MotoGP, attacco alla vetta: Dovizioso, sognare si può

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Antonio Boselli

Esplode la festa Ducati al termine del GP d'Austria vinto da Andrea Dovizioso (Getty)

La terza vittoria stagionale di Andrea Dovizioso accorcia la classifica mondiale, ora il pilota italiano è a -16 da Marquez. Ma più della vittoria, è il modo in cui è arrivata ad aver impressionato tutti

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Sognare si può, sognare si deve. Andrea Dovizioso ha tutte le qualità per puntare al titolo mondiale. Non è certo un pilota che scopriamo oggi, può contare su un'esperienza che in pochi hanno nel motomondiale. 269 gran premi sono tanti, ma più che i numeri conta il percorso che Dovizioso ha fatto nelle ultime stagioni: i 5 anni in Ducati sono arrivati ora a piena maturazione, la direzione tecnica di Gigi Dall'Igna è stata fondamentale per progettare la GP17 ma senza le indicazioni di Andrea non si sarebbe raggiunto questo livello.

La Ducati ora è una moto che lotta alla pari con la Honda ed è addirittura più competitiva della Yamaha. La squadra attorno al pilota italiano ora è collaudata e affiatata, le vittorie al Mugello e a Barcellona a distanza di una settimana una dall'altra hanno dato una nuova consapevolezza a tutti di essere pienamente in grado di lottare per il titolo mondiale.

Ma è il corpo a corpo vinto con Marquez a regalare una nuova versione di Andrea Dovizioso. Non più solo lucido, analitico, riflessivo, attento ma anche furbo, smaliziato e irriverente con quel gesto che è un po' liberazione e un po' un avvertimento a Marquez. Andrea Dovizioso può sognare il Mondiale, anzi deve.