MotoGP, GP d'Austria 2017: trionfo Dovizioso davanti Marquez, 7° Rossi
MotoGpDuello eccezionale tra Marquez e Dovizioso, con il pilota della Ducati che vince la gara all'ultima curva. Terzo Pedrosa, errore in curva di Rossi: chiude 7°. Marquez resta in testa al Mondiale a +16 da Dovi. Moto2, settima meraviglia di Morbidelli. Moto3: settimo successo su 11 GP per Mir
Al Red Bull Ring va in scena una delle gare più belle degli ultimi anni. Dovizioso vince il GP d'Austria dopo un duello spettacolare con Marquez, giro dopo giro, fino all'ultima curva. Terzo Pedrosa (+2.661), chiude settimo Rossi (+8.995) dopo un errore in curva. Marquez resta in testa al Mondiale a +16 da Dovizioso. È la quinta vittoria in MotoGP per Dovizioso (che chiude in 39:43.323, a +176 da Marquez), la quattordicesima per lui nel Motomondiale. Le tre vittorie stagionali rappresentano quasi un record per Dovizioso. Aveva fatto meglio, con cinque successi, solo nel 2004, quando vinse il Mondiale 125. Per DesmoDovi (contando anche Sepang 2016) è la quarta vittoria nelle ultime tredici gare corse. Ne aveva ottenuta soltanto una nei precedenti 158 Gran Premi corsi in MotoGP. L’Austria si conferma pista Ducati: qui lo scorso anno la casa italiana aveva ritrovato la vittoria che le mancava dal GP di Australia 2010 con Stoner. Dovizioso pareggia il numero di vittorie di Marquez in questa stagione (3).
Il gesto di Dovizioso a Marquez
Non si era mai visto un pilota mandare a quel paese un avversario ancor prima di tagliare il traguardo. Ma proprio quel gesto, liberatorio, è l’immagine della vittoria di Andrea Dovizioso in Austria. Il pilota sapeva che Marc Marquez, per indole, ci avrebbe provato. Non immaginava però che l’attacco sarebbe arrivato all’ultima curva, in un punto impossibile. C’è stato un incrocio pericoloso, ma alla fine Dovizioso l’ha spuntata e ancora prima di tagliare il traguardo si è sfogato con chi ha rischiato di vanificare una gara stupenda, la più bella della sua carriera. E dire che sembrava tutto a favore di Marquez, per la scelta di una gomma posteriore dura con temperature più alte in pista, per il ritmo infernale impresso nelle prove libere e il suo grande stato di forma. Dopo una decina di giri "liderati" (come ama definire lui) da Lorenzo, Marquez ha deciso di dare la svolta portandosi in testa alla gara. In pochi potevano immaginare che Dovizioso, con una gomma più morbida, potesse tornare sotto a Marquez dandogli battaglia fino all’ultimo giro, fino all’ultima curva, fino al duello vinto proprio negli ultimi metri. E’ la terza vittoria stagionale di Dovizioso, lui che ne aveva vinta 1 in 158 Gran Premi e ora ne ha vinte 4 nelle ultime 13. Sono 16 i punti da Marquez in classifica e ci sono tutte le ragioni per credere nel sogno Mondiale. Terzo posto per Pedrosa, seguito da Lorenzo e Zarco. Ancora una volta, con il caldo le Yamaha ufficiali si sciolgono. Vinales e Rossi si devono accontentare del sesto e del settimo posto lasciando punti sempre più pesanti in classifica. Più preoccupante però vedere una moto che da un Gran Premio all’altro cambia radicalmente prestazioni nonostante i grandi sviluppi messi in pista dalla Yamaha. L’impressione è che la sfida per il Mondiale sarà sempre più una questione tra Honda e Ducati, tra Marquez e Dovizioso.
Le statistiche della gara
- Quinta vittoria in MotoGP per Dovizioso, la quattordicesima per lui nel Motomondiale.
- Le tre vittorie stagionali rappresentano quasi un record per Dovizioso. Aveva fatto meglio, con cinque successi, solo nel 2004, quando vinse il Mondiale 125.
- L’Austria si conferma pista Ducati: qui lo scorso anno la casa italiana aveva ritrovato la vittoria che le mancava dal GP di Australia 2010 con Stoner.
- Podio numero 97 per Marquez, il 58esimo in MotoGP, dove eguaglia Max Biaggi al nono posto all time della classifica dei piloti con più podi nella classe maggiore.
- 151esimo podio nel Motomondiale per Pedrosa, il numero 110 in MotoGP. Solo Valentino Rossi ha fatto meglio nella storia della top class.
- Per Dovizioso (contando anche Sepang 2016) è la quarta vittoria nelle ultime tredici gare corse. Ne aveva ottenuta soltanto una nei precedenti 158 Gran Premi corsi in MotoGP.
- Dopo Jerez e Barcellona, è la terza volta in stagione in cui nessuna delle due Yamaha ufficiali entra nella top 5.
- Secondo giro veloce in MotoGP per Zarco: aveva conquistato il primo in Qatar, al suo debutto assoluto nella top class.
- Tra tutte le classi, tornano a vincere soltanto piloti italiani o spagnoli in Austria. Sulle 33 gare corse nel Motomondiale 2017, l’unico successo di un pilota non italiano o spagnolo resta quello di Luthi in Moto2 a Brno.
- Non vince da 273 giorni Jorge Lorenzo, da quando, a Valencia 2016, chiuse con un successo la sua avventura sulla Yamaha.
- L’Italia ha vinto la prima edizione del GP d’Austria nella top class: era il 1971, si correva al Salzburgring e si impose Giacomo Agostini.
- Con 97 podi conquistati tra tutte le classi, Marquez a breve potrebbe raggiungere due mostri sacri del motociclismo: Redman, a quota 98, e Capirossi a 99.
La scelta delle gomme
I piloti hanno svelato la propria scelta delle gomme sulla griglia di partenza prima del via. In casa Ducati, Dovizioso parte con la media davanti e la soft dietro. Petrucci con la dura alla posteriore, Lorenzo con la media. Casa Honda, Marquez e Pedrosa entrambe con la hard al posteriore. Stessa scelta al posteriore per la Suzuki di Iannone. Rossi e Vinales con la dura al posteriore.
Warm up, super Dovi
La mattinata della MotoGP si è aperta nel segno di Dovizioso, autore di un grandissimo tempo che gli ha permesso di mettersi davanti a Marquez e Vinales: 1:23.979. Quinto il compagno di scuderia Lorenzo, settima la Yamaha di Rossi.
Moto2, settimo sigillo di Morbidelli
Come Mir, Morbidelli si aggiudica la settima gara del campionato. In testa nel warm up (cominciato 10 minuti dopo a causa dei controlli della pista) l'italo-brasiliano ha preceduto Marquez e Luthi.
Moto3, ancora Mir
Già in vetta nel warm up davanti a Benseyder e Bastianini, Mir si impone anche in gara davanti a Oettl e Martin. Il Mondiale è sempre più nelle sue mani: ora comanda a quota 215, Fenati chiude 13esimo e in classifica è fermo a 151 punti. Il migliore degli italiani è Di Giannantonio, sesto.