F1, Piastri MVP, Norris rincorre. E Hamilton...Le PAGELLE di metà stagione di Leo Turrini
Giro di boa. Con la tappa di Silverstone, la Formula Uno è a mezzo del cammin della sua vita datata 2025. Il girone di andata è finito. Restano altri dodici GP per dare un senso definito e definitivo ad una stagione fin qui dominata dalla McLaren. Ecco il pagellone di metà campionato per ognuno dei piloti, abbinati ad una canzone o a un film per rendere l'idea di uno stato d'animo figlio dei risultati ma non solo dei risultati. Pronti? Via
- PIASTRI (McLaren) - 9. Fino al Canada compreso, quasi perfetto. L'errore evitabile di Silverstone ha regalato speranze al Blando collega di lavoro, senza però cancellare il senso di una superiorità tutta sua. Colonna sonora: "WORKING on Dream", Bruce Springsteen.
- NORRIS (McLaren) - 8,5. Dopo l'autogol di Montreal sembrava spacciato. Fra Austria e Inghilterra si è tirato su. Non mollerà tanto facilmente. Forse. Film: "Una vita difficile", regia di Dino Risi con Alberto Sordi.
- LECLERC (Ferrari) - 6. In breve: gli unici podi Ferrari li ha conquistati lui. Ma è palesemente prigioniero della frustrazione, figlia di sette lunghi anni in Rosso senza gioia iridata. Film: "C'eravamo tanto amati", di Ettore Scola con Nino Manfredi.
- HAMILTON (Ferrari) - 5,5. D'accordo, il carisma. D'accordo, ha vinto la Sprint Race in Cina. Ma poi? Mai sul podio in dodici gare, una lotta continua contro l'inadeguatezza della imbarazzante SF25. Troppo poco, my hero. Canzone: "Si può dare di più", Morandi Ruggeri Tozzi.
- VERSTAPPEN (Red Bull) - 7,5. Non ci fosse stato lui, chi ci avrebbe sottratti alla noia della dittatura Papaya? Irascibile, incazzoso, magari pure distratto dalle voci di mercato. Ma avercene, eh. Film: "Via col vento", con Clark Gable.
- TSUNODA (Red Bull) - 4. Probabilmente non è colpa sua, in Red Bull lavorano solo per Super Max. Ma voleva la monoposto dei Bibitari a tutti i costi e alla fine della fiera sta facendo rimpiangere Perez, per tacere di Lawson. Canzone: "Messico e nuvole" di Enzo Jannacci.
- LAWSON (Racing Bulls) - 5. Vittima numero uno delle deliranti strategie manageriali in uso nella F1 moderna: gli danno la Red Bull e poi lo scaricano in un amen. Torna sulla ex Minardi e se non altro in Austria fa un garone. Meglio che niente. Film: "Sedotta e abbandonata" di Pietro Germi.
- HADJAR (Racing Bulls) - 6,5. Forse Helmut Marko ha preso una storta: il posto di vice Verstappen in Red Bull lo meritava questo giovanotto, altro che. Film: "La battaglia di Algeri", di Gillo Pontecorvo.
- RUSSELL (Mercedes) - 7,5. Siamo sempre lì: sottovalutato a prescindere. La Mercedes non è un fulmine, ma un Gp l'ha vinto. Ciò nonostante potrebbe perdere il posto. Chi lo piglia, fa un affare, fidatevi. Canzone: "Comprami, io sono in vendita", Viola Valentino.
- ANTONELLI (Mercedes) - 6,5. Una pole Sprint. Un podio a Montreal. Molta, anche troppa sfiga. Ma sta imparando, pure dagli errori. Se in Mercedes hanno pazienza, garantito che ci farà divertire. Film: "Harry Potter e la pietra filosofale".
- HULKENBERG (Sauber) - 8. Era già in F1 quando Silvio Berlusconi era ancora Presidente del Consiglio. Sta ancora lì e con la Binotta si sta prendendo clamorose soddisfazioni, vedi podio di Silverstone. A dispetto dell'anagrafe, pilota rivelazione del 2025. Film: "Avengers End Game".
- BORTOLETO (Sauber) - 6,5. Ha lo stesso passaporto di Senna. Mattia Binotto gli ha affidato la seconda Binotta. Sta crescendo, ma ci vuole pazienza. Film: "Brazil” di Terry Gilliam".
- ALONSO (Aston Martin) - 6. Come si fa a parlarne male?!? E' il simbolo di tutti i pensionati che rifiutano un futuro da…umarell. Poi, certo, il piatto dei risultati piange, ma Fernandone sta aspettando la macchina magica di Adrian Newey. Canzone: "Torna bandolero stanco", Roberto Vecchioni.
- STROLL (Aston Martin) - 5. Qui bisogna intendersi. Per un sacco di motivi, il figlio di papà meriterebbe zero spaccato. Poi vai a vedere i numeri e scopri che con una gara in meno sta davanti ad Alonso in classifica. Illusione ottica? Film: "Ma papà ti manda sola?", di Peter Bogdanovich con Barbra Streisand.
- GASLY (Alpine) - 7. Sta tentando di ribaltare l'equazione secondo la quale la macchina conta per il 95 per cento. Pierre guida la carriola Alpine Made in Briatore e cava sangue dalla rapa. Canzone: "Je ne regret rien", Edith Piaf.
- COLAPINTO (Alpine) - 4. Vatti a fidare degli amici di Cuneo. Flavione (sempre Briatore) lo mette nell'abitacolo e poi ciao, solo botti e delusioni. Canzone: "Don’t cry for me Argentina", Madonna.
- DOOHAN (Apine) - NG. Vedi alla voce Lawson. Ma come si fa a giudicare un driver sulla base di una manciata di GP? Con la stessa logica, il Senna della Toleman che fine avrebbe fatto?!? Canzone: "Dammi solo un minuto", Pooh.
- SAINZ (Williams) - 4,5. C'era una volta il Carlitos ferrarista. In Williams è appannato, mortificato, disperso. Sta troppo spesso dietro a Albon. Così non va. Film: "Uomini sull'orlo di una crisi di nervi", di Alessandro Capone e Rosario Galli.
- ALBON (Williams) - 6,5. Dicevano che con Sainz nello stesso garage…e bla bla bla. Invece sta accadendo il contrario. Film: "Il sorpasso" di Dino Risi.
- BEARMAN (Haas) - 6,5. Alcune artigliate da Orsetto qua e là le ha tirate. Non sempre rispettoso dei regolamenti, ma la sostanza c'è, eccome se c’è. Ed è un prodotto Ferrari. Film: "Winnie the Pooh".
- OCON (Haas) 6,5. Spigoloso. Simpatico come un crampo allo stomaco, ok. Ma in Haas sta facendo la sua porca figura, con un ghigno classico alla Jean Paul Belmondo. Film: "Borsalino".