Appuntamento col destino e ingredienti giusti: Hamilton ha interrotto il digiuno di quasi 1000 giorni senza vittorie. Velocità, adattamento eccezionale sul bagnato, visione di gara e gestione gomme: la gara a Silverstone è un concentrato delle sue doti. E l'anno prossimo Ferrari può contare su Lewis al suo massimo
Lewis Hamilton era in missione già prima del weekend per interrompere un digiuno di quasi 1000 giorni senza vittorie. C’erano un appuntamento con il destino e tutti gli ingredienti giusti: l’aria di casa, una Mercedes di nuovo competitiva, il meteo incerto che lui tanto ama. In qualifica è stato battuto da Russell ma non si è demoralizzato e poco dopo insieme a George e ai fan inglesi ha festeggiato la vittoria ai rigori dell'Inghilterra. Poi in gara è stato lui a far impazzire i tifosi con il sorpasso al suo compagno: il boato con cui è stato accolto ha tolto ogni dubbio su chi sia il britannico più amato.
La vittoria di domenica è un concentrato delle sue straordinarie doti: velocità, adattamento eccezionale sul bagnato, visione di gara e gestione delle gomme. Il nono sigillo a Silverstone era uno scenario impensabile solo tre mesi fa quando lui naufragava con i problemi della Mercedes e la Ferrari vinceva con chi dovrà lasciargli il posto e qualcuno già storceva il naso per la scelta della Rossa. Ora le parti si sono invertite e il dubbio di aver fatto la scelta giusta magari starà venendo a Lewis, anche se a domanda diretta ha negato di avere qualsiasi rimpianto. Ma in fondo il rapido recupero della Mercedes in confusione a inizio stagione dà una speranza a chi invece in confusione è finito adesso. Con una certezza: l'anno prossimo la Ferrari potrà contare su Re Lewis al suo massimo.