MotoGP, GP Australia: la gara. Vince Marquez davanti a Valentino Rossi

MotoGp
Marquez esulta sul podio in Australia insieme a Rossi e Vinales (foto getty)

Successo fondamentale di Marquez in Australia, davanti a Rossi e Vinales. Dovizioso chiude soltanto 13°. Lo spagnolo della Honda allunga in testa alla classifica: ora è a +33 dal pilota della Ducati, a due gare dal termine. Moto3, Mir vince ed è campione del mondo. Moto2 a Oliveira, terzo Morbidelli

DOVI: "ERRORE MIO, MA LA MOTO NON GIRA"  

ROSSI: "GIOCO DURO? SONO PRONTO"

MARQUEZ A +33: IN MALESIA VINCE SE...

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Marc Marquez aveva dimostrato di avere un ottimo feeling con la moto a Phillip Island e ha confermato le proprie aspettative in gara. Dopo aver rinunciato al primo posto solo nelle seconde prove libere (dove a centrare il miglior tempo è stato Aleix Espargaró), infatti, lo spagnolo della Honda ha conquistato la terza vittoria in Australia dopo quelle del 2010 in 125 e del 2015 in MotoGP, tutte raggiunge partendo dalla pole position.

Marquez si è imposto nella 16esima tappa del Motomondiale davanti a Valentino Rossi (al podio numero 191 nella top class), che si è riscattato nonostante i problemi alla spalla causati dalla caduta di Motegi. Ma per la Yamaha la gioia è stata doppia: è Maverick Vinales (nono in Giappone, ora a -50 da Vinales) a completare il podio. E il pubblico ha decisamente apprezzato il risultato del Dottore, accompagnato sul podio da cori e applausi, mentre al vincitore della gara sono stati riservati fischi di disapprovazione...

Le brutte notizie sono arrivate dalla Ducati: male tutte le Rosse. La migliore è stata quella di Redding, undicesimo, solo 13esima quella di Andrea Dovizioso (ora a -33 dalla vetta). Scattato dalla 11esima posizione, dopo un errore Dovi è scivolato addirittura al 20esimo posto, senza poter mai lottare con i big. 15esimo Lorenzo, 21esimo Petrucci.

Si sono dati invece battaglia per il podio Andrea Iannone e Johann Zarco, tra i protagonisti del GP: il pilota della Suzuki ha chiuso sesto, due gradini più sotto della Yamaha del francese.

 

Marquez allunga a +33 da Dovizioso

A questo punto i piani di rimonta della Ducati si complicano: a due gare al termine Dovizioso si trova a 33 punti di distanza da Marquez, sempre più leader del Mondiale. Rientra nella battagia, ma per quella del secondo posto, Maverick Vinales: terzo in classifica a 50 dalla vetta. Prossimo appuntamento in Malesia il 29 ottobre, il gran finale è fissato per il 12 novembre a Valencia.

Dovizioso, gara da dimenticare

Phillip Island ha un fascino tanto speciale da generare gare inimmaginabili, sempre. Così andiamo via dall'Australia con un sentimento contrastante, dolceamaro. Volendolo raffigurare potrebbe essere il doppio cavallo nero e bianco serigrafato sul casco di Andrea Dovizioso. La parte bella è la battaglia, i sorpassi, le ruotate a 300 km all'ora dei campioni che hanno staccato il cervello, si sono esaltati e ci hanno fatto esaltare. La delusione la troviamo invece nella gara di Desmodovi: gli errori all'inizio e alla fine della corsa, con una moto che in Australia girava poco e male... Insomma, una prestazione mancata della Ducati, nel momento peggiore, che porta il distacco del forlivese a -33 punti da Marquez. Un gap che spalanca le porte iridate a un pilota che grazie al suo grandissimo talento sta davvero meritando questo Mondiale. Marquez ha dimostrato di saper gestire, combattere ed allungare. Più di cosi i suoi tifosi non possono chiedere. Ma attenzione, perchè a Sepang la Ducati va fortissimo, la Honda no, e tutto puó succedere. Dunque i ducatisti devono tenere alto il morale e farlo sentire ad Andrea, che è stato capace di andare al di lá di quello che si poteva in tante occasioni. A Phillip Island abbiamo ritrovato una bella Yamaha e questo fa ben sperare in chiave 2018. Rossi è stato semplicemente immenso, tenuto conto anche delle condizioni fisiche, e ha battagliato con successo come se fosse in Moto3, con un livello di aggressività generale molto alto, mentre Vinales ha ritrovato il sorriso e punta al secondo posto nel campionato. Nell'arena australiana un ruolo da veri gladiatori lo hanno avuto Miller, Zarco e sopratutto Iannone, che faranno perdere il sonno agli avversari anche nei prossimi giorni qualora dovessero "riapparire" nella notte i loro attacchi tanto belli quanto impossibili. Già, bello ed impossibile, come questo Mondiale che vorremmo poter allungare con un tocco di bacchetta magica.

 

Moto2 e Moto3

In Moto2 si è imposto il portoghese Miguel Oliveira (KTM) davanti a Brad Binder (KTM) e a Franco Morbidelli (Kalex). Nella classifica del Mondiale Morbidelli sale a 272 punti, con 243 punti di vantaggio su Thomas Luthi, che ha concluso al decimo posto.

Gara e titolo Mondiale invece della Moto3 per Joan Mir, pilota spagnolo della Leopard Racing Honda, che ha vinto davanti a Livio Loi, suo compagno di team, ed al connazionale Jorge Martin (Del Conca Gresini Honda). Migliori degli italiani, quinto e sesto, Enea Bastianini e Romano Fenati.

 

Le interviste dei piloti

Honda, Marquez: "Sapevo che sarebbe stata una giornata importante. Dovizioso ha avuto qualche problema, io mi sentivo bene già nelle prime Libere. Ho aspettato per quasi tutta la gara, poi negli ultimi giri ho aperto il gas e il duello è stato davvero divertente. Ho alcuni graffi proprio come Valentino, ci siamo toccati...E' stata una bellissima battaglia".

Yamaha, Rossi: "Mi è piaciuta un sacco questa gara, è stata fantastica. Tutti i piloti sono stati molto aggressivi, devi essere più stupido e aggressivo di loro per vincere... Ci ho provato fino alla fine, sono contento di questo secondo posto, ringrazio il team per l'ottimo lavoro svolto nell'intero weekend. Non vedo l'ora di rivedere la gara. Quelli che hanno fatto lo sforzo di svegliarsi alle 7 in Italia sono stati ripagati... Quante botte in questa gara, le ho prese e le ho date. Gli ultimi piloti arrivati in MotoGP hanno alzato molto il livello di aggressività, e se il gioco è questo sono pronto, giochiamo! E' un risultato molto importante per me e per tutto il team, arrivavamo da una gara disastrosa. Iannone alla curva 4 mi è entrato e ho perso decimi su Marquez, peccato... Avere messo la media ha funzionato, sono contento. Ma non abbiamo risolto i nostri problemi, dobbiamo continuare a lavorare per migliorare".

Yamaha, Vinales: "Stavo cercando di risparmiare le gomme in gara, poi ho avuto un contatto e sono sceso in fondo. Ma nel finale ho recuperato conquistando il podio. Sono contento, ringrazio tutto il team per il lavoro. Sono deluso per come sia andato il Campionato, ma contento per la gara. La gomma soft mi è piaciuta, mi trovo bene. L'obiettivo per questa stagione è chiudere al secondo posto ".

Ducati, Dovizioso: "Il mio errore a inizio gara? E' stato un insieme di cose, sicuramente ha peggiorato tutto. Colpa della gomma? Non possiamo saperlo. E' una grande delusione, al di là dei punti persi è la conferma di una moto che non gira. Abbiamo migliorato tanti aspetti, ma quando arrivi in queste piste con curvoni molto lunghi in cui devi frenare poco si amplificano i nostri limiti. Peccato. Gomme diverse sono arrivate sul podio, quindi non darei colpa alla gomma. E' più un discorso di caratteristiche della nostra moto, abbiamo troppi problemi in percorrenza".

Tech3, Zarco: "Gara incredibile. Rossi chiudeva le porte in staccata, era fortissimo. Ho partecipato alla battaglia ma poi sono sceso fino al terzo posto dopo aver lottato con lui, peccato. E' stata la gara più divertente della stagione, tutto fantastico".

 

Le statistiche della gara

- Vittoria numero 61 tra tutte le classi per Marquez, la 35esima in MotoGP.

- E’ la terza vittoria di Marquez in Australia dopo quelle del 2010 in 125 e del 2015 in MotoGP, sempre partendo dalla pole position.

- E’ la terza vittoria consecutiva della Honda in MotoGP a Phillip Island, dopo quelle di Marquez nel 2015 e Crutchlow nel 2016.

- Ottavo successo della Honda in MotoGP a Phillip Island, contro le 4 vittorie di Ducati e Yamaha.

- Alla 22esima presenza al GP d’Australia, Valentino Rossi sale sul podio per la 17esima volta.

- Podio numero 191 nella top class per Rossi, diventano 227 tra tutte le classi nel Motomondiale per lui.

- Podio numero 11 in MotoGP per Vinales, il 51esimo per lui nel Motomondiale.

- Mai in stagione una gara si era conclusa con nessuna Ducati nella top 10.

- A quota 3 Mondiali in MotoGP, già in Malesia Marquez potrà eguagliare, con quattro campionati vinti nella top class, Hailwood, Surtees, Duke e Lawson. Pochissimi hanno fatto meglio: Doohan (5 Mondiali), Rossi (7) e Agostini (8).

- Con 35 vittorie nella top class, Marquez è settimo nella classifica all time. Gli mancano 2 successi per raggiungere il sesto posto di Hailwood, a quota 37.

Zarco ottiene il giro veloce: il terzo per lui in MotoGP dopo Qatar e Austria.