F1, il logo del Cavallino: la storia di un marchio leggendario
IL SIMBOLO
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Presentata al mondo intero la nuova Ferrari, la SF-23 che scenderà in pista per il Mondiale di F1. Sulla storica monoposto entrambe le versioni del leggendario logo con il Cavallino Rampante: lo scudo sulla parte laterale, quello rettangolare all'estremità del musetto. Ecco le origini e la storia di uno dei marchi più conosciuti e influenti al mondo
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- Nuova Ferrari, vecchie tradizioni: anche per la stagione 2023, la storica monoposto rossa presenta la doppia versione del leggendario logo che l'ha resa celebre e riconoscibile in tutto il mondo. C'è infatti lo scudo con il Cavallino Rampante e le iniziali 'S' e 'F', ma anche la versione rettangolare all'estremità del musetto. Ma qual è la storia di questo stemma iconico?
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- La storia del Cavallino Rampante ha origine da Francesco Baracca, eroe nazionale conosciuto anche come "Asso" nell’aeronautica militare italiana. Era lui, infatti, che utilizzava il simbolo del cavallo sulle fiancate dei suoi aerei. Il colore divenne nero dopo la sua scomparsa in segno di lutto, acquisizione raccontata da Enzo Ferrari su richiesta dei genitori per mantenerne il ricordo
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- È già dalle sue origini, nel 1929, che il logo Ferrari assume sembianze e colori molto vicine a quelle dello stemma attuale. Già in quegli anni, infatti, lo stemma si presenta con un Cavallino Rampante nero su sfondo giallo. E il mitico colore rosso? In realtà sono proprio il giallo ed il nero i colori Ferrari anche se appare una striscia rossa proprio sopra lo stemma che nella versione 1929 vede anche le lettere 'S' ed 'F' (ovvero Scuderia Ferrari)
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- Come noto, quello della Ferrari è uno dei loghi italiani più conosciuti e ammirati al mondo. Ed è già nel 1931 che lo stemma, ancora a forma di scudo, viene modificato con l’aggiunta del tricolore sulla parte alta del logo. Rimangono lo sfondo giallo e il Cavallino nero, così come le iniziali 'S' ed 'F'
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- Una piccola rivoluzione avviene nel post guerra, quando nel 1947 la Ferrari passa dal logo a forma di scudo a quello rettangolare con gli angoli arrotondati. A questo vengono anche aggiunte sottili linee nere tra le strisce del Tricolore
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- Non sono le uniche modifiche nel passaggio dallo scudo al rettangolo: anche il Cavallino Rampante appare più elegante e raffigurato in modo moderno. Spariscono inoltre le lettere 'S' ed 'F', che vengono rimpiazzate dal logotipo 'Ferrari' in nero. Una scritta che da lì diventerà una delle targhette più riconoscibili nell’industria automobilistica la barra orizzontale superiore della lettera 'F'
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- Stessa forma, stessi colori ma con un evidente restyling: nel 2002, anno del quarto Mondiale costruttori consecutivo in F1, terzo di fila per quanto riguarda quello piloti con Michael Schumacher (e arriveranno altre due doppiette piloti-costruttori nel 2003 e 2004), ecco la versione più moderna del logo Ferrari
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- Si trattava di uno dei periodi più vincenti nella storia del Cavallino Rampante ed è per questo motivo che si è pensato di riprogettare il logo, toccando alcuni dettagli minori: tra questi, l’intensità del colore e le linee. Lo sfondo giallo sole ha acquisito una tonalità intensa e i colori nella parte superiore si fondono, perdendo ogni linea di divisione
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- Al di là di quello riprodotto sulla storica monoposto in pista nel campionato di Formula Uno, che sia rettangolare (introdotto con la produzione di vetture stradali) oppure a scudo, il logo Ferrari ha da decenni una doppia versione. Così come doppia, in base al logo, può essere la scritta che contraddistingue il marchio del Cavallino Rampante: per esteso 'Ferrari' oppure le lettere 'S' ed 'F'
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- Ciò che non cambia sono i colori: dettaglio sempre significativo è il giallo, colore di Modena ovvero la città natale di Enzo Ferrari. Nero è invece il Cavallino Rampante e, ovviamente, rossa la vettura. Inoltre, dove compare la dicitura 'Ferrari', tutte le tre 'R' ripetono le caratteristiche del cavallo in piedi sulle zampe posteriori
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- Registrato dalla Ferrari, il "Cavallino Rampante" è uno dei brand più riconoscibili al mondo. Lo ha ribadito Brand Finance che, nel 2013 e nel 2014, premiava il marchio Ferrari come il più influente al mondo in assoluto: "Il Cavallino Rampante su sfondo giallo è immediatamente riconoscibile in tutto il mondo anche dove non ci sono ancora le strade. Nel suo Paese natale e tra i suoi molti ammiratori in tutto il mondo la Ferrari ispira molto più della lealtà al marchio, più di un culto e una devozione quasi religiosa"
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- Non solo Brand Finance, anche secondo classifica della Interbrand Best Global Brands 2022, riportata dal Sole24Ore, se si considera il valore economico di un marchio, l'Italia è rappresentata da Gucci (che in realtà fa parte del gruppo francese Kering), Ferrari e Prada: con crescite a doppia cifra, rispettivamente +23%, +31% e 21%. Il Cavallino Rampante, in particolare, ha raggiunto un valore pari 9.365 miliardi di dollari