijoern Koerdt (Gran Bretagna). Un gregario in meno per Ayuso, Evenepoel e Pidcock, anche se Soler avrebbe potuto recitare anche il ruolo da protagonista per la Spagna. Van Wilder invece aveva conquistato già il bronzo nella cronometro dietro proprio Evenepoel e Vine

Si mette in evidenza Manizabayo

Prova a strappare gli applausi del suo pubblico il corridore ruandese Eric Manizabayo, che da diversi km ha qualche metro e secondo di vantaggio sul gruppo

210 km al traguardo

Si attesta sempre sui 2 minuti il distacco tra la fuga e il gruppo

Si ritira Marc Soler

Dopo la Francia, anche la Spagna perde una pedina preziosa. Il corridore della UAE Emirates abbandona a causa della caduta precedente. Nell'ultima Vuelta aveva vinto una tappa e rientrava tra i possibili outsider per il podio

Marc Soler (Spagna) e Ilan van Wilder (Belgio, terzo nella prova a cronometro) sembrano essere davvero doloranti. A quanto pare è stata una classica caduta da distrazione in mezzo al gruppo. Nessun italiano coinvolto

Caduta nel gruppo!

Ci sono 5/6 corridori a terra, alcuni particolarmente doloranti

Foratura per Hindley

L'australiano, vincitore del Giro d'Italia nel 2022 e 4° all'ultima Vuelta, può essere una scheggia impazzita della corsa. Risolto il problema, è ripartito senza problemi

Raul Garcia Pierna raggiunge la fuga

Apprezzabile l'azione dello spagnolo, che praticamente da solo ha ripreso i sei uomini davanti

Chi c'è in fuga (e chi sta per arrivare)

Una ripassata ai sei/sette corridori che si sono presi l'onere di entrare nella fuga di giornata:

- Ivo Oliveira (Portogallo)

- Fabio Christen (Svizzera)

- Julien Bernard (Francia)

- Menno Huising (Olanda)

- Marius Mayrhofer (Germania)

- Anders Foldager (Danimarca)

A pochi secondi di distanza si trova Raul Garcia Pierna (Spagna), prossimo a rientrare sui battistrada da inizio gara 

Le strade in festa di Kigali accolgono il passaggio degli aspiranti campioni del mondo

Mondiale

Terzo ritiro

Dopo Alaphilippe (Francia) e Jalloh (Sierra Leone), out anche Mauro Alfredo (Sao Tomé e Principe) 

Altro ritiro

Ibrahim Jalloh della Sierra Leone si arrende alla fatica 

230 km al traguardo

La situazione in gara sembra essersi di nuovo normalizzata:

- Fuga a 6 in testa (Christen, Bernard, OIiveira, Huising, Foldager e Mayrhofer)

- Inseguitore, Raul Garcia Pierna, a 48''

- Gruppo a 1'57''. Dopo la fase precedente con molti scatti e un frazionamento, i corridori sono tornati a pedalare su ritmi più tranquilli per non sprecare subito energie

Il ritiro di Alaphilippe

Aveva provato a scuotere il gruppo con qualche accelerazione, ma alla fine il campione del mondo francese nel 2020 e nel 2021 si è trovato in coda e ha capito di non poter continuare

Da sottolineare la bella cornice di pubblico, tante persone lungo le strade del circuito iniziale (e finale)

Pidcock resta arretrato, l'alfiere della Gran Bretagna è arrivato 3° nell'ultima Vuelta

Ritmi altissimi in questo avvio

Nonostante il percorso sia lungo e duro, i corridori hanno già impostato la corsa su ritmi alti e con tanti scatti e contro-scatti. La fuga ha già meno di un minuto di vantaggio

Alle spalle di Garcia Pierna, il gruppo sembra essersi ricompattato 

Raul Garcia Pierna accelera

Le accelerazioni in gruppo hanno causato la riduzione dello svantaggio dalla fuga (1'15''). Raul Garcia Pierna invece è a 1'05'', con 10'' di vantaggio sugli altri corridori

Gruppo già spezzato

Le altitudini del circuito mettono alla prova i corridori. Dopo uno scattino, Alaphilippe sembra già aver esaurito la benzina. Ora Raul Garcia Pierna (Spagna) prova a guadagnare metri

In gruppo Alaphilippe (Francia) prova ad aumentare il ritmo. Gli rispondono Belgio e Slovenia, chiaramente con la volontà di controllare la situazione per i loro capitani Evenepoel e Pogacar

245 km al traguardo

Ricordiamo chi sono i sei fuggitivi (ora con 1'40'' sul gruppo):

- Ivo Oliveira (Portogallo)

- Julien Bernard (Francia)

- Fabio Christen (Svizzera)

- Menno Huising (Olanda)

- Anders Foldager (Danimarca)

- Marius Mayrhofer (Germania)

Un inseguitore a sorpresa

Tra i fuggitivi e il gruppo viene segnalato Tegsh-Bayar Batsaikhan (Mongolia), a circa 1'20'' dai primi. Riuscirà a ricongiursi con gli altri? 

La fuga prende quota (e un uomo in più)

Bernard ha raggiunto Oliveira, Mayrhofer, Huising, Christen e Foldager. I sei uomini in testa hanno ora quasi 2 minuti sul gruppo a 250 km dal traguardo

Il Mur de Kigali attende i corridori

Tante vette lungo il percorso odierno, il Mur de Kigali è di sicuro la più dura 

Concluso il primo giro del circuito

Il tempo registrato dai primi è di 18'40''

255 km al traguardo

Ora la fuga ha quasi 1 minuto sul gruppo, Bernard insegue a 20 secondi

Julien Bernard (Francia) prova a raggiungere i cinque battistrada, in questo momento si affronta un tratto in ciottolato

Il gruppo non lascia andare la fuga e continua a spingere, appena 20 secondi di distacco dalla testa della corsa 

Cinque corridori in fuga

In questo momento la vetta della corsa vede Ivo Oliveira (Portogallo), Marius Mayrhofer (Germania), Menno Huising (Olanda), Fabio Christen (Svizzera) e Anders Foldager (Danimarca)

Tutti i partecipanti della corsa

Ecco tutti i 165 corridori che possono aspirare a diventare campioni del mondo

C'è subito un tentativo di fuga

Un singolo corridore prova subito ad allungare sul gruppo

Partiti!

La prova mondiale in linea elite maschile è iniziata!

A breve si parte

Corridori in postazione...

Il Super Mondiale 2031 in Trentino

Una grande notizia per lo sport italiano. È stata ufficializzato il "Super Mondiale" 2031 al Trentino: strada e pista insieme, con l'utilizzo del velodromo veneto di Spresiano. "Abbiamo presentato un dossier di qualità che nasce da lontano e che vuole coinvolgere gran parte della provincia, per un evento che vuole mostrare a tutto il mondo le bellezze e le capacità organizzative del Trentino", le parole del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti

Ciclismo, il 'Super Mondiale' 2031 in Trentino

Ciclismo, il 'Super Mondiale' 2031 in Trentino

Vai al contenuto

Ieri l'argento di Chantal Pegolo nella prova juniores donne

Grandissima prova della azzurre nella gara in linea juniores ai Mondiali di ciclismo in corso a Kigali in Ruanda: Chantal Pegolo conquista un argento spettacolare al termine di una prova durissima. Oro alla spagnola Ostiz Taco, bronzo alla svizzera Grossman. La gara delle azzurre impreziosita anche dal quinto posto di Giada Silo. Il racconto della corsa al link

Mondiali, Chantal Pegolo argento juniores

Mondiali, Chantal Pegolo argento juniores

Vai al contenuto

Le caratteristiche del percorso

Si parte affrontando nove volte un circuito di 13,6 km. Al suo internogli strappi del Côte de Kigali Golf (800 metri all’8,1% con punte massime del 14%) e della Côte de Kimihurura (1,3 km al 6,3% in ciottolato). Ci si sposta poi verso un altro, difficile tratto con tripla ascesa alla Côte de Péage (1,8 km al 5,9%), al Mont Kigali (5,9 km al 6,9%, punte che arrivano al 20% e altitudine di 1771 metri, la più alta raggiunta nella gara) e sul Mur de Kigali (400 metri all’11% con l'ulteriore ostacolo del pavè, tanto per non farsi mancare nulla). Infine si torna sul circuito iniziale, allungato a 15 km e da percorrere altre sei volte, comprese le vette già citate.

Mondiali di ciclismo, il difficile percorso delle gara élite maschile

Mondiali di ciclismo, il difficile percorso delle gara élite maschile

Vai al contenuto

Ieri il mondiale femminile: sorpresa Vallieres, delusione per le big

La canadese Vallieres Mill vince a sorpresa il Mondiale elite femminile 2025 davanti alla neozelandese Fisher-Black e alla spagnola Garcia Canellas. Le big si sono marcate e non hanno saputo rispondere agli attacchi, annullandosi a vicenda. Longo Borghini chiude quindicesima. Vollering settima, Ferrand-Prévot sedicesima. Barbara Malcotti, dopo una grande prova al servizio della squadra, 18^

Vallieres vince a sorpresa il Mondiale femminile

Vallieres vince a sorpresa il Mondiale femminile

Vai al contenuto

Intanto l'Italia spera per il futuro con Finn

Venerdì il capolavoro di Finn, che trionfa nella prova in linea Under 23 ai Mondiali di ciclismo. Dopo aver vinto il titolo iridato tra gli juniores nel 2024 a Zurigo, l'azzurro classe 2006 si conferma su strada staccando lo svizzero Jan Huber a 6 km dal traguardo. Primo oro per l'Italia del ciclismo in Rwanda. Lorenzo diventa il più giovane iridato di sempre in linea tra gli U23 a 18 anni e 281 giorni: "È stato qualcosa di irreale". Il racconto della corsa

Prova in linea U23, Finn show: è medaglia d'oro!

Prova in linea U23, Finn show: è medaglia d'oro!

Vai al contenuto

Pogacar: "Mi aspetto molto dalle mie gambe". E su Evenepoel...

"Mi aspetto molto dalle mie gambe domenica, possiamo essere considerati tra i principali favoriti. Una cosa che mi ha colpito molto è stata la gente del posto in bici: ho incontrato tantissime persone in bicicletta, tutte bici semplici, ma pedalavano". A dirlo è Tadej Pogacar, alla caccia del bis in Ruanda, nella prima volta africana al Mondiale di ciclismo."Se sarà rivincita su Evenepoel? Probabilmente pure Remco voleva chiudere un cerchio, perché a sua volta era stato sorpassato da Vingegaard nella cronoscalata del Tour. Chissà, magari domenica toccherà a me togliermi quel feeling di quando qualcuno ti supera in una crono, certamente non è piacevole"

Pogacar tra aspettative, la crono di Evenepoel e l'atmosfera in Ruanda

Pogacar tra aspettative, la crono di Evenepoel e l'atmosfera in Ruanda

Vai al contenuto

L'altimetria del percorso

L'altimetria

Il circuito di Kigali

Il percorso del Mondiale 2025

Sarà il Mondiale più duro di sempre?

Il percorso della prova in linea maschile degli élite si annuncia come uno dei più duri di sempre: 267,5 km su un circuito di 15 km e con un dislivello complessivo di 5.475 metri, record assoluto in una rassegna iridata. Si aggiunga inoltre che la corsa sul tracciato di Kigali si svolgerà a un’altitudine tra i 1473 e i 1493 metri. Vedremo se questo Mondiale ruberà lo scettro di più duro (e tra i più epici) di sempre a quello di Sallanches nel 1980, quando a trionfare fu il ‘Tasso’ Bernard Hinault davanti all’azzurro Gianbattista Baronchelli e allo spagnolo Juan Fernández Martín: 7h32’16” il tempo del vincitore, solo 15 arrivati sui 153 partenti. E altri due azzurri in top ten: Miro Panizza (4°) e Giovanni Battaglin (10°).

La squadra azzurra:

Marco Frigo, Gianmarco Garofoli, Fausto Masnada, Mattia Cattaneo, Lorenzo Fortunato, Andre Bagioli, Giulio Ciccone, Matteo Sobrero

Giulio Ciccone il capitano azzurro

Gli azzurri del Ct Marco Villa puntano su Giulio Ciccone, capitano unico dopo il forfai per febbre dell'altra possibile punta Giulio Pellizzari. Ciccone ha vinto, quest’anno, la prima tappa del Tour of the Alps (il 21 aprile a San Lorenzo Dorsino). E, in agosto, al rientro dopo il ritiro per caduta a Nova Gorica al Giro d’Italia, la prestigiosa Clásica di San Sebastián (il 2), la tappa non banale di Lagunas de Neila (il 9) alla Vuelta a Burgos, sfiorato il successo a Limone Piemonte (il 24) nella seconda frazione della Vuelta a España. Infine, dopo 144 km in fuga, ha chiuso ottavo nella penultima, sull’arrivo terribile e vertiginoso della Bola del Mundo. Il terzo posto al Lombardia dello scorso anno, alle spalle dell’alieno Tadej Pogačar e di Remco Evenepoel, e il secondo nella Liegi-Bastogne-Liegi dello scorso 27 aprile, ancora dietro il fenomeno sloveno, hanno dimostrato che nelle corse di un giorno dal percorso durissimo l’abruzzese può dire la sua almeno per il podio.

Attenzione agli outsider

Sono diversi i corridori arrivati a questo mondiale in grande stato di forma: Juan Ayuso per la Spagna; Isaac Del Toro per il Messico (in settembre 4 vittorie ‘italiane’ in una settimana fra GP Industria & Artigianato, Giro di Toscana, Coppa Sabatini e Trofeo Matteotti), che però dispone di una selezione ridotta al minimo; il redivivo Julian Alaphilippe per la Francia, primo al Québec (1606 giorni dopo la sua ultima vittoria World Tour) e occhio ai suoi compagni Valentin Paret-Peintre (vincitore sul Ventoux quest’anno alla Grande Boucle) e al 18enne Paul Seixas, fresco trionfatore al Tour de l’Avenir, e Grande Speranza Gialla per il ciclismo d’oltralpe lanciata subito tra i grandi (correrà anche il durissimo Europeo, il 5 ottobre in Limburgo). E poi il sempre combattivo Ben Healy (secondo dietro VPP sul Monte Calvo) per l’Irlanda. Tom Pidcock (straordinario terzo alla Vuelta, suo primo podio in un grande giro) per la Gran Bretagna. L’imprevedibile Quinn Simmons per gli Usa. Jai Hindley (capitano di Pellizzari e 4° alla Vuelta) e Jay Vine (due tappe più la cronosquadre e maglia a pois alla Vuelta e argento nella crono mondiale) per l’Australia (che ha una formazione niente male). Infine il colombiano Egan Bernal che qualche segnale di gran ritorno l’ha dato

Caccia a Pogacar: Evenepoel lancia la sfida

Il favorito numero uno resta sempre Tadej Pogacar. Anche se Remco Evenepoel ha lanciato il guanto di sfida già dalla prova a cronometro, con un successo mostruoso e un sorpasso proprio ai danni dello sloveno

Oggi il grande giorno della prova in linea maschile

Buongiorno!

Oggi è il grande giorno della prova in linea maschile che chiuderà i Mondiali di ciclismo in Ruanda. Il percorso di Kigali si preannuncia durissimo. Qui tutti gli aggiornamenti live, buon Mondiale a tutti!

CICLISMO: ALTRE NEWS