Ayrton Senna, trionfi e imprese: tutta la carriera del mito in Formula 1
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Ayrton Senna da Silva ha scritto la storia dello sport. Dalla partenza con i kart al debutto in Formula 1, le imprese a Monte-Carlo e i titoli con la McLaren. Ecco la carriera del brasiliano, interrotta tragicamente il 1° maggio 1994 in quel maledetto schianto a Imola
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- La prima esperienza fuori dal Brasile per il giovane Ayrton è a Milano, quando corre con la Dap il Mondiale kart, sfiorando il titolo. Poi si traferisce in Gran Bretagna per inseguire il suo sogno di diventare pilota
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- Nel 1981 esordisce in Formula Ford 1600, disputando il campionato britannico RAC e il Townsend-Thoresen. Ayrton è già un fenomeno e li vince entrambi con 12 successi, 3 pole e 10 giri veloci su 19 gare.
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- L'anno seguente passò alla Formula Ford 2000, disputando sia il campionato britannico Pace British sia l'Europeo EFDA. Anche qui Senna domina entrambi con 21 vittorie, 15 pole e 22 giri veloci su 29 gare. A fine stagione esordisce anche nell'ultima prova del Campionato Britannico di Formula 3 conquistando pole, vittoria e giro più veloce.
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- Nel 1983 domina il Campionato Britannico F3 con 12 vittorie, 15 pole e 13 giri veloci su 20 gare. A fine stagione partecipa alla gara internazionale di F3 di Macao, con tutti i più forti piloti della categoria. Partito dalla pole, Ayrton vince entrambe le manche, facendo anche segnare il giro veloce
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- Dopo aver effettuato più test, Ayrton fa segnare il debutto in Formula 1 con il GP del Brasile 1984. Il primo podio è quello storico di Monaco, sotto il diluvio, quando la gara viene interrotta con Ayrton 2° alle spalle di Prost e in grande rimonta. A fine stagione lascia subito la piccola Toleman, accordandosi con la Lotus
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- Dopo un ritiro all'esordio in Brasile, sul circuito portoghese dell'Estoril, Senna ottenne la sua prima vittoria in Formula 1, in una gara caratterizzata dalla pioggia. Ayrton vinse il gran premio con oltre un minuto di vantaggio su Michele Alboreto, doppiando tutti gli altri piloti arrivati al traguardo.
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- Senna trionfa a Jerez de la Frontera su Nigel Mansell, con un vantaggio di appena 14 millesimi e prende la testa della classifica per la prima volta. Nonostante sei ritiri, chiude la stagione con otto pole position, otto podi, due vittorie e il quarto posto in classifica generale
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- La Williams si conferma imprendibile, ma Ayrton è l'unico a duellare con Piquet e Mansell fino alla fine. Vince ancora a Monaco e a Detroit, a Monza sale sul podio e viene annunciato il suo passaggio alla McLaren. Chiuderà 3° il Mondiale
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- La netta superiorità tecnica della McLaren MP4/4, motorizzata Honda, consente a Senna e Prost di dominare il campionato: vincono 15 delle 16 gare in programma e prende il via la loro storica rivalità. Ayrton si prese il titolo a Suzuka, passando proprio il francese e iscrivendosi così nell'albo d'oro del Mondiale
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- Alla McLaren ci sono due galli in un pollaio: Alain Prost è un campione affermato, esperto e uomo squadra. Ayrton è il giovane arrivato per spodestarlo. Il brasiliano ci riesce fin dal primo anno, dove non mancano polemiche e litigi interni
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- Oltre al pilota, il personaggio Senna affascina e non poco. Scoppia una vera e propria mania, guidata oltretutto dal suo popolo, il Brasile, che trova un idolo che porta in giro per il mondo il nome del Paese
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- La rivalità interna ormai è alle stelle. In Giappone il duello Senna-Prost tocca il suo apice. Al 46º giro, nel tentativo di mantenere vive le chance iridate, Senna attacca il compagno, che chiude la traiettoria: i due finiscono fuori, ma mentre il francese scende dalla macchina convinto di aver vinto il titolo, Senna riparte. Vince in rimonta quella gara ma viene squalificarto per essere stato aiutato dai commissari. Prost diventa così campione del mondo, una decisione che crea polemiche e che costa anche una squalifica ad Ayrton
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- Prost passò alla Ferrari. A due gare dalla fine i due contendenti erano staccati di sole 9 lunghezze in favore del brasiliano. A Suzuka la nuova resa dei conti. Alla partenza, il pilota della Ferrari prese il comando, sfruttando il lato più pulito della pista
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- Commentando l'episodio a caldo, Senna affermò, alludendo all'episodio dell'anno precedente: "A volte le gare finiscono a sei giri dal termine, a volte alla prima curva...".
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- Nonostante una monoposto ben lontana da quella dominante qualche anno prima, Senna colse tre vittorie, in Brasile, a Donington e a Monaco. Sul lungo termine, però, il dominio della Williams fu evidente: Prost si laureò per la quarta volta campione del mondo a Estoril, dopo aver annunciato, nello stesso week end, il ritiro definitivo dalla Formula 1. E fu così omaggiato da Senna sul podio
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- L'anno seguente Senna lascia la McLaren per trasferirsi alla Williams campione del mondo in carica. Purtroppo però la monoposto non è competitiva: da quell'anno il regolamento vieta tutti i dispositivi elettronici, che erano stati un punto di forza della Williams nel 1992 e 1993. Non solo, in F1 esplode il nuovo fenomeno Michael Schumacher
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- Qui una delle ultime foto di Ayrton, nel box della Williams, mentre viene 'montata' la sua monoposto prima della gara che gli sarà fatale
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- Dopo la ripartenza per una safety-car, durante il 7º giro, Senna esce di pista ad altissima velocità alla curva del Tamburello, a causa del cedimento del piantone dello sterzo recentemente modificato: sono le 14:17. Senna muore alle 18:40, all'età di 34 anni presso l'Ospedale di Bologna, senza aver mai ripreso conoscenza.
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- Una statua, dei fiori, le bandiere brasiliane e tante scritte a Imola. Ayrton Senna resta, a 30 anni da quel tragico incidente, un simbolo dello sport e della Formula 1. Una leggenda nel vero senso della parola. Indimenticabile