Meregalli: "Iannone? Meritava la squalifica"

MotoGp

Francesca Zambon

Il Team Director Yamaha Massimo Meregalli durissimo con Andrea Iannone (LaPresse)

VIDEO. Dopo l'incidente di gara con Lorenzo, il Team Director della Yamaha duro con il pilota Ducati: "Meritava una sanzione più strong". Poi la notizia: lo storico staff del campione del mondo in carica non lo seguirà a Borgo Panigale

Nella giornata di test Motogp a Barcellona a tenere banco è ancora l’incidente fra Iannone e Lorenzo. L’atteso chiarimento fra i due c’è stato, domenica sera, nel motorhome dello spagnolo, e le tensioni fra i piloti per quanto accaduto in gara sembrano alle spalle. Non altrettanto si può dire, forse per Yamaha, che si aspettava una punizione più pesante per Iannone, che ad Assen partirà in ultima fila. Il Team Director, Massimo Meregalli, ha avuto parole pesanti per il pilota Ducati:  "Non mi aspettavo un’azione del genere, mi sarei aspettato una sanzione più dura da parte della federazione, lui stava raggiungendo Jorge velocemente, poteva evitare di azzardare una staccata in quel momento, e passarlo dove voleva dopo. Fortunatamente Jorge non si è fatto male, il campionato non è compromesso ma poteva andare peggio sotto entrambi gli aspetti. Se avessi deciso personalmente ad Assen non sarebbe partito".

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Lo staff di Lorenzo, resta in Yamaha - Non è però l’unica notizia importante della giornata Yamaha. C’è l’ufficializzazione che il capotecnico storico di Lorenzo, Ramon Forcada, non lo seguirà in Ducati, dove quindi il campione del mondo lavorerà con una squadra tutta nuova. A Borgo Panigale potrebbe ritrovare Christian Gabarrini, ex capotecnico di Casey Stoner in Ducati, o Daniele Romagnoli, già con lui in Yamaha anni fa. Per la cronaca, in pista il più veloce è stato Cal Crutchlow, a soli 4 decimi dal tempo che è valso la pole a Marc Marquez sabato. Dietro di Lui Lorenzo e Vinales, che ha deliberato definitivamente l’ok al nuovo telaio. Decimo Rossi, soddisfatto del nuovo telaio che con tutta probabilità porterà ad Assen. Non altrettanto si può dire di Marquez, ottavo con all’attivo ben 77 giri: lui e Pedrosa, protagonisti entrambi di una caduta fortunatamente senza conseguenze, hanno provato scarico e telaio nuovi, ma Marquez non è sembrato convinto della nuova ciclistica.

 

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