La ricostruzione della gara di Vettel in Australia. Scattato dal terzo posto, ha chiuso quarto: un pit stop anticipato e la difficoltà con le gomme gialle. Poi un team radio: "Perché vado così piano?". Qui tutti i passaggi del suo GP all'Albert Park
Un pit stop anticipato e un team radio che sottolinea che qualcosa non va. Il primo GP della stagione di Sebastian Vettel con la Ferrari SF90 può essere sintetizzato così. Un quarto posto che, dopo tanta attesa e speranza, lascia l'amaro in bocca al team ed ai tifosi. Ma serve calma e ottimismo, del resto è solo la prima gara della stagione e il successo di Bottas (Mercedes) ha tutto il tempo per poter essere ribaltato a favore della Rossa. Di sicuro, però, a Maranello c'è da lavorare parecchio prima del secondo round in Bahrain per capire se i problemi di Melbourne hanno origine nella sola gestione delle gomme (gialle) o se c'è qualcosa di più. Alla partenza del GP Hamilton rallenta all’improvviso e Bottas lo passa. Leclerc quasi riesce a mettere la freccia su Verstappen, ma il ruota a ruota con Vettel gli impone di non azzardare e tenere il quinto posto. Hamilton davanti a Vettel, il tedesco si ferma presto per il primo e inaspettato pit stop; l’inglese fa altrettanto e subito dopo porta ai box la W10. E' forse il momento chiave della gara di Vettel che, complici problemi con le gomme evidenziati da lui stesso nel post gara, non è mai stato in lizza per la vittoria.
Giro 15, il pit stop di Vettel
Al termine del giro numero 15, Vettel è stato il primo dei piloti di testa ad effettuare la sosta: sulla SF90 sono state montate le gomme gialle e Seb è rientrato in 6^ posizione, alle spalle di Grosjean (Haas).
Giro 43, il team radio
Al giro 43, un altro episodio importante nella gara del ferrarista. Vettel non riesce a rendersi conto del perché il suo ritmo sia così lento e chiede via radio a Riccardo Adami, il suo ingegnere: "Perchè siamo così lenti?”. La risposta del muretto: "Al momento non lo sappiamo". A fine gara Vettel parlerà di problemi con le gomme, resta però un dubbio. Un dubbio che in Bahrain dovrà essere allontanato.
Ma cos'è successo a Seb?
Vettel ha fatto una domanda legittima via radio. Quello che preoccupa è piuttosto la risposta del team. Tra ipotesi e realtà, però, va sottolineata anche la criticità della pista. Nel 2018, in qualifica, il gap tra Mercedes e Ferrari era più o meno lo stesso di quest’anno, mentre in gara la Rossa vinse per una situazione strategica, favorita dall'ingresso della safety car. Il gap, ripetiamo, era comunque notevole. La pista dell’Albert Park non si sposa bene con le caratteristiche della Rossa perché predilige il grip longitudinale (frenata e trazione). La Ferrari, invece, dà il meglio nelle curve più veloci; c’è inoltre da considerare i problemi di set-up di sabato, mentre la Mercedes era più a suo oggi. In gara, invece, ci sono state oggettive differenze di velocità (secondo e terzo settore) e questa è una preoccupazione in più. Vettel va radio si è anche lamentato del turbo lag, ovvero del ritardo della risposta del turbo. Nel finale girava un secondo più lento e quindi un dubbio resta oltre a quanto detto sulle gomme. "Ci sono cose da capire, ma il potenziale Ferrari è superiore", ha spiegato il team principal Binotto. La prossima gara sarà un banco di prova importante.