LA FOTOGALLERY. La carriera di Rosberg, che ha appena annunciato il ritiro dalle corse, è stata caratterizzata dall’antagonismo con Hamilton. I due erano amici e si combattono sin da bambini. Poi si sono contesi gli ultimi tre mondiali. E i rapporti si sono guastati
L'ormai ex pilota di Formula1 Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Parlare della carriera del primo è impossibile senza il secondo. I due erano amici. Si conoscono sin da bambini, quando correvano con i kart. Poi sono arrivati nel Circus. Nel 2014, però, l'amicizia e le pacche sulle spalle hanno lasciato posto ad un acceso antagonismo -
Fino a qualche anno fa Nico e Lewis erano considerati nel paddock due amici. Inevitabile per loro, entrambi nati nel 1985, che hanno condiviso le stesse esperienze sin da bambini -
A ben guardare Hamilton è sempre stato parte della carriera di Rosberg. E non solo per la comune esperienza sui kart, da piccoli. Qui, per esempio, è al termine del GP d'Australia del 2008. E' il primo podio di Nico. E con lui, due gradini più in su, c'è l'amico Lewis -
Nel 2013 Rosberg e Hamilton, pur combattendosi e guidando la stessa monoposto, non hanno mai permesso che la rivalità in pista intaccasse il loro rapporto d'amicizia decennale -
Hamilton e Rosberg sorridenti durante la stagione 2013. La Mercedes in quell'anno provò a giocarsi le sue possibilità. Ma la Red Bull di Vettel era di un'altro pianeta. L'impossibilità di competere davvero per il titolo, a ben guardare, ha preservato anche i rapporto tra Nico e Lewis -
Nel 2014, con la Mercedes padrona della F1, Rosberg e Hamilton vengono ai ferri corti perché tutti e due hanno la possibilità di diventare campioni del mondo. C'è un momento in cui la loro rivalità scoppia. E' il GP di Monaco del 2014. Succede tutto nelle qualifiche. Nico è momentaneamente in pole, Lewis sta per strappargliela, ma il tedesco va a sbattere (per qualcuno inspiegabilmente) e provoca la bandiera gialla. Morale: posizioni congelate. Hamilton non la prese bene -
Altro episodio che ha accresciuto la rivalità tra Rosberg e Hamilton. GP del Belgio del 2014. Durante un attacco, Nico tocca la Mercedes del compagno forando uno pneumatico e costringendo Lewis a una gara d'inseguimento. Seguirono polemiche, accuse e musi lunghi tra i due ex amici -
Anche nel GP degli Usa del 2015, quello in cui Hamilton è diventato iridato per la terza volta in carriera, ci sono state scintille tra i due piloti Mercedes. Ma ciò che dà il polso della situazione accade prima del podio. Hamilton lancia per scherzo un cappellino addosso a Rosberg. Il tedesco non la prende bene e tira il berretto di nuovo verso l'ex amico. C'eravamo tanto amati -
Anche nel 2016 non sono mancati episodi di accesa rivalità tra Rosberg e Hamilton. Come nel GP di Spagna, quando i due si toccano e finiscono subito fuori causa, regalando la vittoria a Verstappen -
Anche in Canada sono scintille tra Rosberg e Hamilton. I due si scontrano e Nico finisce lungo ad una curva. La tensione tra i due è ormai alle stelle -
Altro episodio che ha fatto crescere la tensione tra Nico e Lewis, nel GP d'Austria dello scorso 3 luglio. Ultimo giro al Red Bull Ring. Rosberg è primo davanti al compagno. Poco prima della bandiera a scacchi il britannico tocca il tedesco, che va fuori pista e scala in quarta posizione. Alla fine, doppietta saltata e disappunto (comprensibile) dei vertici della scuderia -
La freddezza tra Rosberg e Hamilton c'è stata persino nel GP di Abu Dhabi, quello che ha laureato Nico campione del mondo. Alla fine i due si sono abbracciati e complimentati. Ma l'amicizia, ormai, è un capitolo che appartiene al passato -
Ecco la lettera con cui Rosberg ha annunciato il ritiro dalla Formula 1. "In 25 anni di corse l’unico grande sogno, l’obiettivo, era diventare campione del mondo di Formula 1. Ho dovuto fare molti sacrifici per questo. Ma nonostante tutto il duro lavoro, la fatica, le rinunce, vincere il mondiale è sempre stato il mio obiettivo. Ora ci sono riuscito. Ho scalato la montagna, sono arrivato in cima e vi dico che ci si sente davvero bene. Provo grande gratitudine per tutti coloro che mi hanno sostenuto e hanno reso possibile la conquista di questo titolo" -
"Posso dirvi che questa stagione è stata dannatamente difficile. Dopo la grande delusione degli ultimi due anni, ho dato tutto come un matto. Non ho lasciato nulla di intentato. Le delusioni passate hanno avuto un impatto anche sulla mia famiglia. Ho rinunciato a tante cose per un grande obiettivo, tutto era subordinato al titolo. Quando ho vinto la gara a Suzuka, cioè quando il destino del titolo era nelle mie mani, è iniziata una grande pressione e ho iniziato a pensare al ritiro se fossi diventato campione del mondo. Domenica mattina ad Abu Dhabi sapevo che poteva essere la mia ultima gara e quella sensazione mi ha sgombrato la mente prima della partenza. E poi le luci si sono spente e sono stati i 55 giri più intensi della mia vita" -