Formula 1, non solo Gasly: piloti retrocessi o licenziati, i bocciati più famosi. FOTO
Saltato il sedile di Pierre Gasly, che concluderà il campionato 2019 con la Toro Rosso, Alexander Albon viene promosso in Red Bull al fianco di Max Verstappen. La scuderia austriaca è conosciuta per sfruttare la filiera di piloti che ha a disposizione e il francese è solo l'ultimo di una lunga serie di drivers che sono stati licenziati o retrocessi dal proprio team nel corso della stagione ancora in corso
Saltato il sedile di Pierre Gasly, che concluderà il campionato 2019 con la Toro Rosso, Alexander Albon viene promosso in Red Bull al fianco di Max Verstappen. La scuderia austriaca è conosciuta per sfruttare la filiera di piloti che ha a disposizione e il francese è solo l'ultimo di una lunga serie di drivers che sono stati licenziati o retrocessi dal proprio team nel corso della stagione ancora in corso
Daniil Kvyat debutta in Toro Rosso al GP d'Austria 2014 e con il suo nono posto strappa il primato del pilota più giovane ad andare a punti a Vettel. L'anno successivo la promozione in Red Bull. Dopo una rocambolesca partenza del GP di Russia 2016, il russo colpisce Vettel alla prima curva. Questo è il pretesto per degradarlo in Toro Rosso, lasciando campo libero a Verstappen, in sorprendente ascesa. Rimane nel team B fino al termine del 2017, per poi essere richiamato nel 2019, dopo una stagione in Ferrari in veste di collaudatore.
Kimi Raikkonen all’esordio in Rossa conquista subito il titolo Mondiale nel 2007. Ma nel 2009 la Ferrari è decisa a puntare maggiormente su Felipe Massa e i vertici di Maranello premono per dare spazio a Fernando Alonso, che sostituirà il finlandese dalla stagione successiva. “Lasciarla è stata una liberazione” commenterà Kimi in seguito al divorzio, seppur consensuale, con la Ferrari
Appiedato e sostituito da Romain Grosjean in Renault dopo il Gran Premio d’Ungheria del 2009, Nelson Piquet jr fa un annuncio che sconvolge il mondo della Formula 1. Afferma di aver ricevuto da Briatore, suo ex team principal, l’ordine di scuderia di incidentarsi in curva 17 durante il Gran Premio di Singapore del 2008. L’assenza della gru avrebbe permesso l’utilizzo della Safety Car e agevolato Fernando Alonso, suo compagno di squadra, a vincere la competizione
A seguito delle forti dichiarazioni di Nelson Piquet jr arriva la sentenza della FIA: Renault è costretta a due anni di stop dalle gare, mentre Flavio Briatore viene radiato dal mondo delle corse. Non sono incorsi in nessuna penalizzazione i due piloti Fernando Alonso e Piquet jr. Successivamente il tribunale per le grandi istanze di Parigi annulla la radiazione a Briatore non ritenendolo responsabile per la vicende del “crushgate” del GP di Singapore 2008
Sebastien Bourdais viene appiedato dalla Toro Rosso a seguito di risultati poco brillanti alla vigilia del Gran Premio di Germania 2009. Il direttore del team Tost afferma che il francese non ha rispettato gli obiettivi prefissati, preferendogli Alguersuari, terzo pilota della Red Bull
Dopo l'ennesimo errore con il ritiro nel GP d'Europa del 2007, volano parole pesanti tra Scott Speed e l’allora manager della Toro Rosso Franz Tost, che subisce anche un’aggressione fisica nel box. Speed rilascia un’intervista in cui dichiara di non trovarsi bene con il team, motivo per cui viene immediatamente allontanato e sostituito da Sebastian Vettel
La Bmw Sauber afferma che Villeneuve è costretto a saltare il GP d'Ungheria 2006 perché ancora convalescente dall’incidente in Germania con il compagno di squadra Nick Heidfeld, sostituendolo con Kubica, allora collaudatore. Ma il manager del canadese Craig Pollock rivela che il vero motivo è quello di far guidare Kubica in vista di un suo esordio da titolare per il 2007, proprio ai danni di Jacques
Il rapporto tra Juan Pablo Montoya e Ron Dennis, allora direttore di McLaren, appare fin da subito controverso. Quando il presidente della scuderia sospetta che il colombiano si sia infortunato a una spalla per una brutta caduta in quad, il legame si incrina ulteriormente e inizia a delinearsi così il futuro della Mclaren, con la conferma di Kimi Raikkonen e l’annuncio dell’arrivo di Fernando Alonso nel 2007. Dopo aver definito noiosa la F1 e la volontà di correre in Nascar, la McLaren licenzia in tronco Montoya in occasione del GP di Francia 2006, sostituendolo con Pedro de la Rosa
Il team principal della Renault Flavio Briatore accusa Jarno Trulli di negligenza e svogliatezza una volta saputo che non avrebbe più corso nel 2005 con Renault. Nascono tensioni tra i due che portano Briatore a licenziare l’italiano per dimostare rispetto alla scuderia francese. Trulli di conseguenza corre le ultime due gare del Mondiale 2004 con la Toyota, squadra con cui aveva già firmato per il campionato 2005
Michael Andretti vanta una brillante carriera in IndyCar, ma il suo passaggio alla Formula 1 è tutt’altro che facile, tormentato da continui insuccessi. Nonostante la decisione della McLaren di non volerlo confermare per la stagione successiva, lo statunitense riesce a correre a Monza nel 1993 e ad andare a podio. Nulla da fare, il suo sedile salta a favore di Mika Hakkinen, che lo sostituisce per il resto del campionato. Successivamente Hakkinen ammetterà che gli fu promesso il posto in McLaren nel ’93, dopo la conferma della partecipazione di Senna per quella stagione, a dimostrazione del fatto che il destino di Andretti era già segnato
Dopo aver confermato la sua presenza in Ferrari anche per l'anno successivo, il 1991 si rivela difficile per Alain Prost. Il francese fatica a trovare il feeling con la Rossa al punto da definirla un "camion" nel GP del Giappone. La scuderia lo licenzia in tronco, nonostante il pilota si giustifichi facendo riferimento all’idroguida rotta durante la gara e dalla conseguente difficoltà di manovra. Il team di Maranello schiererà Gianni Morbidelli per il GP in Australia
Aleggia il mistero sul licenziamento di Renè Arnoux nel 1985, dopo appena una gara conclusa al quarto posto. Un buon risultato, ma forse non abbastanza per Enzo Ferrari che punta al Mondiale e coglie l’occasione per cacciarlo dal team. Ufficialmente si tratta di un problema fisico, ma le vere ragioni non sono mai state svelate dai diretti interessati
Andrea De Cesaris in conseguenza a un incidente al GP d’Austria del 1985 viene cacciato subito dopo la gara dalla Ligier che lo accusa di aver danneggiato una serie eccessiva di telai. Viene effettivamente rimosso dopo il GP successivo, quello d’Olanda, che corre con stipendo dimezzato come rimoborso dell’incidente alla gara precedente