LA FOTOGALLERY. Zero vittorie in stagione, tre gare consecutive giù dal podio, il sorpasso subito dalla Red Bull in classifica costruttori: il momento della Rossa è negativo. Ma, con talento e determinazione, a Maranello sanno come uscire dalle difficoltà
Non è la prima volta che la Ferrari vive un momento di difficoltà. Le Mercedes sono scappate, la Red Bull ha effettuato il temuto sorpasso e la Rossa è ora la terza forza del Mondiale. Accantonati, a meno di miracoli, i sogni iridati, a Maranello vogliono ripartire da Spa (28 agosto) per dare lustro a una stagione difficile. E per cominciare a pensare seriamente al 2017 con grandi ambizioni. Ecco da dove ripartirà la Scuderia del Cavallino Rampante -
1. LA GRINTA DI ARRIVABENE. "La Red Bull ha fatto dei miglioramenti, non ci si può nascondere, bisogna riconoscerli. Vorrà dire che adesso invece di un competitor, ne abbiamo due. Se volete che dica che mi arrendo, scordatevelo!". Bastano le parole del Team Principal dopo la Germania per motivare tutta la squadra -
2. IL MIGLIOR KIMI DEGLI ULTIMI ANNI. Da quando è tornato a Maranello nel 2014, non si era più visto un Raikkonen così aggressivo. L'ultimo pilota ad aver regalato il titolo alla Rossa nel 2007 ha talento ed esperienza da vendere. Quattro podi portano la sua firma, primo dei ferraristi nella classifica iridata -
3. IL TALENTO DI VETTEL. Seb ha commesso qualche piccolo errore in questa prima parte di stagione. Ma non bisogna dimenticare le tre vittorie della scorsa stagione, quando con una vettura inferiore, il quattro volte iridato dava fastidio alle Mercedes. E' un leader, la vittoria è nel suo Dna: bisogna solo avere pazienza -
4. LA NUOVA STRUTTURA ORIZZONTALE. Con la partenza di Allison e la promozione di Mattia Binotto, la struttura tecnica della Ferrari cambia e da piramidale diventa orizzontale. Tutti avranno più responsabilità nella costruzione della vettura, cercando di evidenziare l'eccellenza ingegneristica che già si trova all'interno del Team -
5. L'ECCELLENZA DEI MECCANICI. Spesso si parla della Scuderia Ferrari come di una famiglia, un gruppo di amici. Vero, ma il Team è soprattutto composto da professionisti invidiati da tutto il mondo. L'eccellenza del lavoro quotidiano non è mai mancata a Maranello -
6. RIPARTIRE DALLO SPIELBERG. In fin dei conti, fino al GP d'Austria, la Ferrari restava la seconda forza del Mondiale dietro l'aliena Mercedes, portando sempre almeno un pilota sul podio (ad eccezione di Montecarlo). La continuità dei risultati deve tornare ad essere una parte fondamentale della Ferrari -
7. MIGLIORARE IN POCO TEMPO? SI PUO' FARE. Basta vedere cosa è successo in Red Bull: dopo 6 gare, la Rossa era davanti alla rivale 121-112 in classifica costruttori. Oggi, dopo 12 GP, la situazione si è ribaltata: 256-242 per gli austriaci -
8. I TIFOSI E MONZA IN VISTA. Comunque vada, ogni circuito del mondo è sempre rosso di passione. I tifosi, che hanno aspettato in passato anche 21 anni per un titolo iridato (1979-2000), sono i primi a non mollare. E il prossimo 4 settembre c'è Monza, feudo e casa della Ferrari -
9. L'OTTIMISMO DI MARCHIONNE. In molti hanno criticato il Presidente della Ferrari, che qualche mese fa si diceva sicuro di poter vincere il titolo. Anche con le dichiarazioni delle ultime ore Marchionne, manager riconosciuto a livello mondiale, conferma che per motivare un gruppo serve pressione positiva e ottimismo. Soprattutto in una "Scuderia-famiglia" come quella di Maranello, dove vincere, così come alla Juventus, è "l'unica cosa che conta", parafrasando Giampiero Boniperti -
10. IL LAVORO A MARANELLO. Altro che vacanze. In queste quattro settimane si stop, in fabbrica ci sarà tanto da lavorare per tentare di tornare competitivi il prima possibile. I regolamenti sono molto stretti, con motore praticamente congelato e aerodinamica troppo vincolante, ma con sacrificio e determinazione, la SF16-H può tornare stabilmente nelle prime posizioni -