Stecca due dei primi tre GP e poi non sbaglia più nulla, fino al trionfo di Suzuka. A Imola mette a segno il suo secondo "Grande Slam" della carriera, riscrive la storia della Red Bull, viene nominato ufficiale dell'Ordine di Orange-Nassau e trionfa davanti alla marea Oranje. Dalla canzone 'Super Max' a due grandi film come 'Rush' e 'Il sorpasso'. Storyline, primati, rimonte e foto ricordo del suo 2022 da record
La stagione al via il 5 marzo in Bahrain, tutta da vivere su Sky Sport e in streaming su NOW
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- Perché nel 2022 è ancora campione, ma anche perché quello è il numero stampato sulla sua Red Bull RB18. Addio al 33, che lo aveva accompagnato per tanti anni. Max, nel 2021, ha trionfato e si prende il numero del campione, dopo sette anni di assenza sulle monoposto (Hamilton aveva sempre scelto di mantenere il 44 mentre Rosberg si era ritirato dopo essere diventato campione). Uno all'inizio, uno (anche) alla fine.
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- Max vince, pur partendo male. Anzi, malissimo. Visto che in Bahrain, al debutto stagionale, si ritira. Non l'esordio che si aspettava da campione in carica. La stagione (ed è vero) è ancora lunga…
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- Max vince in Arabia Saudita il secondo appuntamento dell'anno, dove assistiamo alla prima e serratissima sfida con Leclerc (con tanto di complimenti del ferrarista in team radio: "Bravo Max!"), sarà un tema ricorrente della stagione. Ma poco dopo…
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- Max si ritira anche in Australia: è fuori dai punti in due dei primi tre GP. Che succede? Intanto Charles fa primo, secondo e primo.
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- Le statistiche, a questo punto, sono già a suo sfavore. Quante volte è successo di steccare due gare su tre al via della stagione e poi di vincere il titolo? Solo 6 nell'intera storia della F1. John Surtees su Ferrari nel 1964, Jochen Rindt su Lotus nel 1970, Hunt su McLaren nello storico Mondiale 1976 immortalato dal film Rush, vinto con un punto su Lauda; dunque, sempre su McLaren, Lauda nel 1984, Prost nel 1985 e Hakkinen nel 1999. Max firma il settimo sigillo.
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- A Imola - siamo nel quarto weekend del Mondiale - Max svolta la stagione, proprio in casa della Ferrari. Una di quelle sterzate anche a livello psicologico. Verstappen mette a segno il suo secondo Grande Slam (o Grand Chelem, dirsi voglia) in carriera: pole position, vittoria nel GP, giro veloce e gara trascorsa interamente in testa. Due settimane prima, in Australia, era toccato a Leclerc. Solo 26 piloti nella storia ce l'hanno fatta.
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- In Italia Leclerc chiude sesto, mentre Max arriva addirittura a doppiare Hamilton!
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- Una nuova bandierina sulla grande linea del tempo della Formula 1, Verstappen la piazza anche negli Usa. Leclerc è di nuovo in pole, ma a vincere è Max, pur partendo terzo dietro le due Ferrari. Verstappen sale così al decimo posto dei piloti col maggior numero di podi (qui con tanto di casco NFL) nella storia della F1. La classifica? Leclerc comanda con 104 punti, Max insegue con 85.
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- Che, oltre ad essere un capolavoro cinematografico firmato da Dino Risi con Gassman e Trintignant, è anche quello di Verstappen nella classifica piloti. A Montmelò Leclerc si ritira, "Super Max" sale in testa al Mondiale: 110 a 104. Una vetta che non perderà più.
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- Nell storico circuito di Monte Carlo chiude terzo, dove a trionfare è il collega Perez.
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- È quello che ha stampato sulla monoposto, dicevamo. Ma anche quello che diventa concretamente nell'ottavo appuntamento del Mondiale, in Azerbaigian, dove si trasforma nel pilota con il maggior numero di podi della storia della Red Bull, 66.
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- Verstappen il destino lo ha scritto nel nome. Max. Va sempre al massimo. E infatti non si ferma più. A Montreal festeggia il suo 150° GP in carriera con la vittoria numero 26. La sesta su nove gare del Mondiale. Va a +49 su Leclerc (terzo) e a +46 su Perez, secondo.
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- A Silverstone Verstappen si ferma per un problema tecnico alla sua Red Bull e chiude settimo dopo sei podi di fila.
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- In Austria, GP di casa della scuderia, fa la pole e vince la Sprint, ma finisce dietro a Leclerc sul podio. Lì è l'idolo "di casa" e spara magliette ai suoi tifosi.
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- Come dicono da quelle parti. A Le Castellet Max torna infatti a vincere dopo i due brevi "pit stop" di Silverstone e Spielberg, non smetterà più, conquistando sei dei successivi sette GP fino al titolo di campione del mondo. In Francia Leclerc si ritira e Max scappa a +63.
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- Arrivano altre due vittorie, ma non sono come le altre. Verstappen sale sul gradino più alto del podio anche all'Hungaroring e Spa, partendo rispettivamente dal decimo e dal quattordicesimo posto in griglia (post penalità). Pazzesco, "Mad Max". In Belgio conquistando la testa in appena undici giri!
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- Leclerc chiude sesto in entrambi i GP. I punti di margine sono quasi cento (98). Riscrivendo la storia: Verstappen diventa il secondo pilota capace di infilare due vittorie consecutive partendo non prima del 10° posto. C'era riuscito solo lo storico Bruce McLaren tra USA 1959 (ultima gara di quel Mondiale) e Argentina 1960 (prima del Mondiale successivo), scattando dal 10° e 13° posto in griglia.
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- In casa, a Zandvoort, indossa un casco speciale dedicato a papà Jos. Fa la pole (21 millesimi meglio di Leclerc!), e la marea oranje esplode. Vince la gara, e la marea oranje esplode. Si prende anche il giro veloce, e la marea oranje esplode. È il suo secondo hat trick stagionale, il quinto della carriera.
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- E poi scatta la canzone "super Max". Non l'avete ancora sentita? Eccola.
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- Parte settimo in griglia e vince lo stesso, anche se nel finale oscurato dalla Safety Car. Il titolo è davvero a un passo.
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- In Oriente Max ha il primo match point, ma le combinazioni per l'aritmetica sono proibitive. Allora, più che altro, controlla la classifica: chiude settimo, a vincere è il collega Perez, davanti alle due Ferrari. Ma passa una sola settimana e…
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- Verstappen vince il suo secondo titolo Mondiale. Supera nella corsa iridata Leclerc - partito davanti dopo i primi tre appuntamenti stagionali - in una grande sfida già passata alla storia ("La preferisco rispetto a quella con Hamilton" - ha detto a Sky). Fa un nuovo passo avanti nella storia: raggiunge Alonso, Hill, Fittipaldi, Clark, Hakkinen e Ascari. Record e gloria per Super Max.
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- Il titolo costruttori è anche quello firmato Red Bull, con oltre duecento punti di vantaggio sulla Ferrari che chiude seconda. Primo dell'era Verstappen e quinto dopo il poker tra il 2010 e 2013
- Perez chiude terzo, è Leclerc a finire secondo con appena tre punti di margine sul pilota Red Bull