
Formula 1, le gomme Pirelli per il GP Canada: torna il tris di mescole più morbido
Il Mondiale è in Canada. Al circuito 'Gilles Villeneuve', meta tradizionale del calendario e pista Stop&Go, presente una successione di rettilinei e chicane strette. Con il meteo che potrebbe giocare un ruolo da protagonista, Pirelli ha selezionato per questo appuntamento il tris di mescole più morbido: C4 (Hard), C5 (Medium) e di nuovo la C6 (Soft). Qui tutti i dettagli in attesa di vivere LIVE su Sky e in streaming su NOW il GP a Montreal

GP CANADA, 'SALUT GILLES': UNA META TRADIZIONALE PER LA F1
- Il GP del Canada, a Montreal, è il decimo appuntamento della stagione. Per diversi anni è stata l'unica tappa del calendario in questa parte del mondo. Il Circuit Gilles Villeneuve è una pista semipermanente, creata sull'isola artificiale di Notre-Dame, sul fiume San Lorenzo: qui si svolse l’Expo nel 1967 come anche alcune competizioni delle Olimpiadi del '76; attualmente la pista non viene usata per altre competizioni automobilistiche
Qui i dettagli con le informazioni del fornitore unico del Mondiale

LE MESCOLE DEL GP A MONTREAL: TORNA LA C6
- Per la terza volta nella stagione sarà protagonista il tris di mescole più morbido della gamma. Torna quindi la C6, già usata a Imola e a Monte Carlo, in compagnia delle C5 (Medium) e C4 (Hard). Si tratta quindi di uno step più morbido in confronto a quanto accaduto un anno fa, quando le tre mescole selezionate furono C3, C4 e C5. Si tratta di una nuova opportunità di utilizzare la nuova C6 e di sfruttarla al meglio sulla base delle informazioni e dei dati raccolti nelle due precedenti esperienze.

CIRCUITO E ASFALTO: I DETTAGLI
- Il Circuit Gilles Villeneuve è una pista dove le forze laterali esercitate sui pneumatici sono medio basse; un po' più intense quelle longitudinali ma comunque non particolarmente elevate. L'asfalto è stato rifatto nel 2024, ma ha mantenuto le caratteristiche di bassa rugosità e aderenza ridotta, risultando molto liscio e poco abrasivo. Il graining, soprattutto nelle prove libere del venerdì, potrebbe farsi vedere ma con il progressivo gommarsi del manto stradale non dovrebbe essere un fattore.

UNA PISTA STOP&GO: IL TRACCIATO
- Il circuito è lungo 4.361 chilometri ed è composto da una successione di rettilinei e chicane strette, con 14 curve (sei a sinistra, otto a destra): una vera e propria pista stop&go, dove stabilità in frenata ed efficacia in fase di trazione sono determinanti.

SORPASSI E DRS: ATTENZIONE AL 'MURO DEI CAMPIONI'
- A Montreal i sorpassi sono possibili, anche grazie alla presenza di tre zone DRS. La staccata in fondo al rettilineo, che riporta i piloti verso il traguardo, è sempre stato il punto più "caldo". La chicane successiva, dove si può peraltro continuare a sfruttare il DRS, è stata spesso luogo di incidenti spettacolari, tanto che la sua uscita fu rinominata il "muro dei campioni": nell'edizione del 1999, tre campioni del mondo – Damon Hill, Michael Schumacher e Jacques Villeneuve – si schiantarono su quel muretto.

IL METEO: L'ELEMENTO JOLLY E LE GOMME DA BAGNATO
- Possibile protagonista del weekend può essere la variabile meteo, una delle cifre dell'appuntamento canadese e in grado di sconvolgere il fine settimana in pista. Si tratta di una delle gare che più spesso ha visto la pioggia protagonista. In un weekend di gara Pirelli mette a disposizione 5 set di Cinturato Green Intermedie e 2 di Cinturato Blue Full Wet: nel 2024 vennero sfruttati entrambi i tipi.
